Sono ormai definitivi i dati di pubblico per il “Gran Gala sul sofà” di venerdì 24 aprile 2020, numeri senza dubbio lusinghieri che premiano l’iniziativa legata alla campagna di donazione per il Fondo di mutuo soccorso della Città di Bergamo attivo attraverso bergamoaiuta.it
Sono state 40.506 le persone collegate attraverso le tre pagine Facebook in cui è andata la diretta: quella del festival Donizetti Opera (17.879), quella della Fondazione Teatro Donizetti (18.392) e quella del Comune di Bergamo (4.235). A questi vanno quindi aggiunti gli spettatori degli altri canali del festival bergamasco in cui si poteva seguire lo spettacolo: YouTube, Instagram e il sito donizetti.org, e si arriva quindi a un totale di oltre 45mila spettatori distribuiti in tutto il mondo, con una prevalenza di italiani, ma sostanziosi gruppi anche da Messico, Spagna, Germania, USA, Francia, Giappone e Russia.
La sensazione comune è stata quella di ritrovarsi seppur virtualmente insieme nel foyer di un teatro. L’analisi dei dati rivela che i connessi in contemporanea non sono mai stati sotto i 1.000: una sala teatrale stracolma con un vivacissimo loggione che chattava in diretta, lasciando 896 commenti (di cui 795 sulla pagina DO), e un totale di 2.467 interazioni
Numeri elevati, considerata la specificità dell’iniziativa, e il suo essere il primo Gala operistico interamente pensato e organizzato per i social: il direttore artistico Francesco Micheli e il direttore musicale del festival Riccardo Frizza hanno condotto gli spettatori lungo uno spettacolo dedicato a Donizetti e a Bergamo che è durato circa tre ore. Un susseguirsi senza sosta di collegamenti in varie parti del mondo per entrare in casa di dieci artisti, star e giovani promesse, che in questi anni hanno partecipato o parteciperanno al festival bergamasco.
Dai profumi della campagna bergamasca evocati da Corrado Rovaris in collegamento da Philadelphia e da Alex Esposito in quarantena sull’Appennino tosco-emiliano impegnato in una speciale performance di Dulcamara fra le mucche, alla “lezione” speciale di Frizza alla moglie, il soprano Davinia Rodriguez interprete di Elisabetta nel Roberto Devereux, il fitness di Carmela Remigio in casa con i suoi gatti Ofelia e Amleto con il pensiero al marito medico in prima linea al San Matteo di Pavia cui ha dedicato la preghiera di Anna Bolena trasmessa su un video molto toccante di Rocco Fidanza (Comune di Bergamo / Officina della comunicazione) realizzato in queste settimane di lockdown a Bergamo.
E la vicenda di Lucia di Lammermoor narrata da Jessica Pratt che vive nella campagna toscana, insieme a tanti animali fra cui il cane Tancredi e un simpatico asinello. L’idioma spagnolo accomuna i tre tenori ospiti, con il divo attesissimo a Bergamo Javier Camarena, appassionato di videogiochi, e campione di bis che ha regalato la celebre aria dei nove Do dalla Fille du régiment, il giovanissimo Xabier Anduaga lanciato proprio dalle recite bergamasche che interpretando Nemorino ha “lanciato” Frizza a svelare che dopo Tonio nel 2020 sarà anche protagonista dell’Elisir d’amore nel 2021; e il simpatico video realizzato da Celso Albelo, fra melodie popolari spagnole e donizettiane, disturbate da una iconica “Moglie del tenore”.
Al baritono Paolo Bordogna, fra un bicchiere di prosecco e di gin tonic preparato da Micheli, il ricordo del personaggio di Mamma Agata, che aveva affascinato anche Lucio Dalla e la divertente ricetta del farmacista nel Campanello dello speziale, cui hanno fatto da pendant gli stessi consigli di cura e dieta scritti da Gaetano Donizetti al cognato nel 1837 durante l’epidemia di colera, letti da Micheli grazie allo studio sull’epistolario condotto da Paolo Fabbri. Fra i tanti festival mancati in questo periodo anche quello di Pentecoste a Salisburgo diretto da Cecilia Bartoli che avrebbe debuttato come Norina nel Don Pasquale in una versione “Viardot” della quale ha parlato il direttore Gianluca Capuano che, nel 2017, aveva inaugurato il ciclo #Donizetti200 con Pigmalione. Finale benaugurante con un altro brano dalla Fille du régiment, il terzetto “Tous les trois réunis” interpretato da Pratt-Camarena-Bordogna e la collaborazione al pianoforte di Marino Nicolini (impegnato anche in tutti gli altri accompagnamenti dello spettacolo).
In apertura il regalo del Maestro Riccardo Muti che ha permesso la trasmissione di un video con la sinfonia dal Don Pasquale da lui diretta a Bergamo per il festival 2016 con l’Orchestra Cherubini alla presenza di Sergio Mattarella.
Da Bergamo a Philadelphia, passando per varie città italiane e spagnole, ci sono stati alcuni momenti dedicati al racconto della situazione attuale a Bergamo con il Sindaco Giorgio Gori e con l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, guardando anche al domani.
Da Boston invece si è collegata Aranzazu Escudero de Zuloaga, Presidente degli American Friends of the Donizetti Opera Festival, nuova organizzazione no profit che da alcuni mesi ha cominciato un’attività di supporto e fund raising per la manifestazione bergamasca.
Il video del “Gran Galà sul sofà” (regia video StreamYard di Fabio Perillo; editing di Gabriele Papa/cinerapsodi) è ancora disponibile per la visione sulla pagina facebook @Donizettiopera e sul canale YouTube del Festival, così come continua l’appello al pubblico per le donazioni in favore del Fondo di mutuo soccorso della Citta di Bergamo attivo attraverso bergamoaiuta.it
Ecco quindi i vincitori del contest legato all’outfit per il Gala casalingo. Fra le tante foto pubblicate sui social, vincono due biglietti per il festival 2020: per la scelta più elegante, la foto di Chiara Cortesi “Maestra d’eleganza”; per la scelta più originale la foto di Leone Facoetti e Pietro Barcella “Best papillon”.
Sono inoltre state assegnate delle menzioni speciali per: il più rock: Lorenzo Eynard; il miglior reportage: Chiara Gambirasio; il più virtuale: Vilse Antonio Crippa; la cravatta più bella: Andrea Penna; il gruppo più numeroso: la famiglia Frizza; il più patriottico: Matteo Scaccabarozzi; il più sofisticato: Tancredi, il cane di Jessica Pratt; il più teatrale: Franz Cancelli
C.S.
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