«Io penso che il divertimento sia una cosa seria». Inizia citando Italo Calvino, la conferenza stampa di presentazione della stagione Divertiamoci a teatro.
Il Teatro Nuovo, edificio ottocentesco nel cuore del centro storico di Verona, è privato e si mantiene autonomamente grazie ai partner e alle forze di un territorio che sceglie di esprimere se stesso attraverso la cultura; tuttavia svolge una funzione pubblica, precisa il Direttore Artistico della rassegna Paolo Valerio. Questo perché, con quattro repliche per ogni titolo e proposte fuori abbonamento per un totale di trentasette serate, completa l’offerta della stagione di prosa. Condizione che fa sì che questo sia il teatro con il maggior numero di abbonati di tutto il Veneto.
Domina il colore rosa sulla ventiduesima rassegna, illustrata da un filmato realizzato da Enrico Pieruccini e organizzata dal Teatro Stabile di Verona – Centro di produzione teatrale, che invita alla spensieratezza, quest’anno per lo più declinata al femminile, con interpreti che mai prima d’ora hanno calcato questo palcoscenico o che non vi tornano da molti anni.
Paolo Valerio spiega come il divertimento possa essere costruito solo se dietro ci sia una riflessione, un pensiero, ebbe a dire Calvino nell’83 a un gruppo di studenti parlando del suo Visconte dimezzato e delle pagine impossibili da leggere senza una gratificazione. Così come l’intellettuale rispettava i lettori che avevano comperato il libro e su di esso impiegavano del tempo, così il teatro è una realtà seria e importante, perché il pubblico si reca nella sala e paga un biglietto. Il cui costo, nel presente caso, è rimasto invariato dall’anno di inizio, anche se il Nuovo conta solo poco più di settecento posti che sono sempre esauriti. Una voluta controtendenza, il non approfittare dell’affollamento per alzare i prezzi e mantenere invece una fruizione abbordabile, alla quale si aggiungono i biglietti a 3 euro riservati agli studenti ESU.
Grande successo riscuotono anche gli incontri che permettono al pubblico di avvicinare gli artisti in modo informale, nel pomeriggio del secondo giorno di rappresentazione alle ore 18.00.
Come anteprima, un progetto reduce da Ravenna e in partenza per Firenze, che conduce sulle orme del soggiorno veronese di Dante Alighieri.
M.L.A.
Contributi fotografici: MiLùMediA for DeArtes
DIVERTIAMOCI A TEATRO
Inaugurano la rassegna, il 12, 13, 14 e 15 novembre, Gaia De Laurentis e Ugo Dighero con “Alle 5 da me” di Pier Chesnot, regia di Stefano Artissunch. Dal 26 al 29 novembre Veronica Pivetti è la protagonista di “Viktor und Viktoria”, commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel, regia di Emanuele Gamba. Segue, dal 17 al 20 dicembre, una produzione dello Stabile assieme al teatro Ambra Jovinelli di Roma, “Le regole per vivere” di Sam Holcroft con la regia di Antonio Zavatteri. A dar vita allo spettacolo interattivo, con una drammaturgia che crea una situazione surreale, Elisa Di Eusanio, Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Orietta Notari, Aldo Ottobrino.
Dal 21 al 24 gennaio Nancy Brilli è la protagonista di “A che servono gli uomini?” commedia musicale di Iaia Fiastri su musiche di Giorgio Gaber con la regia di Lina Wertmüller, che fu il cavallo di battaglia di Ombretta Colli. Dal 4 al 7 febbraio Rossella Brescia, Tosca D’aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo sono le protagoniste di “Belleripiene”, una gustosa “commedia dimagrante”di Massimo Romeo Piparo in cui le protagoniste cucinano veri piatti che poi fanno assaggiare al pubblico. Dal 26 al 29 febbraio Anna Foglietta e Paolo Calabresi sono gli interpreti di “Bella figura” di Yasmina Reza, una delle più grandi drammaturghe al mondo, con la regia di Roberto Andò.
Penultimo spettacolo della sezione in abbonamento “I soliti ignoti” tratto dal film di Mario Monicelli con Vinicio Marchioni, uno dei talenti emergenti del panorama contemporaneo, che cura anche la regia. In chiusura, dal 31 marzo al 3 aprile, “Massimo e Tullio show” con Massimo Lopez e Tullio Solenghi., spettacolo che già si preannuncia tutto esaurito
Per la sezione fuori abbonamento, la celeberrima commedia musicale “Grease”il 2 e 3 gennaio nella altrettanto famosa versione della Compagnia della Rancia, con la regia di Saverio Marconi. “Le cognate – Cena in famiglia” di Èric Assous l’11 gennaio vede in scena madre e figlia, Maria Teresa Ruta e Guenda Goria, assieme ad Anna Zago e con la regia di Piergiorgio Piccoli. A seguire Lella Costa l’8 febbraio in “Se non posso ballare” ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini, regia di Serena Sinigaglia. infine Debora Villa il 26 marzo in “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” di Paul Dewandre.
Contributi fotografici: Luigi Cerati, Noemi Ardesi, Sassudelli
SILENT DANTE
In vista dei settecento anni dalla morte di Dante (1321-2021), lunedì 16 e martedì 17 settembre alle ore 21.00 anteprima di Silent Dante, “spettacolo itinerante sulle tracce di Dante” che si avvale della tecnologia silent system. Lo spettacolo – coprodotto dal Teatro Stabile di Verona e dal Teatro della Toscana – Teatro Nazionalein collaborazione col Centro Scaligero degli Studi Danteschi e con “I musei di Verona” – partirà dal Teatro Nuovo e si concluderà nel suggestivo chiostro della Biblioteca Capitolare a ridosso della chiesa di Sant’Elena: qui, il 20 gennaio 1320 (tra quattro mesi ricorrerà dunque il settecentesimo anniversario), Dante espose a voce la sua celeberrima Quaestio de aqua et terra. Tante le “tracce” lasciate da Dante a Verona dove visse tra il 1303 e il 1304 e tra il 1313 e il 1318. Per seguire queste “tracce” il pubblico al seguito di Beatrice avrà in dotazione delle cuffie “whisper-radio” che permetteranno di sentire – oltre alle voci recitanti – suoni, musiche e suggestioni che renderanno lo spettacolo un vero e proprio percorso sensoriale.
Dopo l’anteprima di Verona, lo spettacolo andrà in scena a Firenze. Nel capoluogo toscano, per condurre gli spettatori dentro le tracce fiorentine del Sommo Poeta, in primo piano ci saranno Beatrice e la Vita nova. A Verona, tra le opere in primo piano ci sarà la Divina Commedia col suo leit motiv delle stelle la cui presenza scandisce la chiusura di tutte e tre le cantiche: dell’Inferno (“E quindi uscimmo a riveder le stelle”), del Purgatorio (“Puro e disposto a salire a le stelle”) e del Paradiso (“L’amor che move il sole e l’altre stelle”). La regia di Silent Dante (su testo di Silvia Mercuriali e di Alberto Pavoni da un’idea di Paolo Valerio) è di Silvia Mercuriali e dello stesso Valerio. Il narratore è Alberto Pavoni e Letizia Bravi (“cinta d’uliva, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva”) è Beatrice.
C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Teatro Stabile di Verona
Teatro Nuovo
12 novembre 2019 – 3 aprile 2020
anteprima 16 – 17 settembre 2019
Info e abbonamenti
Teatro Nuovo, tel. 0458006100, ore 16.30-19.30
Cinema Teatro Alcione, via Verdi 20
Box Office, via Pallone 16