Oltre 300 scrittrici e scrittori da tutto il mondo. Un’edizione alla ricerca delle parole per leggere e raccontare il nostro tempo.
Un Festival che si confronta con i canoni, si allea con le Arti tutte, punta lo sguardo sulla storia recente, rimette al centro istanze sociali che sembrano scomparse dal dibattito pubblico, mette in dialogo autori e lettori, si pone al servizio di giovani e bambini, coinvolge musei e centri di ricerca, parla di luoghi lontani, di sport e di ambiente e non smette mai di essere romantico.
Trovare le parole è la sfida che attraversa la 27a edizione di Festivaletteratura che si terrà a Mantova da mercoledì 6 a domenica 10 settembre 2023, e che arriva in un momento storico in cui dare nome alle cose e a quanto ci succede intorno sembra sempre più arduo e ingannevole. Mettere insieme le parole, provare a ricucirne il senso, misurarne la “tenuta” e farne dialogo è lo sforzo che da sempre impegna Festivaletteratura e si esprime nel chiamare autrici e autori da tutto il mondo, nell’aprire sempre nuovi spazi di ascolto e di scambio, nel tentare operazioni di aggancio più o meno ardite tra linguaggi e narrazioni diverse per leggere – attraverso la letteratura – una realtà che parla e ci sembra non dire.
Questa ricerca nell’edizione 2023 prende la forma di un possibile rovesciamento dei canoni sotto la spinta di generi, cittadinanze e appartenenze che si vanno ridefinendo.
La copertina del programma cartaceo è disegnata da Nicola Giorgio.
AGGIORNATA L’APP UFFICIALE
L’app di Festivaletteratura è già aggiornata. È disponibile per dispositivi iOS™ (scarica da App Store) e Android (scarica da Google Play). Sviluppata da Global Informatica, l’app permette di consultare il programma – giorno per giorno, per autori e per temi – aggiornato in tempo reale con tutte le variazioni, di costruire il proprio percorso attraverso gli eventi preferiti; di orientarsi nei luoghi del Festival, ma anche di scoprire i bar, ristoranti, alberghi e negozi amici del Festival
IL CANALE TELEGRAM
È stato creato il canale Telegram di Festivaletteratura, dove, con regolarità ma con parsimonia, saranno condivisi aggiornamenti e informazioni interessanti sugli ospiti e le novità. Per iscriversi, cercate nell’app o, da mobile, cliccare su t.me/Festivaletteratura.
IL PODCAST VERSO FESTIVALETTERATURA
Nelle settimane che separano dall’inizio della manifestazione, Teaser proverà a seguire alcuni dei temi e filoni che attraverseranno la 27a edizione del Festival, coinvolgendo alcuni degli autori e autrici che saranno ospiti a Mantova. Teaser è disPonibile sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify e Apple Podcasts.
Teaser, un podcast verso Festivaletteratura 2023
FESTIVALETTERATURA 2023
Per orientarsi tra i circa 300 incontri della prossima edizione ci sono varie opzioni: è online il PDF scaricabile che si aggiunge al catalogo cartaceo. Sul sito c’è la versione navigabile, che permette esplorare il programma in tre modi diversi: cronologicamente, con tutti gli appuntamenti giorno per giorno, per autori e, grazie al sistemi di filtri, anche per temi. Nella sezione “serie” è possibile trovare alcuni dei principali percorsi tematici.
Si riporta di seguito un sunto del programma. Per aggiornamenti e variazioni si invita a consultare il sito www.festivaletteratura.it
IL RACCONTO DEI SUBCONTINENTI
Dall’India alle Americhe, dalle molte anime dell’Europa al Mediterraneo, il ricco panorama internazionale del Festival è un crocevia di presenze ormai emancipato da canoni letterari nazionali ed etichette della letteratura postcoloniale: prestiti, rimandi, citazioni e derivazioni rendono oggi ogni opera letteraria patrimonio comune.
L’attenzione si rivolge soprattutto a scrittrici e scrittori del subcontinente indiano, capaci di raccontarne le molteplici e spesso tragiche contraddizioni, come lo srilankese Shehan Karunatilaka, vincitore del Man Booker Prize 2022, l’astro nascente del noir indiano Deepti Kapoor o Pankaj Mishra, tra i più brillanti saggisti e giornalisti indiani dei nostri giorni.
Torna a Mantova il Premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk; largo spazio viene dato alle memorie della diaspora balcanica e albanese, che trova voce nel dialogo tra la scrittrice croata Ivana Bodrožić e Lella Costa o nell’incontro tra Gazmend Kapllani ed Elvira Mujčić. Le molte, diverse Americhe vivono nelle parole di Ken Kalfus e David Sedaris, in quelle dell’attivista cilena Cynthia Rimsky, e nelle peregrinazioni tra Sud America ed Europa raccontate dal romanziere Miguel Bonnefoy.
Al ruolo della scrittura come intrinseca dissidenza intellettuale guarda l’intervento del narratore di origini turche Hakan Günday, mentre l’irlandese Audrey Magee discute insieme a Marcello Fois delle gabbie vernacolari di cui son spesso prigionieri gli abitanti di un’isola. Sul racconto della catastrofe, imminente o prossima ventura, si sofferma la saggista e narratrice statunitense Elvia Wilk. Autrice tra le più amate dal grande pubblico, arriva quest’anno al Festival Valérie Perrin.
(AUTO)NARRAZIONI
La letteratura più recente è segnata dall’affermazione dell’autofiction, ovvero di quelle forme di narrazione in cui l’autore si pone come protagonista, instaurando una particolare interrelazione tra verità e finzione, deformazione del ricordo e proiezione del sé. A parlarne al Festival sono Paolo Giordano e Walter Siti, Emanuele Trevi e Francesco Piccolo, Marco Drago in dialogo con Marta Cai, nonché numerosi degli ospiti stranieri presenti in una serie di incontri. Di romanzi che prendono a prestito atmosfere, frammenti, situazioni, singoli episodi delle biografie personali o familiari per dare sostanza e colore all’impasto narrativo, offrono diverse testimonianze i dialoghi tra Francesca Capossele e Silvia Di Natale, tra Olga Campofreda e Mavie Da Ponte, e – sconfinando nei territori del fumetto – tra Piersandro Pallavicini e Sualzo, tra Vincenzo Latronico e Manuele Fior.
CALVINO IN GIOCO
Nel centenario della nascita di Italo Calvino non potevano mancare appuntamenti dedicati a uno dei più grandi scrittori del Novecento. Dal romanzo di Calvino Se una notte d’inverno un viaggiatore nasce Ludmilla, l’escape room ideata e sviluppata dal collettivo di game designer We Are Muësli e aperta al pubblico già dal weekend antecedente a quello d’inizio ufficiale del Festival. Un’attigua “sala di atterraggio” – realizzata in collaborazione con il Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e altri archivi e istituzioni culturali – dopo l’esperienza di gioco consente di (ri)avvicinarsi all’autore grazie a una selezione di libri, documenti, recensioni, interviste video.
Non mancano incontri con scrittori e studiosi come Greta Gribaudo, Marco Belpoliti, Silvio Perrella, Francesca Rubini e Domenico Scarpa.
L’ODISSEA ROMANTICA
Amati, citati, travisati, mitizzati: sono i letterati tedeschi che segnarono il passaggio dallo Sturm und Drang al Romanticismo, attraversando con audacia e giovanile ardore la transizione dal secolo dei Lumi all’età Napoleonica, e incidendo in maniera decisiva sull’estetica europea. Festivaletteratura racconta l’identità intellettuale di nomi quali Goethe, Schiller, Hölderlin, Fichte, Schelling, Novalis, Schlegel, partendo dalla pubblicazione del carteggio integrale tra Johann Wolfgang Goethe e Friedrich Schiller curato dai germanisti Maurizio Pirro e Luca Zenobi; per proseguire lungo un itinerario che riporta alla luce la straordinaria vitalità di una poetica dalle molte anime attraverso la performance sonora per voce, laptop e dischi curata dalla cantante e musicista NicoNote tra le quinte del Teatro Bibiena, e il suggestivo itinerario serale nei giardini di Palazzo d’Arco con lo scrittore Alberto Rollo e l’attore Giovanni Franzoni.
PERCORSI POETICI
È una poesia che sfida, contesta i pregiudizi, grida contro la violenza, si interroga sulla letteratura, gareggia con l’arte visiva, si mette in gioco quella che attraversa questa edizione di Festivaletteratura. E se con il progetto Ekphrasis si fanno gareggiare la forza descrittiva della parola e quella dell’immagine pittorica, poeti di pagina e di palco si affrontano in Page vs Stage in una sfida all’ultimo verso.
Non mancano appuntamenti dedicati ai più piccoli, tra cui i workshop di Junior Poetry Mag, prima rivista di poesia per ragazzi.
IN DIALOGO CON LA LETTERATURA
I classici caratterizzano il Festivaletteratura sin dalla sua genesi. Anche in questa edizione, accanto al focus dedicato a Calvino, al romanticismo tedesco e alle scrittrici italiane del Novecento, sono numerosi gli incontri che rileggono storie di scrittura tra pièce memorabili e trame ingiustamente cadute nell’oblio, con una particolare attenzione alla letteratura tra Otto e Novecento.
Il teatro è uno dei luoghi privilegiati di questa esplorazione, dallo spettacolo di Roberto Abbiati dedicato a Franz Kafka al monologo Erodiàs che rivela il talento drammaturgico di Giovanni Testori, fino alla grand soirée con Luca Scarlini e i lettori della Compagnia della lettura incentrata sul Dizionario infernale di Jacques Albin Simon Collin de Plancy
Con l’apporto degli allievi della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, prosegue la riscoperta di Atti unici del ‘900 italiano, dedicati quest’anno a Ettore Petrolini, Natalia Ginzburg, Giorgio Manganelli, Carlo Emilio Gadda, Ida Omboni e Paolo Poli.
Il dialogo sui libri, la critica letteraria e la prassi della scrittura è il leitmotiv di tre cicli di appuntamenti: la serie delle collane, in collaborazione con la Rete Bibliotecaria Mantovana, in cui autori ospiti vengono invitati a individuare parentele sorprendenti tra cinque o più titoli delle Biblioteche Baratta e Teresiana; la parte dei critici, serrata ricognizione di Vincenzo Latronico sullo stato di salute della critica letteraria; e gli incontri sul fuoco sacro della scrittura a cura di Christian Mascheroni ed Elsa Riccadonna.
Di vite tra i libri parleranno autori come Domenico Starnone, Teresa Cremisi e Francesco Permunian, mentre le vite e le opere di Fëdor Dostoevskij, Thomas Mann e Anna Achmatova saranno oggetto degli interventi di Colm Tóibín e Paolo Nori. Alla collezione di libri viennesi per bambini dell’architetto e designer Otto Prutscher è dedicato l’incontro con James Bradburne.
Francesco Piccolo e il regista Mario Martone guidano alla (ri)scoperta della fitta rete di vicende pubbliche e private da cui nacquero 8 1/2 di Federico Fellini e Il Gattopardo di Luchino Visconti, mentre Giacomo Poretti conversa sulle sue interminabili avventure tra i libri insieme a Bruno Gambarotta.
STRADE GIALLE
Festivaletteratura dedica una particolare attenzione al rapporto quasi congenito tra questo genere e i media. Tra i tanti incontri, non potevano mancare due giganti del racconto mediatico delle pagine più buie e controverse della cronaca nera del nostro Paese: Carlo Lucarelli, voce e volto per oltre un decennio, del programma di culto Blu Notte, e il giornalista Stefano Nazzi, che con il popolare podcast Indagini ha raccontato delitti entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo.
Sul fronte internazionale spiccano gli incontri con la giovane autrice indiana Deepti Kapoor e con un giallista di razza come l’inglese Anthony Horowitz; mentre un duetto a tinte noir è offerto da Giancarlo De Cataldo e Alessandro Robecchi.
Sul popolarissimo filone del giallo a fumetti si confrontano Luca Crovi e il disegnatore Daniele Bigliardo, mentre Donato Carrisi propone un’inedita lezione sulla paura.
NEI CORPI/SUI CORPI
Quest’anno il Festival si addentra nei territori di confine tra la vita e la morte, chiamando in causa – insieme alla narrativa – la filosofia, la religione, la scienza e la psicologia. Tre incontri legati al progetto del Festival Staccando l’ombra da terra, vedono protagonisti lo psichiatra Paolo Milone, la poetessa Elia Malagò, la pastora della Chiesa Valdese di Mantova Ilenya Goss e la monaca buddhista Anna Maria Iten Shinnyo Marradi, la scrittrice Cristina Rivera Garza, che, come Antje Rávik Strubel, affronta il tema dalla prospettiva della violenza di genere. Al dolore, alla vecchiaia, alle fragilità dei corpi danno voce le presenze di Daniele Mencarelli, Lidia Ravera e Antonella Viola, così come l’incontro pensato in memoria di Ada D’Adamo.
Filippo Timi reinterpreta sul palco il mito novecentesco di Marilyn Monroe, emblema di un fascino irresistibile, vulnerabile, tragicamente umiliato; corpi percepiti come fuori dalla norma – per colore e misura – sono quelli raccontati da Anna Maria Gehnyei e Giulia Muscatelli; mentre la britannica Polly Barton propone una riflessione a più voci intorno al porno.
IL POSTO DELLE DONNE
Aspettando il giorno in cui parlare di letteratura e arti “al femminile” sarà insensato quanto definire certi romanzi capisaldi della letteratura “al maschile”, e in continuità con l’edizione 2022 che aveva omaggiato la figura di Maria Bellonci, quest’anno il Festival con Olga Campofreda e Francesca Massarenti entra nelle stanze di alcune eccezionali autrici del Novecento italiano da poco oggetto di nuove attenzioni editoriali: Alba de Céspedes (1911-1997), Dolores Prato (1892-1983), la romanziera napoletana Fabrizia Ramondino (1936-2008) e la geniale e cosmopolita Fausta Cialente (1898-1994).
Se un’attenzione particolare viene dedicata al pensiero e all’opera di Carla Lonzi, con l’economista Azzurra Rinaldi, la sociologa Francesca Coin, la sociolinguista Vera Gheno, la scrittrice Melania G. Mazzucco, la filosofa Annarosa Buttarelli e la grecista Giulia Sissa si conversa di canoni segnati dal predominio maschile, dei limiti di pensiero entro cui la condizione femminile è rimasta troppo a lungo ingabbiata e privata di dignità, e dell’influenza della disparità di genere sul benessere economico.
SPAZIO SOCIALE
Attraverso un percorso di appuntamenti tra economia, diritti e trasformazioni sociali, il Festival attiva quest’anno un ideale laboratorio di riflessione su alcune urgenze sociali evidenti e spesso inascoltate. Molti i temi trattati: dal fenomeno delle grandi dimissioni raccontato dalla sociologa Francesca Coin al significato di inclusione e di discriminazione di genere in ambito economico con Fabrizio Acanfora e l’economista Azzurra Rinaldi, dal complesso tema dell’inflazione raccontato da Stefano Feltri fino al necessario discorso sulle carceri affrontato dal sociologo Luigi Manconi insieme a Zerocalcare.
E ancora turistificazione, dematerializzazione dell’economia, crisi demografica, politiche abitative, futuro delle aree interne insieme a Sarah Gainsforth e la incessante fuga dei cervelli con Maria Castellito e la blogger Michela Grasso alias @Spaghettipolitics.
Il filo rosso della pace tiene uniti il dialogo tra Tonio Dell’Olio e Guido Rampoldi, la testimonianza e i laboratori della Scuola di Pace di Montesole, l’azione di Michelangelo Pistoletto al Tempio di San Sebastiano; mentre una più larga riflessione sul significato di “credere” nel nostro tempo mette a confronto lo stesso Pistoletto con Matteo Zuppi.
GIORNALISMO NARRATIVO
Decimo compleanno per Meglio di un romanzo, il progetto di Festivaletteratura che dal 2014 – sotto la guida di Christian Elia – invita autori tra i 18 e i 30 anni a sostenere progetti inediti di reportage narrativi di fronte a scrittori, giornalisti e addetti ai lavori in presenza del pubblico del Festival. Oltre alle tradizionali sessioni di pitching e alla presentazione dell’ultimo reportage vincitore, la conversazione con due maestri internazionali del reportage narrativo come Cynthia Rimsky e Witold Szablowski, e un podcast speciale con molti protagonisti delle passate edizioni.
Oltre ai già ricordati incontri sui temi delle migrazioni, della giustizia climatica, della gentrificazione fuori controllo dei tessuti urbani e di abbandono delle aree interne, va segnalato quello sulle macromafie, con Floriana Bulfon e Antonio Talia; mentre a più ampie geografie guardano i reportage di Witold Szablowski e Patrik Svensson.
PASSATO (E TRAPASSATO) PROSSIMO
Festivaletteratura non smette di confrontarsi con la storia, alla continua ricerca di ragioni e chiavi di lettura per quello che accade oggi o è appena accaduto. Tra storie personali, cronache e documenti pubblici si discute di Anni Ottanta, guardando alla nascita di esperimenti espressivi ancora modernissimi come la rivista di culto Frigidaire con Vincenzo Sparagna, al dilagare della tossicodipendenza con Giulia Scomazzon e Vanessa Roghi, e alla tragica parabola discendente del terrorismo con Carole Beebe Tarantelli e Alessandro Portelli.
Ma si parla anche dei primi vent’anni di questo XXI secolo, dalle Torri Gemelle ai meme, con Alessandro Barbero, Mattia Salvia e Ivan Carozzi, o si retrocede sulla linea del tempo per tornare al disastro del Vajont con Mauro Corona, alle conseguenze delle leggi razziali italiane nell’incontro intorno all’archivio EGELI, ai fasti dell’antico Ghetto di Mantova con Paolo Bernardini e Stefano Scansani. Un peso particolare, per il legame con il territorio mantovano, assume l’omaggio del Festival nel centenario della nascita a Gianni Bosio, scrittore, militante politico, animatore culturale, studioso della cultura popolare e della tradizione orale.
MIGRAZIONI NATURALI
“La migrazione ha creato il mondo”, scrive Ruth Padel, è una sorta di filo rosso che lega il viaggio originario delle cellule, le migrazioni animali e le diaspore umane. Questo parallelismo è anche la chiave dell’incontro della poetessa inglese con lo scienziato Telmo Pievani. Sulla complessità della condizione di migrante e della necessità di cambiare prospettiva nella valutazione del fenomeno, intervengono la scienziata inglese Gaia Vince, che affronta il tema delle migrazioni climatiche, così come Fabrizio Gatti e Maurizio Pagliassotti, testimoni dei muri letterali o metaforici innalzati dall’Europa e dalle singole comunità.
INTELLIGENZE
Gli ultimi mesi hanno visto l’esplosione del dibattito intorno alle intelligenze artificiali: tecnologie come ChatGPT e altre IA generative sono state messe a disposizione del grande pubblico, che ne ha scoperto con meraviglia le fantascientifiche potenzialità ma ne ha intuito anche inquietanti prospettive. Tra gli eventi dedicati alla riflessione sul tema delle intelligenze umane, post-umane e non umane, vanno segnalati quelli con il neuroscienziato Gerd Gigerenzer, con l’esperto di IA Nello Cristianini e con lo scrittore e artista James Bridle.
Sulla necessità di coltivare un atteggiamento consapevole nei confronti della tecnologia si soffermano Chiara Valerio, Carlo Milani e il CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche), attraverso laboratori e lezioni rivolti a adulti e ragazzi.
Nell’intersezione tra tecnologia e geopolitica si incontrano Alessandro Aresu e Simone Pieranni per parlare della guerra dei microprocessori tra Cina e Stati Uniti. All’intelligenza del mondo e delle sue leggi fondamentali sono dedicati gli interventi di Paolo Zellini (sul teorema di Pitagora) e di Guido Tonelli (sulla materia).
CONSAPEVOLEZZA VERDE
Festivaletteratura si occupa di emergenza climatica e di quella transizione energetica non più rimandabile se si vuole contenere il riscaldamento globale. Questa sezione del programma comprende una serie di lavagne – le lezioni a cielo aperto di Piazza Mantegna – dedicate alle sfide tecnologiche della decarbonizzazione in cui Gianluca Ruggieri, Gianni Sil[1]vestrini, Nicola Armaroli, Gianfranco Pacchioni e Ferdinando Cotugno insegnano al pubblico a orientarsi tra fondamenti scientifici, potenzialità e limiti delle possibili soluzioni.
Spazio anche al nucleare con un dibattito Oxford Style con quattro relatori, due pro e due contro, ma anche a temi più ampi come biodiversità, acqua, paesaggio, mobilità sostenibile, giustizia climatica altrettanto fondamentali per la sfida ambientale contemporanea, di cui discutono tra gli altri i fotografi Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, lo scrittore Daniele Rielli, il nivologo Michele Freppaz, il giornalista Federico Ferrazza, l’esperto di storia del paesaggio Mauro Agnoletti e Giorgio Vacchiano. Tra gli ospiti anche la giovane divulgatrice e attivista Sofia Pasotto che conduce Altra marea, una serie di interviste sul tema della giustizia climatica.
PENSIERI IN ESERCIZIO
Grazie al progetto del Comune di Mantova Generare il futuro, il Festival entra nella Scuola Pomponazzo e la trasforma in uno spazio per incontri altamente interattivi in cui il pensiero diventa protagonista. Adulti e ragazzi si misurano con l’uso della tecnologia, le idee di comunità, l’educazione attraverso le piante nei workshop con Beate Weyland, Irene Fabbri, Michela Marton, Lorenzo Chicchi e il collettivo CIRCE e la Scuola di Pace di Montesole, o partecipano a lezioni “orizzontali” costruite come riflessioni dialoganti su temi come violenza di genere, confini e responsabilità sociale della scienza e tenute, tra gli altri, da Vera Gheno, Elvira Mujčić, Gianfranco Pacchioni e Telmo Pievani.
Accanto agli incontri, il Museo delle Cose Possibili, a cura di Monica Guerra, Lola Ottolini, Lula Ferrari e l’Associazione May, cerca di creare con i contributi del pubblico del Festival una collezione di idee potenziali, risorse da condividere, memorie da mettere a frutto per il futuro che ci attende.
ADOLESCENTI AL FESTIVAL
Ragazze e ragazzi trovano diverse occasioni di confronto. Intorno a tre questioni per loro particolarmente sensibili – scuole, generi e cittadinanze – lettrici e lettori under 20 intendono ingaggiare al Festival tre words match con Alfredo Palomba e Domenico Starnone (scuole), Randa Ghazy e Manuela Manera (generi), Gazmend Kapllani e Annamaria Gehnyei (cittadinanze) a partire da romanzi, poesie, graphic novel, film, canzoni che si richiamano a quei temi.
Accanto agli incontri con Kevin Brooks e Annet Schaap, stelle della letteratura internazionale under 20, una piccola sezione intergenerazionale si sofferma su graphic novel e dintorni, presentando come protagonisti Leo Ortolani, Teresa Radice, Stefano Turconi e Marco Magnone.
PASSPORTS
Il percorso su identità migranti e nuovi italiani nato dal progetto europeo Read On quest’anno assume la forma di un laboratorio condotto da Grace Fainelli e Manuela Manera dedicato alle parole di frontiera e di una serie di incontri dedicati al conflitto culturale tra adolescenti e adulti, al modo di raccontare le migrazioni tra mediazione letteraria e cruda testimonianza, alla capacità del fumetto di dare voce a chi è straniero nel nostro Paese.
A Piazza Alberti riapre Area 6, centrale operativa delle iniziative rivolte agli adolescenti e collegate al progetto i 6 gradi della lettura che coinvolge il Festival con il Comune di Mantova e Cooperativa Charta.
Tornano al Festival anche gli appuntamenti di blurandevù, le interviste ad autrici e autori realizzate dai giovani volontari, assistiti quest’anno da Espérance Hakuzwimana.
BAMBINI IN MOVIMENTO
Bambine e bambini invadono anche quest’anno la Casa del Mantegna. La dimora del grande artista del Rinascimento si prepara ad accogliere autori e artisti provenienti da tutto il mondo e lettrici e lettori under 12 allestendo nel giardino una tenda per gli incontri, una libreria e un’area ristoro e al primo piano uno spazio per laboratori, performance e animazioni.
Il piano terreno ospita invece – dopo tre anni di assenza – la grande giostra di Girotondo, il percorso dalla struttura circolare che quest’anno i dipartimenti didattici di Collezione Peggy Guggenheim, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Museo tattile statale Omero, Palazzo delle Esposizioni e Triennale Milano trasformano in un museo senza museo dove giocare, pensare, parlare, inventare, attivare i sensi con e intorno all’Arte.
Il programma per i bambini quest’anno è incentrato sull’ampliamento dei propri orizzonti, comprendendo percorsi tra arte e scienza alla scoperta delle stelle, attraverso le stanze di Palazzo d’Arco e Palazzo Ducale e l’Osservatorio Astronomico di Gorgo di San Benedetto Po, incontri dedicati ad avventure in terre esotiche e misteriose con Laura Ogna, Marco Paci e Anselmo Roveda o tra le mappe della Biblioteca Teresiana, e ancora storie di paura con Manlio Castagna e percorsi alla scoperta della Natura in città con Gianumberto Accinelli.
Molti gli appuntamenti con autori e autrici internazionali, da quelli con Anthony Horowitz e Aina Bestard al focus dedicato alla letteratura olandese – realizzato nell’ambito di FuturoPresente, programma speciale per la promozione delle arti tra le nuove generazione dell’Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e di quattro grandi istituzioni culturali olandesi (Performing Arts Fund NL, Dutch Foundation for Literature, Cultural Participation Fund, SeeNL) – che vede coinvolti Enne Koens, Edward van de Vendel e il performer Ton Meijer, protagonista al Teatro Bibiena di uno spettacolo dedicato alla musica operistica.
Tra le tante attività della Casa del Mantegna anche la seconda edizione del Reading Slam, una competizione di consigli di lettura con quattro scrittori in gioco, tra cui Igiaba Scego e Carlo Lucarelli, e un libro vincitore, decretato dal voto del pubblico presente sugli spalti. E ancora una nutrita serie di conversazioni tra scrittori e ragazzi; workshop che toccano quest’anno i temi della pace, della cucina naturale, della fotografia e del fumetto.
TRA ARTE E LETTERATURA
Michelangelo Pistoletto torna in città dopo vent’anni per cucire un grande stendardo per la pace nel Tempio di San Sebastiano, mentre Roberto Conte innalza in Piazza Sordello un grande tiglio su cui raccogliere parole capaci di ricordare la fragilità della natura e insieme la nostra. Parola poetica e arte figurativa si sfidano nel progetto Ekphrasis, in cui nove poeti si confrontano con gli affreschi di Giulio Romano a Palazzo Te e i murales del quartiere cittadino di Lunetta, mentre – come già ricordato – Girotondo coinvolge le sezioni didattiche di alcuni dei più importanti musei italiani, e alla Scuola Pomponazzo il Museo delle Cose Possibili espone idee per il futuro.
Un focus speciale viene dedicato in questa edizione alla critica d’arte e femminista Carla Lonzi – che comprende, tra le altre iniziative, una conferenza spettacolo di Lunetta Savino e Viola Lo Moro e un incontro sull’attualità del suo pensiero con Laura Iamurri, Luca Scarlini, Carla Subrizi ed Elvira Vannini – mentre altri incontri sono dedicati a figure di artisti eclettici e inclassificabili come Jean Cocteau e Toti Scialoja e ad architetti come Marc Sadler, ospite al Festival, e Angelo Mangiarotti. Architettura e letteratura saranno nuovamente in dialogo nei due appuntamenti di città-mondo, che portano quest’anno a Parigi con Umberto Napolitano e a Tunisi con Karim Chaabane.
COLONNE SONORE
Per tre sere in Piazza Alberti la rassegna Volume, ideata in collaborazione con la webradio Radio Raheem, porta tre DJ – Giulia Cavaliere, Ninette e Vittorio Gervasi aka Jazz Hunters – alla console per mettere le musiche che risuonano tra le pagine di certi romanzi, dalla Rimini di Pier Vittorio Tondelli, alla Giamaica rarefatta di Marlon James, alle fumose jazz caves di San Francisco di Jack Kerouac.
Tornano anche le lavagne musicali in Piazza Mantegna con Marco Drago, Giulia Cavaliere e Dario Falcini, fatte per aprire mente e orecchio, in un viaggio nella musica popolare degli ultimi decenni da Frank Zappa al rap italiano.
Il Teatro Bibiena ospita, tra gli altri eventi, un bonus track d’eccezione con la cantautrice italo-palestinese Laila Al-Habash e lo scrittore Jonathan Bazzi, protagonisti di un incontro tra parole e musica, e un dialogo dello storico Alessandro Vanoli con i dodici pezzi eseguiti dal Trio Icarus Ensemble di Le stagioni di Čajkovskij, per raccontare la storia del clima e delle stagioni.
La musica sarà presente in altri luoghi e contesti del Festival, come nell’incontro di Inedita energia, che vedrà la partecipazione quest’anno di diversi personaggi legati al mondo musicale, con l’immancabile Neri Marcorè a dirigere il traffico; nel dialogo sui temi dell’accoglienza e della fragilità che unisce Marco Annoni e il cantautore Niccolò Agliardi; la lettura concerto che Giancarlo De Cataldo, insieme al quintetto Alkord, dedica a Giuseppe Mazzini sul sagrato dell’Ossario di Solferino.
PAGINE DELLO SPORT (E DELLA CUCINA)
Lo sport, grande fucina di narrazioni dei nostri tempi, torna sul palco del Festivaletteratura grazie a Federico Buffa, che incontra uno dei quattro uomini più veloci d’Italia, il campione olimpico Filippo Tortu; mentre Tiziana Scalabrin intervisterà Sara Gama, capitana della nazionale italiana di calcio.
Una serie di appuntamenti realizzati con la redazione del magazine online Ultimo Uomo torna su appassionanti vicende sportive del passato: la tempestosa rivalità tra due leggende dell’apnea come Enzo Maiorca e Jacques Mayol, quella tra Bjorn Borg e John McEnroe sui campi da tennis, e la straordinaria carriera della campionessa di ginnastica artistica Nadia Comaneci.
Non mancano storie inusuali come quella che unisce uno sfortunatissimo astronomo del Settecento ad alcuni impareggiabili perdenti del ciclismo raccontata da Leonardo Piccione, e una lavagna con Emanuele Atturo dedicata al modo in cui certe tecnologie stanno cambiando il futuro del calcio.
Passando dai campi da gioco alle cucine, Luca Cesari si destreggia tra pizza e maccheroni, Giuseppe Barbera traccia una storia culturale, botanica ed economica degli agrumi, mentre Corrado Assenza ragiona insieme a Marco Malvaldi su cucina, territori e comunità planetaria.
ALTRI AUTORI SI AGGIUNGONO
A poche settimane dall’inizio della manifestazione il Festival annuncia la partecipazione di altri 42 autori italiani e internazionali.
Agli autori già citati nel corso della prima presentazione, si aggiungono ospiticome il cantautore Brunori Sas, i romanzieri Jonathan Coe, Julya Rabinowich, Gian Marco Griffi e Dario Ferrari, gli architetti Mario Cucinella e Samia Henni, i filosofi Umberto Galimberti e Giorgia Serughetti, il poeta Valerio Magrelli, la giornalista Tonia Mastrobuoni e la poetessa statunitense Claudia Rankine.
C.S.M.
20 giugno 2023
FESTIVALETTERATURA MANTOVA 27ª edizione
6-10 settembre 2023
Via Baldassarre Castiglioni, 4 Mantova
Tel. 0376 223989
segreteria@festivaletteratura.it
www.festivaletteratura.it