Con un nuovo anno appena iniziato, bilanci e progetti sul tavolo anche per il festival Vicenza in Lirica, già al lavoro sulla sua ottava edizione. «Andremo in scena – annuncia il direttore artistico, Andrea Castello – dal 29 agosto all’8 settembre e come protagonista avremo Antonio Vivaldi: ma naturalmente, nel nostro stile, non il ‘solito’ Vivaldi, ma pagine poco note del ‘prete rosso’ con allestimenti appositamente creati per l’Olimpico, come è giusto che sia per un festival al tempo stesso di respiro internazionale e orgogliosamente vicentino».

Se il festival vero e proprio si svolgerà fra agosto e settembre, le sue proposte si moltiplicheranno: già a marzo avremo quattro conferenze dedicate alle donne nella lirica, anche in collegamento con la mostra Ritratto di Donna allestita in Basilica Palladiana. E ancora, oltre ai consueti appuntamenti pasquali di aprile, abbiamo programmato per giugno uno speciale pre-festival, che si concluderà il 21, Festa Europea della Musica. Inoltre, come sempre, grande attenzione riservata ai giovani artisti e alla cultura, così come alla solidarietà sociale.

Francesco Erle – Ph Beatrice Milocco

BILANCIO 2019
A sostenere i progetti in corso ci sono gli ottimi risultati dell’ultima edizione: «Nel 2019 – conferma Castello – abbiamo aumentato il numero delle serate (sei solo all’Olimpico), sempre con sold-out, addirittura già in prevendita e con lunghe liste d’attesa nel caso della Petite Messe Solennelle e dell’Elisir d’amore. Per la produzione principale, La diavolessa di Baldassare Galuppi su libretto di Carlo Goldoni, il sold-out è arrivato a poche ore dall’inizio dell’opera, sfida non facile con un titolo non di repertorio. Ma offrire qualcosa al di fuori dall’ordinario è una scelta per noi irrinunciabile, e che si conferma giusta, con un trend in sensibile crescita soprattutto dal 2018, l’anno del Polidoro di Lotti che abbiamo proposto in prima mondiale in tempi moderni. In più siamo riusciti a farlo senza abbonati e soci simpatizzanti, visto che una campagna in questo senso non è ancora partita. Grande partecipazione anche al recital di chiusura del festival dove, tra il pubblico, sono stati invitati i commercianti del centro storico che hanno sostenuto il festival con l’allestimento di una vetrina a tema».

Ph Beatrice Milocco

Ma i motivi di soddisfazione non si fermano qui: «Penso alle audizioni – commenta – in costante crescita numerica e qualitativa con giovani cantanti provenienti da ogni parte del mondo: una conferma della credibilità di cui godiamo, così come lo è la presenza di grandi nomi della lirica che decidono di partecipare al nostro festival. Né possiamo tralasciare il forte incremento avuto negli ultimi due anni da conferenze, presentazioni di libri e guide all’ascolto dedicate al festival e alla musica classica in generale. Una crescita complessiva chiaramente percepita anche dalla stampa: a tale riguardo ringrazio quanti hanno seguito l’intero festival, premiando il repertorio proposto per la sua ricercatezza e l’alto livello qualitativo».

«Cercheremo di rendere sempre più stretto il rapporto con la città – conclude Castello – soprattutto in merito alle borse di studio e all’ospitalità da offrire ai giovani artisti che arrivano a Vicenza per perfezionarsi e debuttare all’Olimpico: un’esperienza di condivisione bellissima e molto diffusa in tutti i grandi festival. E ancora, spero di avvicinare ulteriormente il mondo della scuola. Un festivaldeve fondarsi soprattutto sul dialogo: all’interno del proprio staff, con gli artisti, il pubblico, la stampa e il tessuto economico del territorio. Un dialogo costruttivo, basato su collaborazione e sinergia utili a creare bellezza e a viverla. Con questo principio continuerò a ‘fare’ festival: abbattendo muri e creando ponti».

Bepi Morassi

ANTICIPAZIONI VICENZA IN LIRICA 2020
Ad aprire l’evento all’Olimpico, sabato 29 agosto, sarà Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie, oratorio per soli, coro e orchestra composto da Antonio Vivaldi nel 1716 ed eseguito per la prima volta all’Ospedale della Pietà di Venezia. Il libretto, scritto da Iacopo Cassetti, è basato sul biblico Libro di Giuditta.
Produzione operistica ufficiale del festival sarà invece L’Olimpiade, che Vivaldi compose su libretto di Pietro Metastasio. Di questo dramma in musica in tre atti, eseguito per la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia nel 1734, il festival proporrà in anteprima la nuova edizione critica curata da Alessandro Borin ed edita da Casa Ricordi.

Sara Mingardo – Ph Colorfoto Artigiana

A L’Olimpiade sarà inoltre collegata l’importante “Opera Studio” di questa edizione, che avrà il compito di preparare i sette solisti per il debutto al Teatro Olimpico. In programma da agosto, l’Opera Studio sarà tenuta dal contralto Sara Mingardo, tra le più importanti interpreti del Barocco a livello mondiale e applauditissima dal pubblico del festival lo scorso anno, tra i solisti dell’acclamata Petite Messe Solennelle di Rossini; con lei, altre due gradite conferme di “Vicenza in Lirica”: il Maestro Francesco Erle alla direzione d’orchestra e Bepi Morassi (da La Fenice di Venezia) alla regia, già insieme per La Diavolessa di Galuppi e Goldoni del 2019. Apposite audizioni per la scelta dei solisti verranno effettuate a Vicenza nel mese di aprile, con la partecipazione, tra gli altri, della stessa Sara Mingardo.
«Portare due capolavori vivaldiani al Teatro Olimpico è l’ennesimo traguardo che mi ero prefissato quando ho istituito il festival – commenta Andrea Castello – L’alto livello dei protagonisti coinvolti nel progetto sono certo che permetterà di portare a Vicenza un Vivaldi assolutamente straordinario».

C.S.M.
Fonte: Alter Ego Comunicazione

VICENZA IN LIRICA
29 agosto – 8 settembre 2020

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