La Galleria Nazionale delle
Marche svela 147 raffinati esemplari di
maiolica rinascimentale italiana, provenienti dalla più grande collezione
privata del settore al mondo.
Una raccolta di eccelso livello appartenente ad un colto collezionista che ha
concesso di esporre il suo tesoro al Palazzo Ducale di Urbino, in concomitanza
con la grande mostra “Raffaello e gli
amici di Urbino”.
Ciascuna delle
147 maioliche testimonia, a livelli altissimi, come la grande stagione
rinascimentale italiana sia riverberata su ogni forma artistica e, nello
specifico, in quella della maiolica. Tecnica,
o meglio arte, che esprime in pieno la ricerca estetica, il clima culturale, ma
anche il modus vivendi, che fanno dell’Italia e dei suoi artisti, tra
Quattrocento e Cinquecento, il faro culturale dell’Occidente.
Già dal Seicento, nei Paesi europei, la maiolica cinquecentesca italiana
diventa una vera e propria passione collezionistica e a quella istoriata, da
considerarsi a pieno titolo un aspetto della pittura rinascimentale, viene
associato il nome del grande pittore urbinate: in inglese Raphael ware.
E Raphael ware è anche il titolo di questa affascinante mostra. A curarla, con
la direzione di Peter Aufreiter, sono Timothy Wilson e Claudio Paolinelli.
Seguendo il gusto rinascimentale per la decorazione figurata, i pittori di maiolica – tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento – iniziano a coprire ogni superficie disponibile dei loro oggetti, con istorie di ogni sorta. Le composizioni possono essere invenzioni originali degli stessi maestri ceramisti o riecheggiare quelle delle arti maggiori, ed ancora, essere estratte da xilografie o incisioni.
Nel ducato di
Urbino, Casteldurante, Gubbio, Pesaro ma, soprattutto, il capoluogo, divengono
famosi per l’istoriato. Urbino è infatti
la città che, nella seconda metà del Quattrocento, il Duca Federico trasforma
in una delle capitali del Rinascimento, richiamandovi i massimi esponenti della
cultura del tempo ed edificandovi il Palazzo Ducale, capolavoro indiscusso
della storia dell’architettura di ogni tempo. La città che, di lì a poco,
proprio per il clima culturale instauratovi, dà i natali a Raffaello, il
pittore la cui levatura ancora giganteggia nel panorama artistico universale.
Proprio il contesto che dà vita al genio raffaellesco, fornisce l’humus
creativo e la formazione artistica necessari alla nascita ad alcuni dei più
grandi artisti della maiolica italiana: Nicola
da Urbino, Francesco Xanto Avelli e Francesco Durantino.
Ad accogliere la
mostra è, al secondo piano del Palazzo Ducale di Urbino, la luminosa Loggia del
Pasquino, con l’intenzione di mostrare questi raffinati oggetti nella piena luce naturale poiché la maiolica
– più di ogni altra forma d’arte del tempo – mostra i suoi colori perfettamente
conservati come all’origine, quando uscì dalla bottega del ceramista.
La loggia è posta a fianco alle sale che espongono una parte delle ceramiche
della collezione permanente e l’allestimento – appositamente creato – verrà poi
utilizzato proprio per ampliare lo spazio espositivo dedicato a questa sezione.
C.S.
Fonte: Studio
Esseci
RAPHAEL WARE. I colori del Rinascimento
31 ottobre 2019 – 13 aprile 2020
Galleria Nazionale delle Marche | Palazzo Ducale di Urbino
Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU)
Telefono: 0722 2760
gan-mar@beniculturali.it