APRITI CIELO!, Confessioni minime di due Steward al servizio di Sua Maestà: IL NON libro che si libra alto, ben sopra le ombre terrene.

Welcome onboard!

Gentili passeggeri, vogliate rialzare gli schienali, chiudere il tavolinetto di fronte a voi e allacciare le cinture di sicurezza.
Cosicché possiate prepararvi al decollo, con spirito alato e leggero, per un volo dove la NON fantasia è BENE prezioso, ben più dell’immedio. Pronti, pertanto, per IL più oltre la Fantasia.

Questa, l’entrée du voyage nella quale sarete immersi così, durante la lettura; coinvolti così, nell’atmosfera da pièce, e presenti così, al vero, di APRITI CIELO!
Opera prima e costante, vergata a quattro mani da Franco Lombini e Mario Tadiello: impeccabili Volieri al servizio di Sua Maestà, coautori d’esperienze dell’improvviso, alla costante ricerca di vette dell’anima, da annotare, considerare e proporre in forma di prosa.
Apriti Cielo è un saggio, aperto per voi, saggi, per tutto quello che avete sempre immaginato possa accadere e succedere a 13.000mt di quota, e che forse nemmeno la vostra più fertile inventiva avrebbe mai potuto evocare in sé. E con quel di per sé, che in realtà è quel ben oltre, che lascia senza fiato, per il velluto con cui è scritto; senza salivazione, per la mancanza di sexnoir con cui è sceneggiato e senza lacrime, per la presenza costante di un raffinato brit humor, che spazia dal composto sorriso, al tentennamento benevolo, al riso compiaciuto, alla risata da trattenere a stento.
Frutto, e raccolto, in vent’anni di servizio sopra le nuvole, due dei quali parte della livrea del Concorde, trasportato in 50 raccolti, riportato con stile veloce e fondante arte scenica, è il best stories del momento. Un pamphlet di rara ricchezza immaginifica, in cerca di acuti amanti del contrappunto letterario, di profondi ascoltatori del vivente, di rari volatori d’animo e tosti macinamiglia tanto appassionanti, quanto partecipi, dell’assurdo stratosferico, mitigato in pagine, al dolce sapor di non fantasia.

Franco e Mario, testimoni di normalità, vissuti, confidenze e traveggole, riportate con stile e art naïve, in un mix di rigore, aplomb, empatia e crudité d’alta quota, accolgono il pubblico delle grandi rappresentazioni in uno show di piacevolezza, tra letture, mimica d’ambito, recitativi e sollecitazioni alla riflessione più lirica.

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