Con 24 debutti provenienti da Italia, Inghilterra, Svizzera, Messico dal 6 al 17 gennaio 2020 al Mattatoio – Pelanda, con serata finale al Teatro Vascello il 24 gennaio, torna la versione invernale del Roma Fringe Festival, quest’anno alla sua 8a edizione, che conferma la formula e la mission del 2019. Sul palco saliranno 24 spettacoli come “lente di ingrandimento” della scena contemporanea italiana e non solo, per presentare al grande pubblico, critici e addetti ai lavori una vetrina di teatro indipendente unica nel suo genere, con 6 spettacoli differenti a sera alternati su 2 palchi, proponendo solo ed esclusivamente spettacoli mai andati in scena a Roma, con una tassativa parola d’ordine: indipendenza.

S’accabadora

La maggior parte degli spettacoli in scena al Roma Fringe Festival 2020 sono prime nazionali assolute, selezionate dalla commissione artistica guidata da Fabio Galadini: “pezzi unici”, tra commedia di tradizione italiana, comicità, noir, drammi, teatro civile e commedie, per raccontare un paese e una società dalle tante e complesse sfaccettature, offrendone uno spaccato non solo teatrale ma anche sociale, politico e storico. Con particolare riferimento al tema dell’inclusione e della diversità.
A ospitare l’8a edizione, la seconda nella versione invernale del Roma Fringe Festival sarà uno dei quartieri nevralgici della città, Testaccio, negli spazi del Mattatoio – La Pelanda: uno splendido esempio di architettura industriale di fine Ottocento, un luogo funzionale alle diverse drammaturgie che si presta con duttilità e agevolezza agli spettacoli in concorso, che offriranno al pubblico idee e spunti originali, intelligenti e indipendenti.

Io sono Chi

«Indipendente è una parola chiave anche per questa edizione – spiega il direttore artistico Fabio Galadini – perché da questo concetto abbiamo creato, grazie all’adesione di 12 teatri in tutta Italia, a partire dal prestigioso Teatro Vascello di Roma, un circuito che abbiamo chiamato Zona Indipendente. Una rete di 12 teatri che ospiteranno, nella stagione 2020/2021, lo spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019. Questo, insieme alla possibilità di partecipare a uno dei fringe europei, è un premio, che al di là di riconoscimenti o titoli rappresenta in concreto una seria opportunità per l’artista o la compagnia vincitrice di far conoscere il proprio lavoro”.

Monologo schizofrenico

Oltre agli spettacoli, il Roma Fringe Festival 2020 conferma la sua visione di osservatorio organizzando una sessione di dibattito Fringe Talk presieduto da Ferruccio Marotti che si svolgerà al Dipartimento di Architettura dell’Università Roma 3 nei giorni 21 e 22 gennaio, dal titolo “Politiche di sviluppo del Terzo Teatro in Italia e in Europa”. Il Roma Fringe Festival si svolgerà presso il Mattatoio – La Pelanda a Roma dal 6 al 17 gennaio 2020.  La finale è prevista il 24 gennaio al Teatro Vascello di Roma e a decretare il vincitore sarà una giuria composta da Manuela Kustermann (presidente di Giuria) Ulderico Pesce, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Pasquale Pesce, Pierpaolo Sepe, Italo Moscati, Raffaella Azim. Quest’anno viene introdotto il Premio Alessandro Fersen per la ricerca e innovazione che verrà direttamente dalla Fondazione Alessandro Fersen.

Il funambolo

LA STORIA DEL ROMA FRINGE FESTIVAL
Il Fringe è il più importante festival mondiale di spettacolo dal vivo. Un evento che si replica in ogni capitale culturale del mondo.Nato nel 1947 a Edimburgo (UK), conta oggi circa 240 festival annuali, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Asia alla nostra Europa.
Per capire che cos’è il Fringe e cosa rappresenti per il settore delle arti sceniche basta dare un’occhiata ai numeri: ogni anno, 19 milioni di persone in tutto il mondo vedono 170 mila artisti replicare 79 mila spettacoli.Una vera e propria fucina di talenti, ma non solo. Sono moltissimi, infatti, gli attori affermati che vogliono provare l’ebbrezza e l’emozione di un contatto diretto con un pubblico schietto e verace. All’estero, negli oltre 60 anni di vita, il Fringe è stato scelto come palco da attori del calibro di Ewan McGregor, Hugh Jackman, Tim Roth e Hugh Grant. 
Il Fringe arriva a Roma nel 2012, patrocinato dalla World Fringe Society, grazie all’impegno e alla direzione artistica di Davide Ambrogi. Fin dal primo anno si colloca come vera e propria festa del teatro, coinvolgendo un vasto pubblico non sempre avvezzo al teatro, in un gioco di premi e arte.

La bestia

La caratteristica del Roma Fringe Festival nei suoi primi anni romani è, infatti, quella di portare il teatro e la nuova drammaturgia all’attenzione di un pubblico variegato, un pubblico solitamente lontano dai teatri, mettendo così in gioco le compagnie provenienti da tutta Italia, Europa e a volte anche USA con un pubblico “vero” e “verace”. Grazie a Roma Fringe Festival, dal 2012 al 2014, nasce a Roma il Parco del Teatro, a Villa Mercede, poi spostato nel 2015 nei Giardini di Castel Sant’Angelo, per poi tornare a San Lorenzo nel 2017. Oggi rappresenta un punto di riferimento per tutti gli artisti indipendenti che ambiscono a una platea internazionale.

Nonnetuber

A testimoniare l’attenzione che il Roma Fringe Festival riceve da parte del pubblico e di tutto il settore delle arti sceniche, le numerose richieste di partecipazione che ogni anno aumentano in modo esponenziale. Nel 2017 sono state 350 le compagnie che si sono iscritte alla selezione per un cartellone che prevedeva 40 spettacoli.
Fra le ragioni di questo successo, il pubblico folto e genuino composto da turisti, addetti ai lavori e non, le location prestigiose (Villa Ada, Castel Sant’Angelo, Villa Mercede e, quest’anno, La pelanda), ma soprattutto la possibilità, grazie alla partnership con World Fringe Network, di accedere a una vetrina internazionale.
Diversi sono stati negli anni scorsi i vincitori del Roma Fringe Festival che hanno ottenuto premi e riconoscimenti nel mondo. I vincitori del Roma Fringe 2013, 2014 e 2016 hanno trionfato come miglior spettacolo al San Diego Fringe 2014, 2015 e 2018. I vincitori dell’edizione del 2012 sono stati menzionati dal New York Times partecipando l’anno successivo, grazie al Roma Fringe, al New York City Fringe Festival. Lo spettacolo vincitore dell’edizione 2015 è stato considerato dalla critica il miglior spettacolo della stagione teatrale italiana. Mentre i vincitori dell’edizione 2017 hanno debuttato al Sidney Fringe nel 2019.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa HF4

ROMA FRINGE FESTIVAL
6 – 17 gennaio 2020
Fringe talk 21 e 22 gennaio
Finale 24 gennaio 2020  

La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani, 4 (Testaccio, Ex Mattatoio) 

Teatro Vascello
Via Giacinto Carini 78

Info@romafringefestival.it
www.romafringefestival.it
www.mattatoioroma.it