Dramma della giovinezza, ma anche inno all’amore puro, sullo sfondo di una Parigi delle grandi rivoluzioni artistiche, quelle che avrebbero segnato la storia e che Puccini, musicista moderno e attento alle trasformazioni colse perfettamente e immortalò in questo capolavoro della storia del melodramma ancora oggi in testa alle classifiche dei titoli più rappresentati in tutto il mondo è La Bohème di Giacomo Puccini che va in scena a Torre del Lago nel cartellone del 63° Festival Puccini.
Una edizione dedicata alla Francia quella del 2017, quella Francia che tante ispirazioni aveva dato al Maestro. Tre le rappresentazioni con le suggestive e poetiche ambientazioni parigine firmate per il Festival Puccini dal grande e compianto Jean Michel Folon, allestimento già Premio Abbiati. Una produzione del Festival Puccini nata nel 2003 dal sodalizio artistico tra Folon e Maurizio Scaparro che facendo leva su attitudini diverse ma lavorando in simbiosi hanno decretato il successo di un allestimento sino ad oggi applaudito da miglia di spettatori a Torre del Lago e all’estero. Le ispirazioni di stampo tradizionale di Scaparro si sono mischiate splendidamente con i cromatismi e le iconografie dell’arte contemporanea di Folon in un allestimento coloratissimo e naif in cui la soffitta è una grande tavolozza colorata. La regia di questa ripresa a Torre del Lago nelle tre rappresentazioni del Festival Puccini 2017 (21 e 28 luglio/11 agosto) è firmata da Maurizio Scaparro che non mancherà di regalare, ancora una volta, al pubblico del Festival Puccini uno spettacolo in cui sarà possibile cogliere tutte le sfumature della giovinezza della “bella età d’inganni e d’utopie”, propria de la Bohème. “dedico questa nuova edizione dello spettacolo a Folon e a tutti quelli che nella nostra Europa nei secoli, nei Paesi e nelle lingue più diversi , vivono e lavorano per opporsi a una crescente società dei senza amore e senza sogni. E ai giovani che dovranno inventarsi dieci, cento, mille altre Parigi.
Eccellenti interpreti alla prima in programma Venerdì 21 luglio (ore 21.15): nei panni di Mimì il soprano Karine Babajanyan, soprano armeno che dopo gli studi in Italia ha scelto di concentrare la carriera soprattutto ma non esclusivamente nei paesi di lingua tedesca, diventando una delle più richieste interpreti del repertorio italiano, con particolare enfasi su quello pucciniano, di cui ha cantato quasi tutte le eroine. Ha anche inciso per la EMI un CD di arie e duetti con il grande tenore Giuseppe Giacomini. Mentre per la prima volta calca il palcoscenico di Puccini nei panni di Rodolfo Piotr Beczala, tenore polacco al vertice di una carriera internazionale che ha costruito con grande tenacia e pazienza. Nato come tenore leggero mozartiano, Beczala ha sviluppato negli anni la propria voce in volume e spessore preservando la sua grazia innata ed è arrivato oggi a ritagliarsi una posizione eminente anche nel grande repertorio verdiano e pucciniano.
La giovane Elisabetta Zizzo vestirà i panni di Musetta, mentre nel ruolo di Marcello Raffaelle Raffio nel ruolo di Schaunard Francesco Baiocchi e nel ruolo Colline Gianluca Breda. Sul podio dell’orchestra del Festival Puccini di Torre del Lago debutta il direttore James Meena. Con loro in scena nel ruolo di Benoit Claudio Ottino, Alcindoro Armando Ariostini, Parpignol Francesco Napoleoni, Andrea Del Conte il sergente dei doganieri e Alessandro Biagiotti il doganiere. Assistente alla regia Luca Ramacciotti. I costumi sono firmati da Cristina Da Rold, le luci da Davide Ronchieri. Il Coro del Festival Puccini è istruito da Salvo Sgrò, mentre alla guida del Coro delle Voci Bianche, Viviana Apicella
Biglietti da € 19,50
Tel.: 0584 359333 ticketoffice@puccinifestival.it