Si rinnova nel 2020 la sfida del Teatro Comunale di Bologna che quest’anno ha inserito con successo la Stagione di Danza al fianco del cartellone lirico. La nuova proposta si articola in quattro spettacoli – di cui uno in prima esecuzione assoluta e tre nuovi allestimenti – distribuiti in otto serate con grandi compagnie ed étoiles italiane e internazionali dirette da coreografi di fama mondiale, per un’offerta d’eccellenza in equilibrio fra repertorio classico e novità contemporanee che continuerà a valorizzare la cultura del balletto e ad appassionare il grande pubblico.
Protagonista anche l’Orchestra del Teatro Comunale, che suonerà le partiture dei primi due titoli in programma: Lucrezia Borgia, con Eleonora Abbagnato, e Giselle, eseguito dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano diretto da Frédéric Olivieri. Si arricchisce, quindi, con la Danza, la programmazione 2020 che – dopo le anticipazioni della Stagione d’Opera dello scorso luglio – sarà completata dal cartellone sinfonico che verrà annunciato prossimamente.
«Ci affacciamo a questa nuova stagione con ottimismo – commenta il Sovrintendente e Direttore artistico Fulvio Macciardi. Grazie al lavoro svolto per consolidare la situazione gestionale del Teatro, che ha portato ad ottenere per tre anni consecutivi il pareggio di bilancio, oggi possiamo pensare di guardare con serenità al futuro, investendo sul piano artistico e ragionando in una prospettiva pluriennale».
DANZA
È l’étoile dell’Opéra de Paris e direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato a inaugurare il cartellone della Danza con il balletto Lucrezia Borgia (4 e 5 marzo), ideato e diretto dal coreografo Giuliano Peparini; una nuova produzione di Daniele Cipriani Entertainment, in prima assoluta, commissionata dal Comunale. Nel cinquecentenario della scomparsa, la nobildonna più controversa del Rinascimento italiano rivive grazie alla bellezza angelicata e al temperamento d’acciaio di Abbagnato, prestata agli eccessi, alle perversioni e agli intrighi tramandati dalla storiografia. Su libretto di Giuliano Peparini e Gianluca Merolli liberamente ispirato al dramma omonimo di Victor Hugo, lo spettacolo si concentra sull’incontro peccaminoso fra Lucrezia e il figlio Gennaro – nato dall’incesto con il fratello Cesare – che conduce i due protagonisti al finale tragico accompagnato dalle voci di una coppia di attori. Una creazione candidata a nuovo classico del balletto, ambientata in una scatola scenica impreziosita da visual arte fashion couture a cura di Emmanuelle Favre, con una partitura di musiche barocche, moderne e contemporanee affidata all’Orchestra del Teatro Comunale.
Per motivi indipendenti dal Teatro il balletto in prima assoluta Lucrezia Borgia, previsto il prossimo 4 e 5 marzo al Comunale di Bologna, verrà posticipato al 25 e 27 settembre. Al suo posto, nelle stesse date di marzo, andrà in scena il Gala Internazionale Les Étoiles, inizialmente programmato per settembre, che aprirà così la Stagione di Danza 2020.
Coloro che sono in possesso di abbonamenti e biglietti acquistati per Les Étoiles del 26 settembre ore 20.30 potranno accedere direttamente in sala il 4 marzo ore 20.30 (turno E); mentre chi è in possesso di abbonamenti e biglietti per Les Étoiles del 27 settembre ore 15.30 potrà accedere direttamente in sala il 5 marzo ore 20.30 (turno F).
Il 29 e 30 maggio spazio al titolo simbolo del balletto romantico, Giselle, con la storica coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot ripresa da Yvette Chauviré, étoile recentemente scomparsa che nel 1950 al Teatro alla Scala fu la prima interprete della sfortunata contadinella. Proposto nell’allestimento scaligero di Aleksandr Benois rielaborato da Angelo Sala e Cinzia Rosselli, con le musiche di Adolphe-Charles Adam eseguite dai complessi del TCBO guidati da David Coleman, il lavoro è affidato al Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Frédéric Olivieri. Su libretto di Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges e Théophile Gautier, il balletto vede Giselle e il principe Albrecht al centro di una storia d’amore, tradimento e redenzione, fra gioiose feste contadine e spettrali stuoli di Willi, affascinanti quanto spietate. Trionfo di stile e rigore accademico, Giselleè divenuto negli anni patrimonio della compagnia e degli artisti scaligeri che l’hanno rappresentato nel mondo, rinnovandone a ogni ripresa il fascino insuperabile.
Segue il debutto bolognese del Gala Internazionale di Danza, Les Étoiles (26-27 settembre), a cura di Daniele Cipriani: una parata di stelle della danza mondiale, provenienti da teatri prestigiosi come l’Opéra de Paris, la Royal Opera House di Londra e i Teatri Bol’šoj di Mosca e Mariinskij di San Pietroburgo, riunite per celebrare il grande repertorio. Divenuto un evento di culto dopo i successi mietuti a Roma, Venezia e in altre città, Les Étoiles è un esaltante mosaico in movimento, con programma e artisti appositamente scelti per il Comunale. Pas de deux e variazioni tratti da titoli celebri e rarità del repertorio classico si alterneranno ad assoli, duetti ed estratti da capolavori contemporanei e nuove creazioni firmate dai maggiori coreografi internazionali.
Infine, a chiudere la stagione è Le Presbytère n’a rien perdu de son charme, ni le jardin de son éclat. Ballet for life (9-10 ottobre), storica coreografia neoclassica creata nel 1996 dal maestro Maurice Béjart in memoria di due cari amici stroncati dall’Aids: Jorge Donn, suo ballerino prediletto, e Freddie Mercury, leader dei Queen. Eseguito dal Béjart Ballet Lausanne, la compagnia svizzera fondata da Béjart nel 1987 e diretta da Gil Roman, il lavoro è un “inno alla vita” che trionfa sulla morte, un’esplosione di gioia e speranza in perfetto equilibrio con l’insolito impasto musicale che abbina hit celebri dei Queen alle note eterne di Mozart. Un tripudio di leggerezza e acrobatismi per una sequenza di assoli, pas de deux, pas de troise movimenti d’insieme, con i costumi firmati dallo stilista Gianni Versace, altro amico fraterno di Béjart.
Fa parte della campagna visiva della Stagione 2020, con particolare riferimento alla Danza, il nuovo progetto che Nino Migliori, tra i più autorevoli e multiformi ricercatori italiani nel campo della fotografia, ha dedicato al Teatro Comunale. Con il racconto fotografico “C’è un teatro che ti guarda”, a cura di Denis Curti, l’artista bolognese ha esplorato per tre mesi consecutivi – da marzo a maggio 2019 – il teatro cittadino per mettere in scena una sua personale storia, che riesce a restituire le atmosfere e le magie che abitano in questo luogo: la struttura architettonica, le prove degli interpreti, i ballerini, i musicisti, i truccatori, i parrucchieri e gli attrezzisti. Il prossimo novembre 2019 trenta scatti del progetto saranno esposti sui viali della città di Bologna, grazie alla media partnership tra il Teatro Comunale e IGPDecaux. Le fotografie di Migliori saranno protagoniste anche della campagna visiva della Stagione Sinfonica 2020. Una selezione delle opere del fotografo si potrà, inoltre, ammirare in una mostra monografica a Bologna nei prossimi mesi.
OPERA
La Stagione d’Opera 2020 si inaugura venerdì 24 gennaio con il nuovo
allestimento del capolavoro del Romanticismo tedesco, Tristan und
Isolde (Tristano e Isotta) di Richard Wagner (24-31 gennaio),
coprodotto insieme al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles. Esordio teatrale
in Italia del regista tedesco Ralf
Pleger e dello scenografo suo connazionale Alexander Polzin, lo spettacolo
è diretto da Juraj Valčuha e
interpretato da Stefan Vinke, Ann
Petersen, Albert Dohmen, Martin Gantner e Ekaterina Gubanova.
Il volo spezzato dell’infelice “farfalla” Cio-Cio-San diventa tragedia contemporanea nella Madama Butterfly di Giacomo Puccini (20-27 febbraio) firmata da Damiano Michieletto, che tornerà anche nel 2021 per inaugurare la stagione del Comunale con un nuovo allestimento di Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa) di Strauss. Per la prima volta a Bologna, la produzione è affidata a un cast di voci quali Karah Son, Cristina Melis, Piero Pretti e Dario Solari e alla bacchetta di Pinchas Steinberg, già protagonista della prima edizione dello spettacolo al Teatro Regio di Torino nel 2010 e recentemente sul podio dei complessi del TCBO per Il trovatore che ha inaugurato la Stagione 2019. Causa Coronavirus, Madama Butterfly di Giacomo Puccini verrà riproposta a ottobre 2020 nell’allestimento di repertorio del Teatro Comunale di Bologna e con la presenza di larga parte del cast previsto nelle recite sospese. Vedi nota in fondo all’articolo.
Il cartellone prosegue con La cenerentola di Gioachino Rossini (18-24 marzo) nella versione pop-surrealista di Emma Dante andata in scena al Teatro dell’Opera di Roma nel 2016 e ripresa nel 2019, che arriva ora anche nel capoluogo emiliano. Interpreti principali Antonino Siragusa, Nicola Alaimo, Alessandro Corbelli, Chiara Amarù e Gabriele Sagona. Sul podio Yi-Chen Lin, che torna al Comunale dopo Le nozze di Figaro nel 2016.
È affidato a Claire Gibault, nota al pubblico del teatro per aver diretto Les oiseaux de passage di Fabio Vacchi nel 2001, il melologo Eternapoli (27-28 marzo) – sempre del compositore bolognese – realizzato in coproduzione con l’Arena del Sole. Rappresentato in prima assoluta al Teatro di San Carlo di Napoli nel 2018, il lavoro è ispirato al romanzo di Giuseppe Montesano Di questa vita menzognera. Protagonista l’attore pluripremiato Toni Servillo, voce narrante assieme a Imma Villa.
Capolavoro comico donizettiano di freschezza e vitalità, L’elisir d’amore (4-10 aprile) è proposto nel nuovo allestimento del TCBO diretto da Jonathan Brandani con la regia di Pablo Maritano. Realizzato in coproduzione con l’Auditorio de Tenerife e il Teatro Statale dell’Opera e del Balletto di Tbilisi nell’ambito del progetto “Opera Next” e scelto dal programma di finanziamento di Creative Europe, il programma dell’Unione Europea che sostiene le industrie culturali e cinematografiche del continente, lo spettacolo vede impegnati per il settimo anno gli interpreti selezionati dalla Scuola dell’Opera del Teatro Comunale e dall’accademia di formazione Opera (e)Studio di Tenerife.
Diversamente da quanto già annunciato, una nuova produzione del Comunale del melodramma verdiano Luisa Miller (15-21 aprile), in forma semiscenica, sarà firmata dall’artista della luce e progettista ravennate Mario Nanni e sarà diretta da Ido Arad, al suo debutto in Italia. Nel cast solisti di fama mondiale come Gregory Kunde, Riccardo Zanellato, Martina Belli, Franco Vassallo e Myrtò Papatanasiu.
Spazio poi al grande repertorio sinfonico-corale con l’oratorio Die Schöpfung (La Creazione) di Franz Joseph Haydn (23-24 aprile), diretto dal Maestro del Coro del TCBO Alberto Malazzi e interpretato da Francesca Lombardi Mazzulli, John Bellemer e Nahuel Di Pierro.
Torna dopo 27 anni di assenza dal palcoscenico del Comunale l’Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea (9-17 maggio) nel nuovo allestimento del TCBO ideato da Rosetta Cucchi e diretto dal maestro israeliano Asher Fisch. Nel cast Kristine Opolais – che debutta nel ruolo del titolo e nel teatro bolognese – Roberto Aronica, Alessandro Corbelli e Veronica Simeoni.
Il secondo titolo donizettiano di stagione, Lucrezia Borgia (16-23 giugno), è proposto nella nuova coproduzione con l’Auditorio de Tenerife, l’Ópera de Oviedo e il Teatro de la Maestranza di Siviglia firmata da Silvia Paoli e diretta dall’ucraino Andriy Yurkevich, reduce dal successo bolognese con Simon Boccanegra nel 2018. In scena artisti di rilievo quali Mirco Palazzi, Yolanda Auyanet, Stefan Pop e Cecilia Molinari.
Il rapporto conflittuale fra uomo e donna è al centro dei due atti unici di Arnold Schönberg e Béla Bartók La mano felice (Die glückliche Hand) e Il castello del principe Barbablù (7-12 luglio), fusi nel nuovo progetto creativo del duo Ricci/Forte – impegnati per la prima volta al Comunale – con la regia di Stefano Ricci, già andato in scena al Teatro Massimo di Palermo nel 2018. Sul podio uno specialista del repertorio come Marco Angius e in scena Gabor Bretz e Atala Schöck.
Il melodramma verdiano Otello (11-18 novembre) è proposto nella nuova versione del regista Gabriele Lavia, che torna dopo la Salome riproposta nella precedente stagione, con la direzione di Asher Fisch impegnato nel suo secondo titolo del 2020. In scena voci di primo piano come quelle di Gregory Kunde, Franco Vassallo e Mariangela Sicilia.
Chiude il cartellone la fortunata produzione di un altro classico pucciniano, La bohème (12-23 dicembre) firmata dal regista inglese Graham Vick per l’inaugurazione di stagione del Comunale nel 2018 e vincitrice del premio Abbiati come miglior spettacolo dell’anno. Affidato alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa – al suo debutto al Comunale – lo spettacolo vede protagonisti sul palco Benedetta Torre, Valentina Mastrangelo, Rame Lahaj e Andrea Vincenzo Bonsignore.
In occasione dell’inaugurazione della Stagione d’Opera con Tristan Und Isolde, il Teatro Comunale e la Fondazione Golinelli proporranno un momento di riflessione dal titolo “Anticipare il futuro”, in programma martedì 20 gennaio alle 17.30 all’Auditorium Opificio Golinelli di Bologna, dove sarà in corso anche la mostra U.MANO. Interverranno il Sovrintendente del Teatro Comunale Fulvio Macciardi, il Presidente della Fondazione Golinelli Andrea Zanotti, il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, il Presidente Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna Roberto Balzani, il co-curatore della mostra U.MANO Stefano Zuffi e il musicologo e critico musicale Giorgio Pestelli.
Anche nella Stagione 2020 la Rai continuerà ad avere un ruolo importante nella diffusione della produzione del Teatro Comunale di Bologna: Rai Radio3 trasmetterà infatti in diretta le opere Tristan und Isolde, Adriana Lecouvreur, La mano felice / Il castello del principe Barbablù, La bohème. Adriana Lecouvreur sarà ripresa da Rai Cultura che la trasmetterà su Rai5.
Si rinnova per il terzo anno la collaborazione tra l’Associazione CHEAP e il Teatro Comunale di Bologna per la campagna visiva della Stagione 2020. L’artista che quest’anno ha raffigurato le opere in cartellone è Riccardo Guasco, illustratore e pittore italiano tra i più affermati e amati in Italia e all’estero. Al centro del lavoro il tema delle “passioni” traghettate dal Novecento al Nuovo Millennio, interpretato attraverso immagini che trasportano i temi delle opere in una dimensione estremamente attuale, de-frammentata, ri-composta e scomposta, dove spigolosità improvvise rimandano a trasformazioni epocali, a rotture del segno, alla ricerca di nuovi equilibri. Da segnalare, come novità per la campagna visiva del Teatro Comunale, la declinazione delle immagini in “animazioni video” che esaltano con il movimento il lavoro dell’artista.
In ottemperanza all’“Ordinanza contingibile e urgente n. 1” del 23 febbraio 2020, emessa dal Ministero della Salute di intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, il Teatro Comunale di Bologna informa che sono sospese tutte le attività aperte al pubblico, incluse quelle didattiche connesse alla Scuola dell’Opera, gli sportelli di biglietteria (di Largo Respighi 1 e Via De’ Monari 1/2), le visite guidate e gli eventi ospitati negli spazi gestiti dal Teatro quali l’Auditorium Manzoni, fino al 1° marzo 2020 compreso.
Pertanto le tre recite dell’opera Madama Butterfly in programma al Teatro Comunale martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio, il concerto della “Domenica al Comunale” del 1° marzo e il concerto sinfonico previsto domenica 1° marzo all’Auditorium Manzoni, non avranno luogo nelle suddette date.
RIPROGRAMMAZIONE SPETTACOLI SOSPESI
Facendo seguito alla comunicazione relativa alla sospensione delle attività aperte al pubblico dal 24 febbraio al 1° marzo 2020, in ottemperanza all’Ordinanza emessa dal Ministero della Salute di intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, il Teatro Comunale di Bologna informa che tutti gli spettacoli che non sono andati in scena saranno riprogrammati nei prossimi mesi.
La Madama Butterfly di Giacomo Puccini verrà riproposta a ottobre 2020 nell’allestimento di repertorio del Teatro Comunale di Bologna e con la presenza di larga parte del cast previsto nelle recite sospese. Chi è in possesso di biglietti e abbonamenti per la recita del 25 febbraio ore 20.00 potrà accedere direttamente in sala il 20 ottobre ore 20.00 (turno B); chi per la recita del 26 febbraio ore 18.00 potrà accedere direttamente in sala il 21 ottobre ore 18.00 (turno P); e chi per la recita del 27 febbraio ore 20.00 potrà accedere direttamente in sala il 18 ottobre ore 15.30 (fuori abbonamento).
Il concerto sinfonico del 1° marzo ore 17.30 all’Auditorium Manzoni, diretto da Juraj Valčuha e con il pianista Alexander Gavrylyuk, sarà riprogrammato nella stessa sala e con gli stessi interpreti il 26 giugno ore 20.30. Coloro che sono in possesso di biglietti e abbonamenti per la data di marzo potranno accedere direttamente al concerto nella nuova data.
Il concerto della “Domenica al Comunale” del 1° marzo ore 11.00 in Foyer Respighi sarà riprogrammato il 24 maggio ore 11.00.
I titoli d’ingresso già acquistati per gli spettacoli restano dunque validi per le nuove date sopra indicate e daranno l’accesso in sala senza bisogno di alcuna sostituzione.
Per i possessori di biglietti che non riuscissero ad assistere agli spettacoli nelle nuove date, è possibile il rimborso esclusivamente secondo le seguenti modalità:
– i biglietti acquistati in biglietteria dovranno essere restituiti presso gli sportelli di biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi 1) tassativamente dal 3 al 12 marzo 2020 comunicando le coordinate bancarie del conto corrente su cui dovrà essere effettuato il bonifico di rimborso (codice IBAN completo di intestatario). La biglietteria del Teatro Comunale è aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle 12.00 alle 18.00, il sabato dalle 11.00 alle 15.00. Per chiarimenti e informazioni si può scrivere a boxoffice@comunalebologna.it
– per i biglietti acquistati tramite il circuito di prevendita Vivaticket sarà necessario seguire le indicazioni che Vivaticket invierà all’indirizzo di posta elettronica con cui è stato effettuato l’acquisto. Per chiarimenti e informazioni ci si può rivolgere al servizio di assistenza clienti di Vivaticket.
C.S.
Fonte: Skill & Music
Contributi fotografici: © T. Mongne, © Brescia e Amisano Teatro alla Scala, © François Paolini, RoccoCasaluci © Teatro Comunale di Bologna, Yasuko Kageyama © Teatro dell’Opera di Roma, Franco Lannino © Teatro Massimo di Palermo, Ramella&Giannese © Teatro Regio Torino, ©Van Rompay Segers_La Monnaie-De Munt