Il 24 dicembre 1871 all’Opera del Cairo andò in scena la Prima dell’Aida di Giuseppe Verdi e ricordare all’Arena di Verona quell’evento straordinario è stato un pensiero ricorrente fin dal primo giorno del mio mandato, spiega con entusiasmoil Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia. La presenza del Maestro Riccardo Muti è il modo più elevato e formidabile per rendere omaggio a questo capolavoro nel 120° anniversario dalla morte di Giuseppe Verdi con due serate che passeranno alla storia come pietra miliare per l’Arena di Verona e il suo pubblico.
Sono profondamente grata al Maestro Riccardo Muti che ha voluto concedere la sua fiducia a tutti noi proponendoci con generosità questa eccezionale Aida in forma di concerto per dare sacrale concentrazione alla musica, accettando di tornare con la sua arte immensa all’Arena di Verona a 41 anni di distanza dalla sua sola presenza nell’anfiteatro veronese con una rara, indimenticata ed indimenticabile esecuzione della Messa di Requiem di Giuseppe Verdi il 7 agosto 1980, serata unica che fu dedicata alle vittime della fame e della violenza nel mondo e che avvenne solo conque giorni dopo la strage di Bologna del 2 agosto 1980, assumendo la valenza di commovente ricordo delle vittime del doloroso evento. La città di Verona, i lavoratori della Fondazione Arena e l’immenso pubblico si preparano con grande trepidazione e riconoscenza al ritorno del Maestro.
Il Maestro Riccardo Muti dirigerà Aida di Giuseppe Verdi in forma di concerto in due serate straordinarie il 19 e 22 giugno. Questo il cast: Il Re – Roberto Tagliavini; Amneris – Anita Rachvelishvili; Aida – Sonya Yoncheva; Radames – Francesco Meli; Ramfis – Riccardo Zanellato; Amonasro – Luca Salsi; Un messaggero – Riccardo Rados; Sacerdotessa – Benedetta Torre
La direzione del grande Riccardo Muti è una di quelle eccellenze che come Presidente della Fondazione Arena di Verona mi inorgoglisce – sottolinea il Sindaco di Verona Federico Sboarina– Da quando, tre anni fa, ho chiesto alla Fondazione l’innalzamento della qualità artistica, abbiamo avuto molti grandi artisti e grandi direttori; certo è che portare il Maestro dà un’emozione davvero speciale. La sua presenza per la serata inaugurale delFestival areniano 2021 è, indiscutibilmente, un onore per il pubblico areniano, che grazie a lui potrà assistere ad una esecuzione concertistica di Aida mai realizzata nell’anfiteatro veronese. Un binomio Muti e Arena, che unisce due nomi di fama internazionale nel più grande teatro all’aperto nel mondo. Per Verona è una straordinaria opportunità da offrire al nostro importante ed ampio pubblico e che ci permette di celebrare ad altissimo livello il titolo emblematico del nostro cartellone che è Aida, nel 150° anniversario dalla sua prima rappresentazione al Cairo, nel 1871. Uno spettacolo nello spettacolo, con un artista che ha incantato, nella sua lunga carriera, il pubblico dei più importanti palcoscenici del mondo. Un sentito ringraziamento al Maestro Muti che, a 41 anni di distanza dalla sua prima e, fino ad ora, unica esecuzione in Arena, ha accettato l’invito del Sovrintendente Gasdia segnando uno dei più sublimi momenti nella storia del nostro Festival dal 1913.
GRANDI NOMI PER I CAST DEL FESTIVAL LIRICO 2021 ALL’ARENA DI VERONA
Fondazione Arena di Verona annuncia i cast 2021 per una stagione davvero stellare che unisce il cartellone 2020 ai progetti di punta per il 2021, a partire dall’attesissimo ritorno di Riccardo Muti a distanza di 41 anni dalla sua unica presenza in Arena. Il mondo dell’opera lirica e in generale della musica classica si muove con pianificazioni pluriennali e va dunque sottolineato l’importante sforzo della Fondazione Arena di Verona per assicurare a tutti gli artisti continuità di lavoro, per garantire alla città e al suo territorio un patrimonio fondamentale come il Festival Lirico – nel suo splendore e nella sua completezza – già nel 2021, considerata la prima stagione utile e libera dalle attuali limitazioni governative.
Sono numerosissimi gli appuntamenti del 98° Opera Festival 2021: dal debutto con l’opera del pluripremiato regista Gabriele Muccino con il dittico Cavalleria rusticana e Pagliacci, al ritorno sul palcoscenico areniano di Katia Ricciarelli nell’inedito ruolo di Mamma Lucia, alle grandi coppie d’arte e di vita come Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, che dopo la straordinaria esperienza nel 2018 tornano insieme per tre imperdibili recite di Turandot, oltre a Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak insieme in una rarissima esibizione in entrambi i ruoli di Cavalleria rusticana e Pagliacci. E ancora vanno ricordati l’attesissimo debutto di Jonas Kaufmann e i graditi ritorni delle star Plácido Domingo e Roberto Bolle, veri e propri beniamini del Festival Lirico. Oltre a questi appuntamenti già in cartellone per il 2020 e riprogrammati nel 2021, Fondazione Arena ha aggiunto, in occasione del 150° anniversario dalla prima rappresentazione all’Opera del Cairo nel 1871, un’inaugurazione straordinaria con Aida in forma di concerto, che si preannuncia un evento davvero unico grazie alla presenza del Maestro Riccardo Muti, ambasciatore della cultura italiana nel mondo.
Il cast stellare delle due serate (19 e 22 giugno) vede, solo per citarne alcuni,il soprano Sonya Yoncheva per la prima volta nella sua carriera nel ruolo di Aida, Francesco Meli come Radamès, l’Amonasro di Luca Salsi e Anita Rachvelishvili nel ruolo di Amneris. Altro omaggio doveroso a Giuseppe Verdi, nel 120° anniversario dalla morte, è la sua Messa di Requiem diretta da Speranza Scappucci, artista apprezzata a livello internazionale, al suo debutto in Arena.
E poi….Roberto Alagna, Marcelo Álvarez, Roberto Aronica, Anna Maria Chiuri, Jorge de León, Plácido Domingo, Amartuvshin Enkhbat, Yusif Eyvazov, Aida Garifullina, Alberto Gazale, Vittorio Grigolo, Saioa Hernández, Maida Hundeling, Ruth Iniesta, Murat Karahan, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Ambrogio Maestri, Angela Meade, Francesco Meli, Chris Merritt, Riccardo Muti, Anna Netrebko, Lisette Oropesa, Ailyn Pérez, Michele Pertusi, George Petean, Olesya Petrova, Saimir Pirgu, Anna Pirozzi, Anita Rachvelishvili, Marina Rebeka, Katia Ricciarelli, Luca Salsi, Ekaterina Semenchuk, Valeria Sepe, María José Siri, Rafał Siwek, Carlo Ventre, Sonya Yoncheva, Elena Zilio…
Fondazione Arena conferma dunque il proprio impegno di offrire al pubblico la massima qualità artistica in ogni singola serata attraverso interpreti di straordinario livello che conferiranno a ciascuna recita il sapore di una première.
In questa festa d’arte Fondazione Arena perde purtroppo un nuovo, grande amico, il Maestro Ezio Bosso, che fin da subito aveva dimostrato amore, amicizia ed entusiasmo per la città di Verona, per i lavoratori areniani e per il loro Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: la IX Sinfonia di Beethoven rimane dunque in cartellone nel 2021, ma dovrà essere scelto un nuovo direttore. La delicatezza di questo passaggio, l’esigenza di rispetto per il fedele pubblico del Maestro Bosso, ma anche il dovuto garbo verso chi lo sostituirà sul podio, impongono a Fondazione Arena di Verona di operare una scelta meditata e oculata, prendendosi tutto il tempo necessario. Nel frattempo Fondazione Arena rinnova la sua piena disponibilità a sviluppare, in tempi brevi, un progetto di pubblico saluto e omaggio che celebri degnamente il direttore scomparso, in piena armonia e collaborazione con gli eredi, le istituzioni locali e nazionali.
C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Arena
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