Il Festival, giunto alla XXVI edizione, invita al Teatro Olimpico e nei luoghi simbolo di Andrea Palladio.
Tradizione, innovazione e spazio alla creatività: le “Settimane Musicali al Teatro Olimpico” tagliano il traguardo della XXVI edizione e danno appuntamento dal 2 al 18 giugno 2017 nei più bei luoghi architettonici di Vicenza. Il Festival, che presenta una comunione di generi, ha vinto il Premio Abbiati nel 2012 e nel 2007 ha aderito all’EFA (European Festival Association).
Inizia il ciclo rossiniano
Prende il via un nuovo progetto monografico, che porterà al 2021: “Le cinque farse veneziane di Rossini in cinque anni”, atti unici che il genio pesarese compose all’inizio dell’Ottocento. Il titolo prescelto quest’anno è “La cambiale di matrimonio”, nella messa in scena contemporanea dal regista Marco Gandini mentre direttore e concertatore al cembalo è Giovanni Battista Rigon, con l’Orchestra di Padova e del Veneto. Quattro sono le rappresentazioni al Teatro Olimpico: venerdì 2 e 9 giugno alle ore 21 e domenica 4 e 11 giugno alle ore 18.
La musica invita a scoprire l’architettura
Mu.Vi. inaugura il Festival nel pomeriggio del 2 giugno, dalle 14 alle 19. Un’occasione, a libera partecipazione, di avvicinamento alla musica classica, alla danza e alla poesia, nei luoghi più suggestivi del centro storico: l’Odeo del Teatro Olimpico con il cast della Cambiale e le danze Shir; la Loggia del Capitaniato con Stefania Redaelli in Debussy, il jazz di Paolo Birro e del Quartetto in fa, Beethoven con Open Trios; Palazzo Chiericati vede impegnati il Quartetto Clara Wieck in Brahms e il Quartetto Scimeni in Mozart; Palazzo Trissino ospita un percorso bachiano.
Concerti e appuntamenti
Il violinista Sonig Tchakerian è tra gli interpreti dei tre concerti in cartellone. Il 3 giugno “Da Bach a Gubajdulina”, canti armeni con il Coro del Friuli Venezia Giulia, Marco Brunello al violoncello e Karina Oganjan soprano. Sabato 10 L’Orchestra di Padova e del Veneto conduce “A Salisburgo con il violino di Mozart”, cadenze di Giovanni Sollima. Invece il 17 Andrea Lucchesini al pianoforte e il Quartetto Noûs portano “A Parigi con Debussy a Chausson”. Inoltre il “Progetto Giovani”, il Premio pianistico “Lamberto Brunelli”, in collaborazione con l’Accademia Nazionale Santa Cecilia in Roma, le cene con gli artisti di “Gustalopera”. Infine “Spie all’opera”, evento social che consente agli influencer di divulgare i dettagli degli spettacoli mediante l’hashtag #Spieallopera.