Per la prima volta in Italia, l’universo della Maison di Alta Gioielleria attraverso oltre 400 gioielli, orologi e oggetti preziosi realizzati fin dalla sua fondazione, nel 1906. Documenti d’archivio, disegni al tratto e a gouache testimoniano le origini della creazione artistica accompagnando i preziosi esemplari provenienti dalla Collezione Van Cleef & Arpels e da prestiti privati.
Promossa dal Comune di Milano Cultura e Palazzo Reale e prodotta da Van Cleef & Arpels in collaborazione con la Fondazione Cologni, la mostra è curata da Alba Cappellieri, professore ordinario di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano e direttore del Museo del Gioiello di Vicenza.
La mostra “Van Cleef & Arpels: il Tempo, la Natura, l’Amore”, a ingresso libero,si articola intorno a tre concetti: il Tempo, la Natura e l’Amore, considerati come i valori più rappresentativi della Maison. Per la curatrice «il gioiello è sempre in bilico tra eternità ed effimero, tradizione e moda, amore e investimento, bellezza e concetto e il rapporto con il tempo è controverso mentre qui vogliamo dimostrare la capacità della Maison francese di rappresentare pienamente sia il tempo frammentato del XX secolo che la capacità di incarnare gli eterni valori della bellezza e, allo stesso tempo, il potere effimero della seduzione».
Prendendo le mosse dall’opera di Italo Calvino Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Alba Cappellieri ha selezionato i concetti chiave attraverso i quali decodificare le creazioni di Van Cleef & Arpels e la loro relazione con il tempo. La sezione iniziale sul Tempo si snoda in dieci sale: la prima è consacrata a Parigi, seguono l’Esotismo e i cinque valori di Calvino: Leggerezza, Rapidità, Visibilità, Esattezza, Molteplicità. Le ultime sale della sezione pongono l’accento sulle Intersezioni con altre discipline quali la danza, la moda e l’architettura. Nel cuore dell’esposizione, la sezione sull’Amore presenta creazioni – testimonianze e pegni d’amore – che sono stati l’espressione della forza dei sentimenti e che hanno accompagnato alcune grandi passioni del XX secolo ormai entrate nel mito. Le ultime tre sale della mostra sono infine dedicate alla Natura con la botanica, la flora e la fauna. Esse svelano un mondo incantato in cui l’eccellenza artigianale di Van Cleef & Arpels e la sua ricerca di armonia si fondono in un’arte assoluta.
Per la mostra “Van Cleef & Arpels: il Tempo, la Natura, l’Amore”, la designer Johanna Grawunder ha immaginato una scenografia dallo stile contemporaneo che contrasta vivamente con il decoro neoclassico del maestoso Palazzo Reale. Quest’antica residenza reale, situata accanto al Duomo di Milano, presenta un ricco apparato decorativo di affreschi, stucchi, tarsie lignee e pavimenti marmorei. Per “abitare i luoghi” Johanna Grawunder ha creato una scenografia architettonica che gioca con la trasparenza, la luce e i colori, lasciando che gli spazi del palazzo e gli esemplari di gioielleria si esprimano in un dialogo inedito
IL TEMPO
Ogni oggetto è indissolubilmente legato al tempo e alle sue molteplici
sfaccettature. I gioielli e gli oggetti preziosi di
Van Cleef & Arpels sono espressione dello Zeitgeist, lo spirito del tempo. Il
tempo è un elemento cruciale della creatività e della manifattura: esso,
infatti, modella l’estetica degli oggetti, ne determina la funzione e l’utilità
sociale, definisce il loro stile, influenza la scelta dei materiali e delle
tecniche, indica la loro origine, stratifica il gusto e soprattutto rivela il
contesto. La Maison ha avuto la capacità di essere protagonista del proprio
tempo, sviluppando uno stile originale, frutto di una sottile alchimia tra
creatività, innovazione ed eleganza.
Tempo – Parigi
All’indomani della Seconda Guerra mondiale si rende omaggio a Parigi e ai suoi luoghi più significativi: la Maison crea allora clip, bracciali con ciondoli e oggetti preziosi in onore della città che l’ha vista nascere. Tra queste realizzazioni spicca il portacipria L’Arc de Triomphe, il cui coperchio in oro giallo raffigura due personaggi femminili scolpiti in rilievo e incastonati di pietre preziose che passeggiano sugli Champs Élysées, incisi sullo sfondo. Meticolosamente rappresentato, l’Arco di Trionfo domina la prospettiva, come simbolo di pace e della ritrovata gioia di vivere.
Tempo – Esotismo
Creata nel 1971, questa collana d’ispirazione indiana ha fatto parte della collezione di Sua Maestà Bégum Salimah Aga Khan. Nata in India nel 1940 durante la fine dell’Impero britannico, Sarah Croker Poole – dal suo nome anagrafico – è di una bellezza straordinaria e, ancora prima del suo matrimonio con Sua Altezza il principe Karim Aga Khan nel 1969, già considerata un’icona della moda. La principessa, che aveva un gusto spiccato per l’arte e la gioielleria, possedeva un’eccezionale collezione di gioielli dallo stile originale. Tra le varie creazioni spiccava questa impressionante collana espressamente commissionata dal marito. Le pietre preziose di cui si compone le conferiscono un inestimabile valore e un carattere unico: oltre 745 diamanti per un totale di 52 carati illuminano 44 smeraldi incisi del XVIII secolo per un totale di oltre 470 carati. Trasformandosi in un girocollo, due bracciali e una clip, questa collana costituisce un esemplare spettacolare di quell’arte della trasformazione cara alla Maison.
Tempo – Leggerezza
Rappresentativa delle creazioni degli anni Venti, questa collana “a girocollo” si compone interamente di diamanti taglio brillante, navette e baguette. Il gioco di motivi creati dai differenti tagli delle pietre infonde al gioiello brillantezza e originalità. Formata da sette triangoli collegati tra loro da anelli incastonati di diamanti, essa offre un tipico esempio dei decori ad andamento geometrico e simmetrico caratteristici dell’Art Déco. La struttura flessibile e articolata, così come le incastonature discrete conferiscono all’insieme una leggerezza straordinaria.
Tempo – Rapidità
Nel 1934 la Maison crea il primo bracciale Ludo, dal soprannome dato a Louis Arpels dai suoi famigliari. Ispirato alla forma delle cinture, questo esemplare di grande flessibilità è costituito da una maglia in oro a motivi a mattoncino evocativi della trama dei tessuti. Nel 1935 verrà creata un’altra versione del bracciale Ludo in cui la maglia sarà formata da elementi esagonali. Risalente al 1949, il bracciale-orologio Ludo qui proposto è dotato di un movimento meccanico e accoglie un quadrante rettangolare dissimulato sotto due ante montate su molle. Alle estremità laterali del quadrante un motivo orizzontale composto da sei diamanti incastonati a pavé permette di schiudere le ante incise con un decoro a mattoncini riecheggiante quello del bracciale. L’ora viene così svelata su richiesta, testimoniando il gusto della Maison per gli orologi con segreto. La composizione è completata da due archi di cerchio in Serti Mystérieux zaffiri, che, grazie al loro splendore dolce e vellutato, mettono in risalto la tonalità calda dell’oro giallo.
Tempo – Visibilità
Creata nel 1941, la clip fata Spirit of Beauty, in diamanti, smeraldi e rubini incastonati su platino, fu acquistata dalla contessa di Haugwitz-Reventlow, nota con il nome di Barbara Hutton. Si tratta del primo esemplare di fata realizzato da Van Cleef & Arpels e catalogato negli archivi con il nome di “Petite fée ailée”, (Piccola fata alata). Presenza emblematica della Maison, la fata ne rappresenta tutto l’incantato universo. Simbolo di gioia e di speranza, essa fa la sua prima apparizione all’inizio degli anni Quaranta, in concomitanza con la ballerina. Insieme, segnano la nascita delle figure femminili della Maison. Le fate presentano spesso un viso incastonato con un diamante taglio a rosa e silhouette dai contorni stilizzati ed eleganti – talvolta completate da una bacchetta magica – nonché da ali delicatamente lavorate e ornate.
Tempo – Esattezza
La clip Pivoine è pienamente rappresentativa dello stile degli anni Trenta: il tema floreale, così come l’adozione della tecnica del Serti Mystérieux – il cui brevetto è depositato dalla Maison nel 1933 – ne fanno una creazione cardine del suo patrimonio. Interamente composta di pietre preziose, la peonia dispiega i suoi petali incastonati in Serti Mystérieux con 640 rubini per un totale di un centinaio di carati, mentre nel cuore del fiore si schiudono sei rubini ovali sfaccettati. Il fogliame, ornato di 43 diamanti taglio baguette e 196 diamanti taglio rotondo, apporta luminosità e brillantezza all’insieme. Come si evince da una gouache del 1937, in origine si trattava di una doppia clip composta da due peonie, una in bocciolo e l’altra fiorita, che potevano essere indossate insieme o separatamente. Sua Altezza Serenissima la principessa Faiza d’Egitto, figlia del Re Fouad e della Regina Nazli, acquistò questo esemplare d’eccezione e lo conservò preziosamente all’interno della sua collezione personale. Il 14 novembre 1985 Jacques Arpels acquisì questa clip in occasione di una vendita all’asta presso Christie’s.
Tempo – Molteplicità
Concepita nel 1933, questa pochette da giorno e da sera fu ispirata a Charles Arpels da Florence Jay Gould, la moglie del magnate delle ferrovie americane Frank Jay Gould. Vedendola, infatti, riporre all’interno di un portasigarette gli indispensabili accessori femminili – cipria, rossetto, accendino – ebbe l’idea di creare uno scrigno lussuoso dotato di un ingegnoso dispositivo a scomparti. Alfred Van Cleef la battezzò allora Minaudière in uno spiritoso omaggio alla moglie Estelle Arpels, che si diceva civettuola. Originariamente di forma piatta e allungata, la Minaudière, accompagnata dal suo astuccio in tessuto, generò in seguito una grande varietà di modelli. La Minaudière Volutes in oro giallo e lacca nera è stata creata nel 1935. La sua chiusura riproduce un vortice in pavé di brillanti. Essa comprende differenti scomparti per accogliere, tra gli altri accessori, un portacipria, un accendino, una scatola per il trucco, un pettine di tartaruga e un portapillole. Utile, ingegnosa e preziosa, la Minaudière incarna l’eleganza alla francese.
Intersezione – Danza
La passione di Louis Arpels per i balletti e l’opera ispira la creazione delle prime clip ballerine nel 1941 a New York, quindi l’anno seguente a Parigi. Tale tematica ricorre su gioielli e oggetti diversi: dai gemelli da polso e bottoni dei corsetti ai bracciali, dagli scrigni agli orecchini e alle collane. Sempre formato da un diamante taglio rosa, il viso delle ballerine illumina la loro silhouette rivestita di abiti lavorati, in tulle d’oro o in pavé di pietre preziose. Ispirati a costumi di differenti Paesi, queste vesti eleganti contribuiscono alla personalità di ogni singola clip. La scelta delle pose richiede altrettanta cura da parte dei disegnatori. A tal proposito gli archivi della Maison conservano numerosi schizzi di ballerine eseguiti dal vero che rivelano la particolare attenzione nei confronti del movimento. Questa clip del 1945 rappresenta una ballerina spagnola coronata di rubini nell’atto di agitare il suo ventaglio. La cromia della gonna, composta di zaffiri e rubini, contrasta con l’oro giallo del busto. Nel suo insieme offre un’alternativa originale all’iconografia classica della prima ballerina.
Intersezione – Moda
Capolavoro d’ingegno, la collana Zip rappresenta certamente una delle creazioni più avanguardiste. Le sue origini rimontano alla fine degli anni Trenta, allorquando la duchessa di Windsor avrebbe suggerito a Renée Puissant, direttrice artistica della Maison e figlia della coppia fondatrice, l’idea di un gioiello ispirato alla chiusura lampo. Di fatto realizzata nel 1950, la collana Zip presenta la particolarità di trasformarsi in bracciale facendo scorrere il pompon, d’oro e pietre preziose. Particolarmente rappresentativa dell’influenza della moda sull’universo creativo della Maison, questo gioiello testimonia anche l’estro di quest’ultima per le creazioni trasformabili e multifunzionali. Tra le prime versioni realizzate dalla Maison, questa collana Zip in oro giallo del 1951 è formata da maglie a spiga orlate da cuori in fili d’oro tortili incastonati con zaffiri, smeraldi, rubini e diamanti.
Intersezione – Architettura
Creazione emblematica degli anni Trenta, la clip Cercle – qui interamente incastonata di diamanti – mostra l’influenza dello stile Art Déco sulla produzione di Van Cleef & Arpels dell’epoca. Di gusto modernista, rende omaggio al progresso industriale attraverso la circolarità del suo profilo che suscita un’impressione di velocità e di movimento continuo. Questo tipo di gioiello, che, a seconda dell’umore e delle esigenze della proprietaria, può essere indossato in diversi modi, era molto in voga in quel periodo. In un catalogo della Maison degli anni Trenta, questa clip è descritta con una punta d’ironia come “un cerchio dotato di chiusura magica, ornamento ideale per un cappello, un corsetto o una borsa”.
L’AMORE
L’amore è l’energia più potente al mondo. Esso è all’origine della Maison di Alta Gioielleria. Accompagnate da documenti d’archivio e disegni, le creazioni esposte – clip, anelli, bracciali e oggetti vari – illustrano la potenza simbolica di alcuni regali preziosi e i legami creati con alcune coppie leggendarie del XX secolo.
All’inizio degli anni Cinquanta Van Cleef & Arpels interpreta le storie d’amore mitiche delle grandi opere teatrali. La Maison crea così due paia di clip raffiguranti rispettivamente Cirano e Rossana, protagonisti del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand (1897), e Romeo e Giulietta, gli amanti del capolavoro di Shakespeare (1597). Questi ultimi sono rappresentati nella celebre scena del balcone: le loro figure sono realizzate con fili e nastri d’oro giallo, abbigliate e acconciate con rubini, zaffiri, smeraldi e perle. La semplicità della composizione infonde loro un carattere d’incantevole sincerità.
La collana Lion Barquerolles è stata regalata da Richard Burton a Elizabeth Taylor in occasione della nascita del loro primo nipote nel 1971. Ecco la ragione per la quale la coppia l’aveva soprannominata “granny necklace”. L’appassionata storia d’amore tra i due attori hollywoodiani è costellata di eccezionali creazioni di gioielleria come questa. Entrata oggi a fare parte della Collezione Van Cleef & Arpels, la collana Lion Barquerolles era uno dei gioielli della collezione privata di Elizabeth Taylor. Ispirata ai battenti veneziani, sfoggia una testa leonina la cui criniera risplende di diverse decine di elementi a forma di barca collegati tra loro attraverso un ricercato sistema di ammagliatura. L’insieme si caratterizza dunque per una notevole flessibilità. Questa creazione si può trasformare in due bracciali, in una spilla raffigurante una testa di leone dagli occhi di smeraldo e in un pendente formato da due anelli.
Nel 1956 l’attrice hollywoodiana Grace Kelly sposa il principe Ranieri III, divenendo così la principessa di Monaco. Poco tempo prima il principe si era recato alla boutique di New York per acquistare come regalo di nozze una parure in perle di coltura e diamanti. Questa è composta da una collana a tre fili, un bracciale, un anello in forma di fiore e degli orecchini. Quello stesso anno la Maison diventa Fornitrice ufficiale del Principato di Monaco. Da quel giorno, S.A.S. la principessa Grace acquista numerosi gioielli Van Cleef & Arpels presso le boutique di Monaco e di New York o li riceve in regalo. Nel 1978 la Maison partecipa nuovamente a un’unione reale monegasca. In occasione del matrimonio della figlia Carolina con Philippe Junot, la principessa Grace indossa un diadema in platino incastonato con 144 diamanti taglio rotondo, a goccia e navette per un totale di 77,34 carati. Una creazione eclatante che può anche trasformarsi in collana.
LA NATURA
Ancestrale fonte d’ispirazione per l’arte come per la gioielleria, la natura ha offerto alla Maison un repertorio stilistico inesauribile. Nel corso della sua storia, piante, fiori e animali hanno infatti suscitato una straordinaria profusione di colori, motivi e materie, dalle gemme preziose alle pietre dure fino a materiali di origine organica. Nel cuore di Palazzo Reale, le prestigiose Sale degli Arazzi accolgono oggi, come in una sorta di passeggiata en plein air, foglie e fiori appena sbocciati, uccelli in volo e graziosi animali che testimoniano lo stile rigoglioso della Maison.
Natura – Botanica
Grande appassionata di moda e di gioielli, la celebre cantante greca Maria Callas collezionava con gusto da intenditrice le creazioni Van Cleef & Arpels. La “divina” si recava infatti regolarmente alla boutique di place Vendôme per scoprirvi le ultime novità o effettuare un ordine. Tra i suoi pezzi favoriti spicca questa clip Cinq feuilles in platino con incastonati sei rubini birmani ovali per un totale di 15,77 carati e con diamanti totalizzanti 16,35 carati. Come attesta una fotografia del 7 dicembre 1973 scattata al Théâtre des Champs Élysées dopo un suo spettacolo, il soprano adornava spesso i propri abiti eleganti con questa clip, che in questo caso indossa sulla spalla.
Natura – Fauna
Realizzata nel 1942, la clip Oiseau de Paradis s’iscrive nel solco della tradizione naturalistica degli uccelli creati fin dagli anni Venti. La sua silhouette, colta in pieno volo, sorprende per le dimensioni generose e per il volume in rilievo. Il corpo dell’uccello è forgiato nell’oro giallo intagliato, mentre le piume delle ali dispiegate sono incastonate con zaffiri e rubini che suscitano un forte contrasto di riflessi e colori. L’effetto è accentuato dal becco in diamanti taglio brillante montati su platino. Il dinamismo della composizione, così come la brillantezza degli elementi rivelano il gusto della Maison per una natura vitale e in movimento.
Natura – Flora
Realizzata nel 1939, questa clip raffigurante un bouquet prezioso riflette l’inesauribile creatività della Maison nel rappresentare la natura. Su una montatura in platino e oro giallo, due fiori scintillanti dal cuore incastonato con diamanti giunchiglia sono trattenuti da un fiocco leggero e solare. In uno stile classico, una delle corolle è pienamente fiorita, allorché la seconda si schiude quanto basta per lasciare intravedere l’estremità dei suoi pistilli. Il contrasto tra i diamanti gialli e quelli bianchi, così come l’associazione di tagli differenti (taglio rotondo e baguette) infondono un’estetica moderna a questa clip pervasa di naturalismo.
LA STORIA CREATIVA DI VAN CLEEF & ARPELS
Fondata nel 1906 al numero 22 di place Vendôme a Parigi, la Maison Van Cleef & Arpels deve la sua origine al matrimonio, nel 1895, di Alfred Van Cleef ed Estelle Arpels. Nel corso dei decenni, l’eccellenza della Maison di Alta Gioielleria le permette di divenire un punto di riferimento a livello mondiale. Ispirandosi di volta in volta alla natura, alla moda, alla danza o al mondo della fantasia, le sue creazioni schiudono le porte di un universo di bellezza e di armonia senza tempo.
1895 Matrimonio a Parigi di Estelle Arpels e Alfred Van Cleef.
1906 Alfred Van Cleef e suo cognato, Charles Arpels, depositano la firma “Van Cleef & Arpels” e aprono una boutique al numero 22 di place Vendôme. Julien Arpels si unisce a loro nel 1908, quindi, nel 1913, Louis. Creazione del primo orologio e dei primi gioielli animaliers e portafortuna.
1920 S’inaugura la moda dei gioielli e degli astucci d’ispirazione induista, egizia, cinese, giapponese e persiana. Negli anni Venti e Trenta ricevono commissioni da parte dei maharaja d’Hyderabad, d’Indore, di Kapurthala, di Nawanagar e del Nepal.
1922 La Maison realizza una collana ornata di un diamante taglio a goccia di oltre 60 carati, il Prince Edward of York.
1925 Partecipa all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi, ottenendo il Grand Prix grazie al bracciale Roses, incastonato con rubini, smeraldi e diamanti.
1926 Renée Puissant, figlia della coppia fondatrice della Maison, assume la direzione artistica.
1933 Charles Arpels, ispirato da Florence Jay Gould, crea la Minaudière, un nécessaire perfezionato destinato alle signore dell’alta società. La Maison deposita il brevetto per la tecnica del Serti Mystérieux.
1935 Creazione del bracciale Ludo Hexagone. Creazione dell’orologio Cadenas.
1937 Partecipa all’Esposizione Internazionale di Arti e Tecniche nella Vita Moderna.
1938 Creazione del gioiello trasformabile Passe-Partout.
1939 Si stabilisce al Rockefeller Center di New York, dove, nel 1942 apre una boutique al numero 744 della Fifth Avenue. In occasione del matrimonio della principessa Fawzia d’Egitto con Mohammad Reza Pahlavi, futuro scià d’Iran, realizza la parure della sposa nonché quella di sua madre, la regina Nazli d’Egitto.
1941 Creazione a New York delle prime clip ispirate alle ballerine e della clip fata Spirit of Beauty.
1950 Creazione della collana Zip da un’idea probabilmente suggerita dalla Duchessa di Windsor alla fine degli anni Trenta.
1954 Inaugurazione al numero 22 di place Vendôme de “la Boutique”, di cui una delle collezioni più rappresentative sarà il Bestiaire humoristique.
1956 Crea la parure regalata da S.A.S. il principe Ranieri III a Grace Kelly prima del loro matrimonio. L’anno seguente diventerà “Fornitore Ufficiale del Principato di Monaco”. Claude Arpels acquista a Bombay uno zaffiro di 114 carati, il Blue Princess.
1967 Première a New York di Jewels, balletto di George Balanchine ispirato ai gioielli di Van Cleef & Arpels, su musiche di Fauré, Stravinsky e Tchaikovsky. Per l’incoronazione dell’Imperatrice d’Iran Farah Pahlavi, la Maison realizza la corona, una collana e degli orecchini, nonché le parure dei membri della famiglia imperiale.
1968 Creazione del primo sautoir Alhambra.
1971 Jacques Arpels acquisisce Thibaw, un rubino birmano di 26,13 carati, e il Walska Briolette, un diamante giallo di 96,62 carati che sarà montato su una clip Oiseau.
1972 Apre in place Vendôme la Boutique des Heures, dedicata agli orologi.
1992 Il Palais Galliera, Musée de la Mode et du Costume di Parigi, consacra a Van Cleef & Arpels una retrospettiva.
2006 Presentazione della prima collezione di orologeria Complications Poétiques
2009 Mostra “The Spirit of Beauty” al Mori Arts Center di Tokyo. Apertura della boutique italiana a Milano, in via Pietro Verri, che nel 2015 si trasferirà a un nuovo indirizzo: via Montenapoleone, 10.
2011 Mostra “Set in Style” al Cooper-Hewitt National Design Museum di New York. Dopo Parigi e New York, Van Cleef & Arpels inaugura la sua terza boutique più rappresentativa a Hong Kong, Landmark Prince’s. La Maison crea il diadema Océan, trasformabile in collana, regalato da S.A.S. il principe Alberto di Monaco a S.A.S. la principessa Charlène in occasione del loro matrimonio.
2012 Mostra “Timeless Beauty” al MOCA, Museum of Contemporary Art di Shanghai. Mostra “Van Cleef & Arpels, l’Art de la Haute Joaillerie” al Musée des Arts décoratifs di Parigi.
2013 Il ballerino e coreografo francese Benjamin Millepied presenta, insieme alla sua compagnia L.A. Dance Project, una creazione inedita nata dall’incontro con Van Cleef & Arpels. Battezzato Reflections, questo balletto è la prima opera della trilogia Gems.
2014 La compagnia L.A. Dance Project presenta Hearts & Arrows, la seconda opera della trilogia Gems con coreografia di Benjamin Millepied e musica di Philip Glass.
2015 Apertura della boutique italiana di Roma, al numero 15 di via Condotti.
2016 Mostra “Van Cleef & Arpels: The Art and Science of Gems” all’ArtScience Museum di Singapore. Première mondiale a Londra di On the Other Side, terza opera della trilogia Gems, presentata da L.A. Dance Project con coreografia di Benjamin Millepied, musica di Philip Glass e scenografie di Mark Bradford. Van Cleef & Arpels inaugura nuove sale al numero 20 di place Vendôme a Parigi. Mostra “L’Arche de Noé racontée par Van Cleef & Arpels” a Parigi, con la scenografia di Robert Wilson.
2017 Mostra “Mastery of an Art: Van Cleef & Arpels – High Jewelry and Japanese Crafts” al National Museum of Modern Art di Kyoto.
2018 Mostra “Van Cleef & Arpels: When Elegance Meets Art” al Today Art Museum di Pechino.
C.S.M.
Fonte: Comunicazione Ufficio stampa comune Milano
VAN CLEEF & ARPELS: IL TEMPO, LA NATURA, L’AMORE
30 novembre 2019 > 23 febbraio 2020
Ingresso libero
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
www.palazzorealemilano.it
www.vancleefarpels.com