L’Istituto Contemporaneo per le Arti di Milano presenta “Vicino al cuore”, la prima mostra personale in un’istituzione italiana dedicata a Simone Forti (Firenze, 1935), coreografa, danzatrice e artista visiva italoamericana, figura chiave nello sviluppo della performance dalla fine degli anni Cinquanta a oggi.

Nel percorso espositivo, curato da Chiara Nuzzi e Alberto Salvadori, sono contestualizzate le fasi più significative della ricerca artistica di Simone Forti dagli anni Sessanta a oggi, raccogliendo una selezione di opere storiche e inedite – tra cui disegni, acquerelli, installazioni, video di documentazione e performance – strettamente legati alla biografia dell’artista. L’instancabile ricerca artistica di Simone Forti oltrepassa i confini della performance stessa grazie a una pratica in continuo dialogo tra improvvisazione e sperimentazione che ben rappresenta la riflessione etica, filosofica e intellettuale proposta da ICA Milano legata al tema del vivente, fil rouge che accompagna l’intera programmazione dell’Istituzione sotto la direzione artistica di Alberto Salvadori.
Calendario Performance. Novembre 2019: giovedì 29 ore 18.00-21.00 (opening); sabato 30 ore 12.00, 14.30, 17.30. Dicembre 2019: domenica 1 ore 12.00, 14.30, 17.30; domenica 15 ore 12.00, 14.30, 17.30. Gennaio 2020: domenica 18 ore 12.00, 14.30, 17.30. Febbraio 2020: domenica 2 ore 18.00-21.00 (closing)

Simone Forti è nata a Firenze nel 1935. Vive e lavora a Los Angeles. I suoi lavori e le sue performance sono stati presentati a: Museum of Modern Art (MoMA), New York (2018, 2014, 2013, 2009, 1979, 1978); Kunsthaus Zurich (2017), Hammer Museum, Los Angeles (2015, 2013), Centre Pompidou, Parigi (2015), Louvre Museum, Parigi (2014), Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (2013), Guggenheim Museum, New York (2013), Hayward Gallery, Londra (2010), Galleria L’Attico, Roma (2008, 1972, 1969, 1968), Getty Museum, Los Angeles (2004), Musée d’art moderne et contemporain (MAMCO), Ginevra, (2003), Fondation Cartier pour l’art contemporain, Parigi (2002), Whitney Museum of American Art, New York (2001), Castello di Rivoli, Torino (1999), P.S.1, New York (1983, 1977, 1976), Kunsthalle, Basilea (1979), San Francisco Museum of Art (1977), Yoko Ono Studio, New York (1969, 1961), Merce Cunningham Studio, New York (1961).

Contestualmente alla mostra di Simone Forti, nella project room di ICA Milano sarà presentato, in collaborazione con Fondazione Il Lazzaretto, “When the towel drops Vol | Italy”, videoinstallazione del collettivo Radha May, composto da Elisa Giardina Papa, Nupur Mathur e Bathsheba Okwenje. L’installazione, a cura di Claudia D’Alonzo, costituisce una riflessione sui temi della censura e della femminilità nel cinema italiano del dopoguerra e riporta alla luce centinaia di documenti d’archivio e di scene tagliate da film italiani e stranieri degli anni Cinquanta e Sessanta.
La mostra a ICA Milano rappresenta la terza tappa del capitolo milanese di When the towel drops progetto promosso da Fondazione Il Lazzaretto di Milano in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo e Codici. Nel mese di maggio un workshop ha coinvolto un gruppo di quindici partecipanti a lavorare insieme a Radha May sulle scene e sui documenti del comitato di censura. Questo percorso partecipativo ha prodotto una nuova versione della performance di When the Towel Drops, presentata a novembre all’interno del Festival della Peste! negli spazi de Il Lazzaretto.

Radha May è un collettivo artistico che esplora storie dimenticate e nascoste, luoghi periferici e miti della femminilità. I suoi progetti si servono di metodologie prese in prestito dall’antropologia, dalla storiografia e dal giornalismo. Radha May lavora sul campo, indagando meticolosamente archivi storici e sociali per poi rielaborare i materiali trovati in installazioni che mettono in discussione letture date sulla storia, sui confini, le frontiere e i costrutti culturali e sociali come il genere e la sessualità. Il collettivo Radha May è composto da Elisa Giardina Papa (Italia), Nupur Mathur (India) e Bathsheba Okwenje (Uganda). Le tre artiste collaborano e lavorano tra New York, Palermo, Gisovu, Kampala e Nuova Delhi. www.radhamay.com

ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti è una fondazione privata non profit dedicata alle arti e alla cultura contemporanea, alla ricerca e alla sperimentazione, nella quale convergono diverse forze e tipologie di protagonisti del mondo dell’arte: artisti, collezionisti, professionisti del settore, appassionati. Diretto da Alberto Salvadori, ICA è il primo Istituto Contemporaneo per le Arti che sorge al di fuori del mondo anglosassone, situato nell’ex area industriale di via Orobia a Milano. L’attività dell’Istituto si sostanzia in un’offerta alla città e al pubblico, dove condivisione e partecipazione sono le parole chiave per comprenderne l’attitudine. Mostre, editoria d’arte, ceramica, cinema, performance, musica, letteratura, attività seminariali di divulgazione, formazione, educazione e molto altro ancora costruiranno un percorso improntato su interdisciplinarità e transmedialità. Espressione di una precisa identità ‘milanese’ che storicamente mette in relazione l’iniziativa privata con la dimensione istituzionale, ICA trova ispirazione nella cultura del give back, ossia restituire per condividere. ICA Milano ha aperto le sue porte al pubblico a gennaio 2019

C.S.
Fonte: PCM Studio

SIMONE FORTI. Vicino al Cuore
29 novembre 2019 – 2 febbraio 2020
Ingresso libero

WHEN THE TOWEL DROPS, Vol 1 | Italy
29 novembre 2019 – 2 febbraio 2020
Ingresso libero

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