Prima edizione del “Festival delle idee – ’900 il grande secolo delle innovazioni” al M9 – Museo del ’900 di Mestre. Un festival ideato per questo territorio, in cui ospiti del mondo della cultura, della scienza, dello sport, dell’imprenditoria, raccontano attraverso la loro voce le “visioni” e le grandi idee del Novecento che hanno determinato le ispirazioni e le contaminazioni del presente. 

I NUMERI
Quattromila prenotazioni nei primi dieci giorni; 27 eventi in 4 giornate;  4 location all’interno dell’M9 – Museo del ’900 (Chiostro – Terzo Piano –  Auditorium – Caffè Diemme);  maxischermo aggiuntivo per alcuni eventi; significativa risposta dei giovani con oltre 30% di prenotazioni nella fascia d’età 18-35 anni.

GLI OSPITI
Pupi Avati ripercorre le tappe della sua carriera e le trasformazioni della Settima Arte; Alessio Boni e Marcello Prayer dedicano uno spettacolo alla poetica e all’intensità emotiva di Alda Merini; Mogol si fa Cicerone lungo la storia della musica leggera italiana, che così fortemente ha contribuito a creare.

Piergiorgio Odifreddi coglie l’anima algebrica e razionale del XX secolo, spiegando le idee, i risultati, i problemi ancora irrisolti della matematica del ‘900; Gioele Dix si confronta con il Teatro del secolo scorso tra letteratura e umorismo, da Pirandello a Groucho Marx alla produzione letteraria americana; Carlo Freccero approfondisce l’evoluzione della storia della RAI e come si è evoluto nel tempo il rapporto tra comunicazione pubblica, cultura e società; Aldo Grasso racconta settant’anni di televisione, la sua trasformazione da mezzo informativo a mezzo di comunicazione, intrattenimento, con la creazione di gusti e modi di pensare; la scrittrice Premio Strega Melania Gaia Mazzucco introduce i grandi capolavori dell’arte del ‘900, Francesca Cavallin con il critico d’arte Massimiliano Sabbion, la simbiosi fra Arte e Fotografia, quando le Immagini diventano Movimento.

Lo sbarco sulla Lunae uno Spazio che appare sempre più vicino a noi, le nuove tecnologie e la bellezza della Terra “vista da lassù”: a parlarcene, l’astronauta Paolo Nespoli.
Nulla è più rivoluzionario della felicità, nulla è più tenace della paura di conquistarla. Con questa paura, che fu dei grandi romanzieri, si confronta a viso aperto Igor Sibaldi, filologo e filosofo, studioso di teologia, mentre letteratura e ambiente, Est e Ovest, unione e contrasto sono il fulcro dell’intervento dello scrittore russo Nicolai Lilin. Con uno sguardo a metà tra passato e presente, Alan Friedman ci porta dentro le storie segrete e le verità shock che infiammano il dibattito politico nazionale e mondiale.
Il ’900 è stato anche il secolo delle grandi imprese sportive: Francesco Moser e Sara Simeoni raccontano i loro record e le vittorie più coinvolgenti, i valori fondanti dello sport, il sudore e i sacrifici, e come un intero movimento sta cambiando.
Il secolo scorso ci ha lasciato su un bordo,fra tradizione e innovazione, il mito del Progresso e quello della Rovina, l’Utopia e la Realtà: su questi temi si interroga con un reading il giornalista RAI Guido Barlozzetti; Carosello: oggi un cult, in passato una piccola opera d’arte quotidiana, in grado di raccontare l’Italia del dopoguerra e prima delle contestazioni: amarcord in compagnia di Marco Melegaro di Sky TG24.

La nascita delle grandi aziende, l’affermarsi dell’imprenditoria e dei grandi marchi, simbolo di una delle più incisive rivoluzioni della storia: un progresso rapido dei cui momenti significativi ci rendono partecipi gli imprenditori Enrico Zoppas (presidente di Acqua Minerale San Benedetto), Liviano Tomasi (presidente di Inglesina Baby), Arturo Maria Cardelus (CdA di Ferrero), esempi di case history di successo.
Negli ultimi giorni si sono aggiunti Philippe Daverio che si fa narratore della bellezza raccontando le avanguardie del ’900 tra arte e costume; Morgan, che assieme al critico d’arte Carlo Vanoni, dedica una lectio speciale alla Pop Art che si fa materia sulle copertine di album musicali divenute capolavori.
Inoltre Morgan racconta in musica, con il genio e la competenza che lo contraddistinguono, grandi cantautori e band, da Tenco, a Gaber, dai Beatles a De Andrè. Mauro Ferrucci ripercorre la storia della musica dance, lui che di questo genere è uno dei più grandi interpreti e produttori internazionali da oltre 30 anni, e a conclusione un dj set con le sue musiche.

Mauro Corona parla del “suo” Vajont, la montagna che si fa racconto e letteratura, la Natura che si ribella, portando gli spettatori a contatto con un mondo quasi del tutto scomparso. Modera l’incontro il romanziere e sceneggiatore Matteo Strukul, mentre l’appuntamento con Rock ’900 – Conversazioni sulla musica  è assieme a Giò Alajmo.

LIBRO, FILM E FOOD
Giovedì 24 ottobre, alle 17.00 all’Auditorium M9, viene presentato di fronte alle autorità il nuovo libro “Quattro Venezie per un Nordest”, realizzato dalla Fondazione di Venezia con il coordinamento del professor Paolo Costa: un taglio del nastro simbolico per il Festival delle idee, che inizia subito dopo con l’intervento del primo ospite, Piergiorgio Odifreddi.
Il giorno prima, mercoledì 23 ottobre, si tiene un evento esclusivo sul food del ‘900 presso l’M9, ideato da Futuro delle Idee con Chef Idea Tino Vettorello; partecipa l’Unione Cuochi del Veneto con il presidente Valter Crema.

Domenica 27 ottobre alle 18.00 all’Auditorum M9, proiezione in anteprima per il Festival del film “A cup of coffe with Marilyn”di Alessandra Gonnella: le vicende di una giovanissima Oriana Fallaci (interpretata da Miriam Leone) durante la sua disperata ricerca di intervistare Marilyn Monroe negli USA. Colonna sonora di Francesca Michielin. Sono presenti la regista e il produttore Diego Loreggian.
Alle 20.30 il docufilm di Fabio Massimo Iaquone (presente in sala) “Infinito Hack”: un’opera sperimentale e visionaria dedicata a Margherita Hack, in cui il racconto si interseca a immagini cosmiche. Alle 21.30 incontro su food & healt e come sono cambiati nutrizione, cibo e stili di vita dal ‘900 a oggi, con il dottor Ivan Zangirolami e il primatista mondiale di velocità sugli sci Ivan Origone.

IL FORMAT
Il ’900 è il secolo delle due Guerre Mondiali, delle ideologie, il “secolo breve”. Una densità di eventi, di tragedie storiche, che modificarono gli assetti politici ed economici del mondo, lasciando l’Europa, a inizio secolo al suo centro, in una posizione ben diversa, con nuove potenze ad avere in mano i destini dei popoli. Insieme a tutto questo, il XX secolo è stato anche un periodo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche e tecnologiche. È il secolo dello sbarco sulla Luna, della psicanalisi, in cui il cinema prende forma, in cui lo sport considera la diversità, in cui la musica diventa di fruizione di massa, della rivoluzione informatica e tecnologica.

Le grandi trasformazioni già in atto nel XIX secolo, con l’avvento dei processi di industrializzazione, mutarono definitivamente la vita dell’uomo e l’organizzazione della società. Un secolo, dunque, ambivalente, con due volti. Da una parte l’olocausto, la guerra fredda, le armi nucleari, il crollo del Muro di Berlino, dall’altro conquiste sociali e umane, impensabili fino solo a qualche anno prima. 
Nasce così l’idea del festival, che, partendo da un’analisi del ‘900 cerca di raccontare attraverso talk, incontri e interviste a grandi personalità, il rapporto tra innovazione e memoria, tradizione e cambiamento. Le voci e i talenti saranno quelli di figure rilevanti del mondo dell’Arte e della Cultura, della Scienza e dello Sport, del Cinema e della Televisione, della Letteratura, del Teatro e dell’Imprenditoria.
Perché il ’900 è un secolo che va capito e raccontato. E proprio il racconto intimo e colloquiale è il filo rosso della manifestazione per approfondire il dibattito sul ruolo del capitale umano e cognitivo nell’epoca della quarta rivoluzione industriale: innovare non a tutti i costi, ma innovare per crescere. 
Un festival dinamico, per stupire con la forza innovativa delle idee, aperto a ogni tipo di pubblico, con l’obiettivo di coinvolgere in questa narrazione le nuove generazioni, dialogando con una grande community “live” e social che è davvero il Futuro delle Idee.

Una iniziativa che mette insieme passato, presente e futuro – sottolinea l’assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari – e che racconta, attualizzandolo, il ‘come eravamo’, indagando alcuni aspetti della metamorfosi della nostra società dalla fine di un millennio all’inizio di un altro. Ma si tratta di un passato vicino, che continua a condizionare concretamente le nostre esistenze e i nostri modi di vivere: analizzarlo non significa solo svolgere un’operazione culturale e non è solo un esercizio di rimembranza. Perciò mi auguro che il Festival offra occasioni di scoperta che vanno oltre la memoria, proponga chiavi di lettura nuove e interessanti di una stagione dell’umanità che ci appartiene ancora pienamente.

Il Novecento – commenta Marco Biscione, direttore di M9 – Museo del ’900 – è un secolo denso di trasformazioni epocali che hanno mutato la vita dell’uomo e l’organizzazione della società. Lo raccontiamo quotidianamente attraverso le installazioni multimediali del museo, lo approfondiamo attraverso le rassegne culturali nell’Auditorium, “Capire il ’900”. La nostra missione non si esaurisce però nel presentare il secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle. M9 è un’istituzione che parla anche del presente, che intende fornire strumenti per comprendere meglio il mondo in cui viviamo e creare occasioni per parlare del futuro, mettendo le proprie energie a sistema con quelle delle associazioni e degli entri del territorio.

Un importante festival che nasce appositamente per Mestre e che è intimamente connesso con il M9 – Museo del ’900. La città diventa il centro di un racconto che riguarda la storia del Paese attraverso la narrazione e il contributo di famosi protagonisti a cavallo fra due secoli – afferma l’assessore al Turismo del Comune di Venezia Paola Mar -. Una possibilità in più di capire in svariati settori e con differenti tematiche e il presente che viviamo e di progettare al nostro futuro”.
“Festival delle idee – ’900 il grande secolo delle innovazioni” è sostenuto dalla Regione del Veneto, ideato da Marilisa Capuano per l’Associazione Futuro delle Idee, in co-organizzazione con Fondazione di Venezia e M9 e con il patrocinio del Comune di Venezia.

INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE
A grande richiesta, gli incontri con Mogol, Gioele Dix e Melania Mazzucco possono essere seguiti in diretta anche su maxischermo nel Chiostro dell’M9. Sul sito www.festivalidee.it e presso M9 è possibile prenotare i singoli appuntamenti del Festival. fino ad esaurimento posti disponibili. I possessori delle prenotazioni possono accedere all’esposizione permanente e alle mostre temporanee di M9 – Museo del ’900 a tariffa ridotta fino al 31 dicembre 2019.

M9 – MUSEO DEL ‘900
È il grande museo multimediale inaugurato a Venezia Mestre il 1° dicembre 2018, che racconta il Novecento italiano in modo innovativo: le tecnologie impiegate, la vastità e profondità delle informazioni, i suoni, le voci di repertorio, offrono ai visitatori l’incredibile esperienza di immergersi in un passato interattivo.

M9 è un polo culturale di respiro internazionale e rappresenta l’intervento più importante della Fondazione di Venezia per contribuire allo sviluppo della terraferma veneziana. Nuovo nella concezione e negli spazi,M9è stato progettato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton e si ispira alle più avanzate esperienze di rigenerazione urbana, proponendo un format nel quale cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini viaggiano sullo stesso binario per favorire crescita e benessere della collettività. 

C.S.M.L.
Fonte: Comunicazione Festival delle Idee, Maba Comunica

FESTIVAL DELLE IDEE ’900 il grande secolo delle innovazioni
24 – 27 ottobre 2019
Ingresso gratuito su prenotazione

www.m9museum.it
www.festivalidee.it

PROGRAMMA
24 ottobre: Piergiorgio Odifreddi; Francesca Cavallin con Massimiliano Sabbion; Gioele Dix; Alessio Boni con Marcello Prayer; Pupi Avati; Enrico Zoppas; Arturo Maria Cardelus.
25 ottobre: Mogol; Melania Gaia Mazzucco; Alan Friedman; Igor Sibaldi; Morgan con Carlo Vanoni; Philippe Daverio; Tino Vettorello.
26 ottobre: Alessio Boni con Marcello Prayer; Carlo Freccero; Aldo Grasso; Guido Barlozzetti; Marco Melegaro; Liviano Tomasi; Morgan; Mauro Ferrucci (con dj set).
27 ottobre: Francesco Moser; Sara Simeoni; Nicolai Lilin; Mauro Corona, Paolo Nespoli; Giò Alajmo; Tino Vettorello.