Dopo la chiusura di tutti i musei e luoghi della cultura
secondo le disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
dell’8 marzo, i musei civici fiorentini aderiscono alla campagna social
spontanea #museichiusimuseiaperti.
L’iniziativa è stata pensata dall’associazione MUS.E per consentire, grazie all’ausilio delle tecnologie digitali
e lavorando con tutte le precauzioni, di portare i musei, la cultura e le
bellezze della città nelle case delle persone.
Ogni giorno, MUS.E racconta su Facebook, Instagram e YouTube piccoli e grandi
segreti dei musei civici, con contenuti sia divulgativi per gli adulti che
interattivi per i bambini.
Ci sono focus su Palazzo Vecchio, Museo Novecento, MAD Murate Art District, museo Bardini, Complesso di Santa Maria Novella. Tra le varie iniziative sono previste ‘Udienze con i personaggi storici’, ovvero dirette streaming interattive con i personaggi in costume, e ‘Musei fatti in casa’, laboratori e piccoli workshop video con cui suggerire ai genitori dei giochi e dei lavori manuali. Con la rubrica #Dentroimusei brevi clip video raccontano piccole nozioni storiche e curiosità sugli ambienti più suggestivi e particolari dei Musei Civici mentre #MyAllanKaprow fa compiere visite guidate a porte chiuse alla mostra temporanea ospitata nel Museo Novecento attraverso il punto di vista del curatore Sergio Risaliti. Gli utenti possono fare domande e possono anche mettere alla prova la loro preparazione grazie alle #Pilloledistoriadell’arte con un quiz che mira a far riconoscere da alcuni dettagli le opere presenti all’interno della collezione permanente del museo Novecento.
«In questo drammatico momento – sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – ringrazio chi come MUS.E, con intelligenza e generosità, continua nel proprio lavoro di divulgazione culturale con i nuovi strumenti digitali. Sarà bello, tra un po’ di tempo, tornare ad affollare dal vivo i musei ma intanto teniamo aperti testa e cuore alla curiosità e alla conoscenza, godendo del bello dei nostri beni artistici da casa».
«In questi giorni – prosegue Matteo Spanò, presidente Associazione Mus.e – non possiamo accogliervi e guidarvi nelle straordinarie bellezze della città di Firenze, non possiamo incontrarvi, conoscervi, scambiarci opinioni. Non possiamo rispondere alle vostre curiosità alle vostre domande. Unica cosa che possiamo fare è continuare a prenderci cura di voi attraverso le uniche forme che la situazione ci impone. Quindi, mentre i medici e gli infermieri lavorano senza sosta negli ospedali, mentre le forze di polizia continuano a garantire la nostra sicurezza, noi abbiamo deciso di portare la bellezza dei nostri musei nelle vostre case. È un piccolo gesto di cura, di attenzione; è il nostro compito, ora più che mai ! »
Altre iniziative, riguardanti la Galleria degli Uffizi, Il Museo del Novecento, Palazzo Strozzi, Firenze TV, Muse, Nova Refractio, Lo schermo dell’arte, Il Teatro non si ferma, The Florentine, Scuola di Musica di Fiesole, e altri (la pagina è in continuo aggiornamento) sono visibili nel sito del comune, nell’ambito di “La cultura che resiste”
https://cultura.comune.fi.it/dalle-redazioni/la-cultura-che-resiste
APPELLO CULTURA
Oltre 150 adesioni di personalità eccezionali in pochissime ore, tra le quali ci sono attori, cantanti, personaggi del mondo dello spettacolo e della moda, registi, giornalisti, scrittori: l’appello per dichiarare lo stato di crisi dell’intero settore culturale pubblico e privato a causa del Coronavirus, lanciato il 12 marzo 2020 dagli assessori alla cultura delle principali città d’arte italiane, ha riscosso subito un grande successo.
TESTO APPELLO CULTURA
Al Governo della Repubblica Italiana, ai Presidenti delle Regioni
Arginare la diffusione di COVID-19 richiede sacrifici a tutti. E tutti dobbiamo rigorosamente seguire le regole e ridurre al minimo i contatti: SI, #iorestoacasa. La sospensione totale delle attività culturali è stata la prima delle misure di riduzione della socialità, prima nelle regioni settentrionali e poi in tutta Italia. Ora sono indispensabili e non rinviabili misure che ne assorbano gli impatti. La produzione e i servizi legati allo spettacolo dal vivo, alle arti visive, al cinema, all’editoria, ai musei, alle biblioteche e agli archivi, all’offerta di esperienze culturali in generale, si regge largamente su lavoratori con poche garanzie e che, in un momento come quello che stiamo vivendo, rischiano tutto. Sono donne e uomini che vivono spesso di un’economia fatta di passione ma con piccolissimi margini di sopravvivenza, di rischio costante. Artisti e operatori con contratti atipici, partite IVA, freelance, prestazione occasionale o a giornata, e così via. Talvolta riuniti in associazioni, cooperative, piccole imprese, reti e anche naturalmente lavoratori dipendenti, spesso a termine.
L’intero mondo della cultura poggia anche sulle loro spalle e senza interventi rapidi di sostegno non sarà in grado di riprendersi dalla crisi, con conseguenze gravissime che ricadono sul paese intero.
La vita culturale è un tratto distintivo dell’Italia e una risorsa fondamentale del Paese: è il nostro miglior biglietto da visita nel mondo, dà lavoro qualificato a milioni di persone, è un fattore determinante per il benessere e per la qualità della vita, per la democrazia e per la coesione sociale. Chiediamo dunque nell’immediato di: • dichiarare lo stato di crisi per l’intero settore culturale pubblico e privato • estendere tutti gli strumenti disponibili di tutela dell’occupazione previsti nello stato di crisi a tutte le categorie di lavoratori, a prescindere dalle tipologie di contratto di lavoro • estendere, anche temporaneamente per i prossimi mesi, l’accesso al reddito di cittadinanza ad operatori – con o senza partita IVA – del settore culturale • introdurre strumenti di tutela nei confronti dei lavoratori di un settore dove il precariato è strutturale • intervenire sul sistema bancario per la sospensione temporanea dei pagamenti del credito a breve e medio termine ed estensione dei termini di scadenza per una durata pari a quella della sospensione • ampliare la platea di beneficiari del FUS e considerare il periodo di interruzione dell’attività dovuta alle disposizioni dello Stato con criteri che non generino una riduzione dei contributi assegnati, nonché destinare risorse straordinarie per compensare la caduta delle entrate proprie di enti, istituzioni e organizzazioni • emanare norme specifiche per autorizzare gli enti locali ad operare in deroga a norme generali e specifiche concernenti l’erogazione di contributi alle attività culturali e la riscossione di oneri e imposte locali. La cultura ha da sempre una grande capacità di generare fiducia, senso di comunità, speranza, di immaginare scenari inediti pur nella più difficile delle situazioni storiche. Sono già tante le iniziative prese da chi vi lavora per essere vicini ai nostri concittadini nelle loro case. E tante altre lo saranno. È urgente che la Repubblica Italiana faccia la sua parte per sostenere questo mondo.
PRIMI FIRMATARI Luca Bergamo, Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale – Roma Adham Darawsha, Assessore alle Culture e alla Partecipazione Democratica – Palermo Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura – Milano Eleonora De Majo, Assessora alla Cultura e al Turismo – Napoli Barbara Grosso, Assessora alle Politiche Culturali, dell’Istruzione, per i Giovani – Genova Francesca Leon, Assessora alla Cultura – Torino Matteo Lepore, Assessore alla Cultura e al Turismo – Bologna Paola Mar, Assessore al Turismo, Toponomastica, Decentramento e Municipalità – Venezia Ines Pierucci, Assessora alle Politiche Culturali e Turistiche – Bari Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura – Firenze
ADESIONI
Hanno aderito all’appello al Governo della Repubblica Italiana e ai Presidenti di Regione lanciato dagli assessori alla cultura di Roma, Palermo, Milano, Napoli, Genova, Torino, Bologna, Venezia, Bari, Firenze:
Eleonora Abbagnato, Dino Abbrescia, Stefano Accorsi, Manuel Agnelli, Agricantus, Luca Argentero, Silvia Avallone, Pupi Avati, Francesco Baccini, Giorgio Barberio Corsetti, Dodi Battaglia, Marco Bellocchio, Sonia Bergamasco, Marco Betta, Lavinia Biagiotti, Luca Bizzarri, Marco Bonini, Stefano Boeri, Fabrizio Bosso, Massimo Bray, Vasco Brondi, Dario Brunori, Ferdinando Bruni, Gabriella Buontempo, Fabrizio Campanelli, Milena Canonero, Cristiana Capotondi, Vittoria Cappelli, Maite Carpio Bulgari, Pasquale Catalano, Liliana Cavani, Ascanio Celestini, Michela Cescon, Roberto Cicutto, Roberto Ciufoli, Emidio Clementi, Alessio Cremonini, Carolyn Christov Bakargiev, Antonio Citterio, Maurizio Crozza, Marta Cuscunà, Elio De Capitani, Alessandro D’Alatri, Silvia D’Amico, Marco D’Amore, Giancarlo De Cataldo, Concita De Gregorio, Pippo Delbono, Stefano Di Battista, Giorgio Diritti, Francesca Draghetti, Sergio Escobar, Espana Circo Este, Gianluca Farinelli, Gianluca Favetto, Lisa Ferlazzo Natoli, Angelo Ferracuti, Leonardo Ferragamo, Isabella Ferrari, Irene Ferri, Tiziana Foschi, Paolo Fresu, Arturo Galansino, Alessandro Gassman, Roberto Gatto, Gabriella Genisi, Claudia Gerini, Fabrizio Gifuni, Giorgia, Mauro Ermanno Giovanardi, Christian Greco, Lino Guanciale, Guido Harari, Pino Insegno, Helena Janeczek, Paolo Kessisoglu, Nicola Lagioia, Maurizio Lastrico, Susy Laude, Federico Leoni, Linus, Loredana Lipperini, Lo Stato Sociale, Claudio Longhi, Carlo Lucarelli, Piero Maccarinelli, Fulvio Macciardi, Vito Mancuso, Max Manfredi, Vinicio Marchioni, Rita Marcotulli, Antonio Marras, Marco Martinelli, Mario Martone, Michela Marzano, Lucia Mascino, Giovanna Melandri, Iskra Menarini, Modena City Ramblers, Ermanna Montanari, Enzo Moretto, Dado Moroni, Gianluca Morozzi, Edoardo Natoli, Maria Paiato, Gino Paoli, Ilenia Pastorelli, Angela Petrella, Pasquale Pezzillo, Giorgina Pi, Franco Piersanti, Massimo Popolizio, Ludovico Pratesi, Alessandro Preziosi, Gigi Proietti, Vittoria Puccini, Danilo Rea, Massimo Recalcati, Antonio Ricci, Serena Rossi, Italo Rota, Fabrizia Sacchi, Giò Sada, Gabriele Salvatores, Maya Sansa, Claudio Santamaria, Alessandra Sarchi, Maria Pia Scalzone, Antonio Scurati, Salvatore Settis, Andrée Ruth Shammah, Carla Signoris, Claudio Simonetti, Federico Sirianni, Tullio Solenghi, Paolo Sorrentino, Emanuela Spedaliere, The Bluebeaters, Alessandra Torella, Thomas Trabacchi, Gianni Togni, Giuseppe Tornatore, Marco Tutino, Fabio Vacchi, Juraj Valchua, Cecilia Valmarana, Joe T Vannelli, Antonello Venditti, Grazia Verasani, Pierluigi Vercesi, Patricia Viel, Pamela Villoresi, Massimo Wertmüller
Dopo poche ore, altri 120 tra artisti, intellettuali, attori, architetti, musicisti hanno sottoscritto l’appello. Hanno firmato, tra gli altri, anche Carlo Verdone, Michelangelo Pistoletto, Roberto Bolle, Michele De Lucchi, Carla Subrizi, Giorgia, Roberto Saviano, Alessandro Michele, Antonio Monda, Domenico Procacci, Enrico Rava, Marcello Fois, Diego De Silva.
Si può aderire sulla piattaforma:
http://bit.ly/firmaAppelloCultura2020
C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Comune Firenze e sito Comune Firenze
https://cultura.comune.fi.it/dalle-redazioni/la-cultura-che-resiste