Nell’ambito di BilBOlbul – Festival Internazionale di Fumetto, sabato 30 novembre alle ore 12 inaugura la mostra organizzata da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, a cura di Daniele Brolli, dedicata al grande fumettista argentino Alberto Breccia di cui quest’anno si celebrano i cent’anni dalla nascita. L’esposizione è realizzata con il sostegno del Comune di Bologna – Istituzione Biblioteche.

La mostra sarà la più ricca e articolata mai dedicata ad Alberto Breccia, con circa 150 pezzi, molti dei quali mai esposti in precedenza, che ripercorreranno la sua carriera dall’esordio fino alle ultime opere. Ma non sarà solo un percorso storico attraverso le diverse fasi della sua produzione, nel loro rapporto con le travagliate vicende della società argentina; ci sarà anche spazio per approfondimenti sulle tecniche utilizzate: dalla china più nitida passando per il collage, fino ad arrivare ai suoi estremi semi-espressionisti. L’allestimento offrirà quindi al visitatore una duplice chiave d’accesso ai contenuti della mostra: attraverso lo sguardo della storia e attraverso la lettura artistica.

Un percorso che mostrerà materiali inediti e rari come le illustrazioni per l’opera di Umberto Eco Il nome della rosa, o per i racconti di Jorge Luis Borges. Tra i lavori in esposizione i graphic novel, scritti da Oesterheld, Sherlock Time, Mort Cinder e una nuova versione de L’Eternauta, e i riadattamenti dei racconti di Howard Phillips Lovecraft e di Edgar Allan Poe.

Alberto Breccia, è stato un “signore delle immagini”: non semplicemente un lavoro, ma una vera e propria vocazione, mescolando l’irrequietezza del proprio vivere a una continua ricerca stilistica. Assieme a personalità come Hugo Pratt e Héctor German Oesterheld – autori attivi nella Buenos Aires degli anni Cinquanta – ha saputo creare un ponte tra il fumetto popolare – dal genere western al fumetto di guerra britannico, ai periodici per la gioventù – e quello d’autore.

Un artista visionario e profondo, politicamente impegnato anche a rischio della propria esistenza, che, attraverso la china e la pittura, il collage e il fotoritocco, ha gettato uno sguardo negli abissi dell’animo umano, sia in quelli psicologici, sia in quelli più estremi e collettivi delle atrocità dittatoriali. Breccia ha raccontato visivamente un’epoca oscura combinando assieme tocchi duri e poetici, usando metodo nella follia e viceversa, restituendo al lettore rappresentazioni in grado di intrattenerlo sempre con grande rispetto per la sua intelligenza.

C.S.M.
Fonte: Delos

ALBERTO BRECCIA. IL SIGNORE DELLE IMMAGINI
30 novembre 2019 – 7 gennaio 2020
Ingresso libero

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Via delle Donzelle 2, 40126 Bologna
Tel. 051 2962511
segreteria@fondazionedelmonte.it

www.fondazionedelmonte.it