Il museo ai tempi del Coronavirus non può che essere sul web. Per questo, per restare in contatto con i cittadini e continuare la propria ‘mission’, i musei civici veronesi diventano #MuseoAgile per entrare direttamente nelle case degli appassionati. Lo fanno con l’iniziativa “Visti da vicino, visti sul web”, che propone una serie di brevi video attraverso i quali si potrà conoscere un po’ di storia, si potranno ammirare alcune collezioni e vedere da vicino i depositi dei musei. Un’esperienza che riuscirà ad arricchire i visitatori anche in forma virtuale, grazie al contributo di esperti e curatori che sapranno attirare l’attenzione degli spettatori.
Da sabato 21 marzo il museo di Castelvecchio è fruibile sui social con la nuova pillola video “Visti da vicino, visti sul web”, che ha come focus la scoperta del museo attraverso sguardi diversi.
Si tratta del primo di dieci appuntamenti in cui i visitatori virtuali sono accompagnati dal direttore dei Musei Civici Francesca Rossi, in una sorta di passeggiata negli spazi museali di Castelvecchio, a cui viene garantita l’apertura quotidiana sfruttando le potenzialità del web.
«L’obiettivo – ricorda l’assessore alla Cultura Francesca Briani – è continuare la nostra mission anche durante questo periodo di emergenza. Dedicare attenzione alle ricchezze dei nostri musei, raccogliere curiosità e particolarità dai piccoli racconti quasi quotidiani che il direttore e i conservatori offrono alla città sui canali social è quindi la risposta dei Musei Civici alla necessità che ci costringe a casa».
Le prime pillole sono state realizzate poco prima dell’emergenza sanitaria nel Giardino e in Museo. Nel Giardino il pensiero ispiratore è stato quello di Vitale Zanchettin e Maddalena Scimemi, tratto dal volumetto Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio 1964-2014, pubblicazione a cura di Alba Di Lieto e Alberto Vignolo realizzata nel 2014 dal Comune di Verona in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Verona. Nella straordinaria Galleria delle Sculture – firmata Carlo Scarpa – il commento del Direttore prende invece avvio da un pensiero del premio Nobel Omar Pamuk dedicato ai musei che donano felicità.
Segue poi l’opera di Pisanello, Madonna della quaglia rimandando a un ricordo dell’architetto Maxime Ketoff scritto durante l’allestimento della mostra dedicata al grande artista tardo-gotico nel 1996. Infine il pensiero dell’architetto Sandro Bagnoli che racconta una conversazione con Carlo Scarpa su un dettaglio della Sacra Famiglia di Mantegna, porterà il Direttore a mostrare il particolare sull’opera esposta e il suo significato. Si arriva quindi al fiammingo Joachim Beuckelaer che inserisce in un suo quadro una citazione biblica. Infine gli ultimi video faranno riferimento alle Vite dei pittori veronesi di Giorgio Vasari messe in relazione alle opere di Paolo Morando detto il Cavazzola e di Giovan Francesco Caroto appartenenti alle collezioni del Museo.
Sul fronte scientifico il Museo di Storia Naturale ha già pubblicato, il 14 marzo scorso, la prima video-pillola, raccontando le origini del Museo e l’evoluzione delle modalità espositive dei musei di storia naturale di cui quello veronese mostra praticamente esempi di tutte le possibili realizzazioni. Dal Museo considerato il primo di storia naturale – contemporaneo a quello di Aldrovandi a Bologna e Imperato a Napoli – cioè quello del farmacista/erborista Calzolari, che nella seconda metà del cinquecento allestì la sua camera delle meraviglie nel retro della bottega che aveva in Piazza delle Erbe, si passa al Museo Zangheri che risale alla prima metà del novecento ed è allestito come un tipico museo ottocentesco, con vetrine affollate di animali per mostrare la ricchezza e la diversità delle collezioni e della natura. Fino ad esempi delle esposizioni della metà del secolo scorso con vetrine meno affollate ed allestite in modo più didascalico e arrivare poi ai grandi “diorami”, cioè vetrine con animali contestualizzati nel loro ambiente, che viene abilmente ricostruito intorno ad essi. Questa è una modalità molto usata negli ultimi decenni del secolo scorso.
Per finire c’è il salone “Acqua terra aria” dedicato all’evoluzione degli adattamenti, allestito secondo le più moderne tecniche usate per la prima volta al museo di New York e di Parigi (Grand Gallerie de l’Evolution) e il primo in Italia nel 2000, dove gli animali sono esposti senza vetrine. Per ciascuna di queste tipologie si scoprirà la ragione e il pensiero che ad esse sottende.
Si proseguirà nel racconto delle collezioni e delle modalità di conservazione degli erbari, delle collezioni zoologiche e delle cosiddette ‘collezioni in liquido’ (soprattutto in alcool) di molti invertebrati (crostacei, ragni, insetti ecc.) e di alcuni vertebrati come pesci, rettili, anfibi e piccoli mammiferi,
Infine alcuni excursus sull’attività di ricerca che è parte della mission di un museo di storia naturale. In particolare si racconta dei monitoraggi che il Museo sta compiendo sugli effetti di alcuni inquinanti nel territorio veronese, come il glifosate e, nello specifico del video, lo studio in corso sulle microplastiche, la cui presenza in alcuni crostacei del Lago di Garda ci conferma la loro diffusione anche nel nostro lago e ci dà indicazioni di quali sono le aree con maggiore densità di questi invisibili inquinanti che poi arrivano sino al nostro corpo. Infine un breve accenno sulle ricerche di sistematica e biodiversità con le immagini al microscopio di una specie nuova par la scienza trovata sul Monte Baldo e ora in studio ad opera dei ricercatori del museo.
Di seguito il link per vedere i video relativo al Museo di Storia Naturale illustrati dal conservatore Leonardo Latella, consultabile anche dalla pagina Facebook del sito.
Per ulteriori informazioni o per essere inserito nella mailing list dei Musei Civici, contattare la Segreteria didattica ai numeri 045.8036353, 045.597140 (lunedì-venerdì 9-13/14-16), mail segreteriadidattica@comune.verona.it.
I Musei Civici di Verona hanno avviato #MuseoAgile entrando nelle case dei cittadini e inserendosi nelle campagne di sensibilizzazione #iorestoacasa, promossa anche dal Mibact, e #museichiusimuseiaperti, lanciata dal Museo Tattile Varese. È questa la risposta dei Musei Civici all’emergenza Covid-19. Un’occasione per conoscere meglio la ricchezza dei musei della città per poi visitarli con un nuovo approccio quando verranno riaperti.
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C.S.
Fonte: Agenzia Stampa Comune Verona