Avremmo voluto annunciarvi una proroga per la mostra Tiziano e Caravaggio in Peterzano, ma abbiamo a che fare con una realtà, diversa da tutte le altre vissute a oggi, che ci impedisce di esaudire questo vostro e nostro desiderio.
Prima di altro, vogliamo ringraziare le tante persone, dall’Italia e dal mondo, che in queste settimane ci hanno scritto per sapere di noi, della mostra e dell’Accademia Carrara. Siamo riconoscenti al nostro pubblico, agli appassionati, a chi ci segue sui social, ai molti studiosi e ai tanti musei internazionali che ci hanno fatto sentire parte di una grande e generosa comunità internazionale.
Tiziano e Caravaggio in Peterzano termina il 17 maggio, come da programma, davvero impossibile pensare a una proroga, per varie ragioni: l’incertezza delle prossime settimane e l’insostenibilità economica. Le mancate entrate, dovute alla chiusura della mostra in questo periodo tanto difficile per tutti e, in particolare, per Bergamo, insieme a un extra budget da stanziare in caso di prolungamento (si pensi alla normale amministrazione della gestione di un’esposizione – tra assicurazioni, guardiania, etc – così come alle misure straordinarie da adottare, causa emergenza sanitaria), ci impediscono di avere margine di movimento.
La mostra Tiziano e Caravaggio in Peterzano è stata oggetto di un’ampia documentazione fotografica e video che condivideremo presto con voi. Il puntuale rilevamento dell’esposizione, insieme al catalogo edito da Skira, saranno strumenti fondamentali per far conoscere il progetto espositivo a coloro che non ne hanno potuto godere e per non perdere la memoria di questa aggiornata e approfondita indagine dedicata per la prima volta all’artista e alla sua opera.
Nel frattempo non possiamo fare altro che salutare la mostra, ringraziando nuovamente il pubblico che, nei pochi giorni di apertura e dalle prenotazioni, è stato – sarebbe stato – davvero straordinario, la critica che ha molto apprezzato un progetto definito da molti “coraggioso”, i curatori, il nostro staff e, con particolare gratitudine, gli sponsor e i partner di Fondazione Accademia Carrara.
A tutti l’appuntamento in museo,
in compagnia dei capolavori e dei maestri della nostra collezione,
convinti, come siamo, che la bellezza migliori la vita.
NEL PERIODO DEL CORONAVIRUS:
#vistadacasa Si rinnova il racconto della mostra Tiziano e Caravaggio in Peterzano attraverso i social: immagini, microvideo, approfondimenti e curiosità, per scoprire chi era Simone Peterzano, allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio. Quali tendenze tra Venezia e Milano in un periodo tanto affascinante come la fine del Cinquecento? Tra arte profana e arte sacra, tra Veneri meravigliosamente dipinte, opere devozionali, concerti, la mostra #vistadacasa è per tutti.
#museichiusimuseiaperti
Abbiamo più tempo per riscoprire i
capolavori e forse anche per riscoprire pittori troppo poco noti.
L’adesione all’hashtag #museichiusimuseiaperti passa dunque sia dal racconto
delle opere più conosciute sia dagli artisti “trascurati”. Così a fianco di Mantegna compare Costantino Rosa, insieme a Raffaello
si approfondisce Roger van der Weyden.
social: @accademia_carrara
LA MOSTRA
Allievo a Venezia di Tiziano e maestro a Milano di Caravaggio, Simone Peterzano (1535 circa – 1599) è uno dei protagonisti della cultura artistica della seconda metà del XVI secolo. Quanto rimane nella sua pittura degli insegnamenti di Tiziano; quanti racconti tra mondi culturali oggi vicinissimi ma un tempo pressoché distanti, tra Venezia e Milano; quanto uno studio della sua vicenda potrebbe avvicinarci a svelare l’ultimo grande mistero della storia dell’arte: i primi anni di Caravaggio?
La mostra di Accademia Carrara Bergamo, a cura di Simone Facchinetti, Francesco Frangi, Paolo Plebani e M. Cristina Rodeschini, non solo indaga il talento di un pittore troppo poco noto ma pone, grazie a prestiti d’eccezione, nazionali e internazionali, l’attenzione verso un importante capitolo della pittura tra Cinquecento e Seicento, cercando di dare alcune risposte.
Dalle opere del maestro Tiziano a esempi della pittura veneta con Veronese, Tintoretto, Parrasio Micheli, Bernardino Licinio e Paris Bordon, dalle opere dell’allievo Caravaggio a esempi di pittura lombarda con Antonio Campi, Giovan Ambrogio Figino e Giovanni da Monte. Un percorso espositivo che, anche grazie ad affascinanti testimonianze, come l’edizione veneziana del 1568 dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e le Rime di Giovan Paolo Lomazzo del 1587, permette al pubblico di immergersi nella cultura, nei gusti, nelle tendenze di un’epoca d’oro, in un viaggio emozionante e di scoperta.
Nove le sezioni previste: la formazione e la giovinezza di Peterzano, all’ombra di Tiziano; iconografia della musica; soggetti erotici; Angelica e Medoro: echi e riflessi letterari; Peterzano e la pratica del disegno tra Veneto e Lombardia; l’arrivo a Milano: le pale per i Barnabiti; la Milano di Carlo Borromeo; l’affermazione lombarda di Peterzano; Michelangelo Merisi da Caravaggio.
Tra Venezia e Milano Peterzano si forma a Venezia, seppur la famiglia sia di origini bergamasche. Una volta a Milano porta con sé l’orgoglio di aver avuto Tiziano come maestro, i riferimenti stilistici e culturali, i temi sacri così come quelli profani, le suggestioni di luce e il colore vivace della pittura veneziana. A Milano Simone Peterzano arriva dunque come una novità rispetto ai colleghi presenti nel territorio e in poco tempo si afferma e riceve importanti commissioni. La sua bottega cresce, includendo allievi come il giovane Caravaggio, mentre il suo linguaggio va avvicinandosi a soluzioni proprie del modo lombardo, nell’ottica controriformista codificata da Carlo Borromeo. Questo passaggio stilistico è tale da dover attendere studiosi come Roberto Longhi e Mina Gregori per risolvere sovrapposizioni tra opere autografe di Peterzano e pittori lombardi suoi coetanei. L’approdo lombardo accentua una capacità di racconto del dettaglio ancora più coinvolgente e una tavolozza vivace e smaltata, che in mostra è rappresentata da due dipinti d’eccezione, i monumentali teleri per la chiesa milanese dei Santi Paolo e Barnaba, restaurati per l’occasione con il sostegno della Fondazione Credito Bergamasco.
IL MAESTRO TIZIANO
L’analisi delle opere superstiti relative alla fase iniziale del percorso di Peterzano porta alla prima metà degli anni Cinquanta del Cinquecento, quando l’artista era circa ventenne. Quanto invece al suo alunnato in laguna presso Tiziano, è lo stesso pittore a fornirci informazioni esplicite, ponendo spesso in calce alle sue firme l’indicazione “Titiani alumnus”, leggibile anche nell’unico Autoritratto noto, riferibile al 1589. Protrattasi fino ai primi anni Settanta del Cinquecento, la stagione veneziana di Peterzano è stata a lungo trascurata negli studi, anche per l’assenza di opere datate o documentate. Le ricerche degli ultimi decenni hanno però segnato un’inversione di tendenza e messo a fuoco il carattere fondamentale di quell’esperienza, assegnando in modo pressoché concorde agli anni lagunari del pittore un nucleo ormai piuttosto consistente di dipinti, fortemente influenzati dal maestro e dalla cultura artistica veneta.
Opere di Tiziano in mostra: Annunciazione, olio su tela, Venezia, Scuola Grande di San Rocco; Resurrezione di Cristo, olio su tela, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche; San Girolamo penitente, olio su tela, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza; Suonatore di organo e Venere con Cupido, olio su tela, Madrid, Museo del Prado Marte; Venere e Amore, olio su tela, Vienna, Kunsthistorisches Museum
L’ALLIEVO CARAVAGGIO
È riconducibile intorno al 1584 l’ingresso nella bottega del giovanissimo Caravaggio, all’epoca non ancora tredicenne, il cui contratto di apprendistato – presente in mostra grazie al prestito dell’Archivio di Stato di Milano – prevedeva la permanenza per quattro anni nello studio di Peterzano, il quale si impegnava a insegnare all’allievo il mestiere di pittore e a fornirgli vitto e alloggio. Per quanto l’effettivo ruolo svolto da Caravaggio accanto al maestro, così come l’intera precoce fase milanese dell’artista, siano tuttora avvolti nel mistero, il rapporto di discepolato presso Peterzano dovette rappresentare un passaggio nodale nella formazione del Merisi. Al di là dei suggestivi rimandi alle invenzioni del maestro individuabili in alcune delle prime opere romane di Caravaggio (valga per tutti il rapporto tra l’Autoritratto in veste di Bacco della Galleria Borghese a Roma e il disegno preparatorio di Peterzano per una delle Sibille affrescate a Garegnano, conservato presso il Castello Sforzesco di Milano – entrambi presenti in mostra), la frequentazione costituì per il giovane allievo l’occasione di un approfondimento delle esperienze naturalistiche e luministiche del Cinquecento lombardo, fondamentale riferimento stilistico e culturale di tutta la sua attività.
Opere di Caravaggio in mostra: Autoritratto in veste di Bacco, olio su tela, Roma, Galleria Borghese; Concerto, olio su tela, New York, The Metropolitan Museum of Art.
La mostra “Tiziano e Caravaggio in Peterzano” rappresenta una nuova occasione di collaborazione tra Fondazione Accademia Carrara e Abbonamento Musei. I possessori di Abbonamento Musei Lombardia e Formula Extra possono infatti visitare gratuitamente la mostra, mentre per i possessori di Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta è prevista una riduzione speciale. Per tutti gli abbonati, sono organizzate visite guidate e appuntamenti ad hoc, dedicati anche alle famiglie
Accademia Carrara ha scelto di devolvere l’1% del ricavato della biglietteria della mostra ad AIRC, con l’obiettivo di sostenere la migliore ricerca per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro.
«Con la mostra “Tiziano e Caravaggio in Peterzano”, Accademia Carrara continua nel suo percorso di crescita, consapevole del tratto identitario che distingue la propria storia di museo nato dalla volontà di un collezionismo esigente, proprio perché colto e informato, profondamente radicato nella vita culturale della città di Bergamo e dell’Italia. Questo progetto non scontato, capace di aggiungere conoscenza da mettere nella disponibilità di tutti, si iscrive nel solco di questo saldo e affascinante percorso culturale». Giorgio Gori presidente Fondazione Accademia Carrara
«Un’operazione coraggiosa questa mostra dedicata a Simone Peterzano, sia per la direttrice M. Cristina Rodeschini che per tutto lo staff impegnato in questo nuovo percorso. Coraggiosa perché l’Accademia Carrara dà prova non solo di saper puntare sui grandi personaggi dell’arte italiana – come ha ampiamente mostrato con l’importante operazione dedicata a Raffaello – ma di fare anche scelte inattese, portando un artista poco conosciuto all’attenzione di tutti. Eppure Peterzano è in realtà uno snodo importante della storia dell’arte, per essere stato allievo del grande Tiziano emaestro del sommo Caravaggio, oltre che un pittore di qualità. La sua attività poliedrica è ottimamente esposta in una mostra dal ritmo sicuro, tra grandi capolavori, imponenti scenografie e un sapiente alternarsi di sacro e profano, che sono certa saprà stupire anche il pubblico meno specialista». Nadia Ghisalberti assessore cultura Comune di Bergamo
«L’Accademia Carrara è orgogliosa di presentare la prima mostra monografica dedicata a Simone Peterzano. Tra gli impedimenti sostanziali che hanno ritardato la realizzazione di un’esposizione sull’artista, nonostante sia ritenuto da tempo una personalità chiave dell’arte italiana tra Veneto e Lombardia nel secondo Cinquecento, vi è stata nel passato un’inspiegabile lacuna nel suo percorso, manchevole di sicuri ancoraggi nel periodo veneziano. L’emersione della lussureggiante Venere e Cupido con due satiri, attribuita a Peterzano nel 1990 da Mina Gregori e oggi custodita a Brera, ha dato inizio a una ricerca appassionata i cui risultati hanno via via preso consistenza. L’origine bergamasca della famiglia di Peterzano e il desiderio di ricomporre un tracciato che restituisse l’opera dell’artista nella ricchezza della sua articolazione, sono tra i presupposti della mostra. Simone Peterzano ha oggi una fisionomia più precisa che la sequenza delle opere esposte a Bergamo individua attraverso passaggi cruciali. Si potranno così seguire la formazione veneziana, in cui molto contò il magistero di Tiziano, l’affermazione negli ambienti più aggiornati di Milano che colsero le novità di cui Peterzano era portatore, aprendogli le porte di quel successo che lo consacrò tra gli artisti più richiesti della città. L’apprendistato alla sua bottega del giovane Caravaggio costituisce infine un elemento di grande suggestione in ragione degli eccezionali sviluppi di questo artista». M. Cristina Rodeschini direttore Accademia Carrara
C.S.
Fonte: Adicorbetta Press
TIZIANO e CARAVAGGIO in PETERZANO
6 febbraio – 17 maggio 2020 (n.d.r. date previste prima della chiusura per Coronavirus)
Accademia Carrara Bergamo
piazza Giacomo Carrara, 82 Bergamo
sede espositiva via San Tomaso, 53 Bergamo
Biglietteria
+39 035 4122097
biglietteria@lacarrara.it
Prenotazioni e visite guidate
+39 035 4920090
prenotazionigruppi@lacarrara.it