La Festa della Repubblica al Museo Archeologico Nazionale di Napoli diventerà anche Festa dell’Arte: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, infatti, riaprirà al pubblico martedì 2 giugno.
Il Mann ricomincia da te. Dai cittadini, dalla comunità dei nostri abbonati, dal territorio, dagli operatori della cultura. Ricomincia da dove ci eravamo lasciati, dalle Università, da chi sta lavorando per far ripartire le scuole e le attività per l’infanzia. Per più di ottanta giorni il portone del Museo è rimasto chiuso, ma non ci siamo mai fermati, la nostra bellezza e la nostra identità hanno viaggiato, sia pur virtualmente, per il mondo. Con emozione ci prepariamo ora alla riapertura nella simbolica data del 2 giugno, con una proposta di fruizione in assoluta sicurezza, ingressi scontati e una offerta più ricca, a partire dagli “Etruschi e il Mann”, una accoglienza speciale per le famiglie. Sarà un piacere per noi salutare i visitatori di questa prima giornata con un piccolo omaggio. Voglio ricordare che, chi sceglierà l’abbonamento, a un costo davvero simbolico, potrà organizzarsi al meglio per godere di tutti i percorsi, in più volte. Ci siamo, quindi. Guardiamo ai prossimi mesi con ottimismo e grande responsabilità. Il passato lo abbiamo subito e affrontato. Il finale però, adesso, lo scegliamo noi. Vi aspettiamo. Il Direttore dell’Archeologico, Paolo Giulierini.
Per dialogare con il pubblico e informare sulle novità dell’estate, il primo claim della campagna di comunicazione digitale sarà proprio “Il MANN ricomincia da te”. E sicurezza sarà la parola chiave per la ripartenza: in una prima previsione temporale legata all’attuale situazione sanitaria, per visitare il MANN sarà obbligatoria la prenotazione, da effettuare, a partire dal 29 maggio, tramite i siti web www.museoarcheologiconapoli.it e www.coopculture.it.
Il
visitatore potrà scegliere, in una specifica fascia oraria di riferimento, fra
tre itinerari di scoperta del Museo: il Percorso
Classico (Collezione Farnese, Mosaici e Gabinetto Segreto, Collezione
Oggetti della vita quotidiana nelle città vesuviane, Tempio di Iside e Sale
degli Affreschi); le Nuove Collezioni (Sezione
Egizia ed Epigrafica, Magna Grecia, Preistoria e Protostoria); le Mostre Temporanee (“Gli Etruschi e
il MANN”, in programma dal prossimo 12 giugno; “Thalassa, meraviglie sommerse
dal Mediterraneo”, in proroga sino al 21 giugno; “Lascaux 3.0”, visitabile fino
al 2 luglio; “Capire il cambiamento climatico”, in calendario sino al 31 agosto).
Previa disponibilità di posti nell’orario prescelto, il visitatore avrà modo
anche di sommare tutte le opzioni di tour museale.
Le procedure organizzative garantiranno la sicurezza del pubblico: il biglietto sarà esclusivamente digitale; all’ingresso del Museo, una telecamera termica consentirà la rilevazione della temperatura corporea, indicando come soglia limite per l’ingresso i 37.5°C; all’interno dell’edificio, sarà indispensabile indossare dispositivi di protezione individuale; nell’itinerario di visita, saranno allestiti pannelli informativi e indicatori per il distanziamento; in alcuni punti degli ambienti, presenti dispenser con gel disinfettante. Le novità procedurali riguarderanno non soltanto i visitatori singoli ed eventuali gruppi, ma anche i titolari di abbonamento OpenMANN: i possessori di card, infatti, dovranno prenotare ogni accesso al Museo; dal 2 giugno, per chi attiverà un’offerta OpenMANN, le tessere annuali saranno esclusivamente vendibili online e disponibili in formato elettronico. Visitare l’Archeologico non sarà soltanto sicuro, ma anche vantaggioso: dal 2 giugno al 31 dicembre, infatti, i prezzi per accedere al Museo saranno sensibilmente ridotti.
Novità della riapertura, la possibilità di fruire, dal 2 giugno, del restyling delle sale degli Affreschi del MANN: nell’ambito delle attività di riallestimento delle collezioni permanenti anche questa sezione ha richiesto un aggiornamento dei pannelli e delle didascalie, per conseguire una maggiore essenzialità di comunicazione e coordinarsi con la nuova immagine grafica del Museo. All’interno delle sale, si sono rese necessarie modifiche dovute allo spostamento di alcuni affreschi, da collocare nella futura sezione dedicata alla Scultura campana, al piano terra dell’ala occidentale del Museo, per ricomporre i complessi figurativi di alcuni edifici pubblici di Pompei ed Ercolano. In sostituzione di queste opere, sono stati selezionati dai depositi tre affreschi da Ercolano; sei “ritratti”, con espressivi volti di giovani e donne, nonché i busti di Ercole e di Ercole e Onfale, particolarmente interessanti dal punto di vista stilistico.
NUOVO ALLESTIMENTO SEZIONE AFFRESCHI
La collezione di affreschi e stucchi dipinti provenienti dalle città sepolte dal Vesuvio nel 79 d.C., vanto unico del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, deve essere considerata il più ampio e importante repertorio di pittura romana conservato al mondo, composto da circa 1500 esemplari, e fu esposta nell’edificio monumentale sin dal 1826. L’attuale allestimento della sezione Affreschi, realizzato nel 2009,disegna con oltre 300 esemplari un quadro della pittura romana tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. secondo canoni sia cronologici che storico-artistici, presentando, al contempo, alcuni contesti pittorici significativi per ricostruirne la visione e l’aspetto originari.
Dopo la sala 66 introduttiva con la storia della collezione e l’esposizione di oggetti e opere riguardanti la tecnica della pittura antica, segue la sala 68, dedicata ai primi rinvenimentidurante gli scavi borbonici nei siti vesuviani nella seconda metà del Settecento, ove sono mostrati anche alcuni dipinti su marmo, il primo affresco trovato con festoni, il quadretto con la Venditrice di amorini, i pannelli staccati con danzatrici, Satiri funamboli e Centauri e Centauresse. Nella sala 67 sono presentati, invece, gli splendidi apparati pittorici dalla villa di P. Fannius Synistor a Boscoreale in II stile, con la famosa scena di corte ellenistica. Seguono le sale 69, 70 e 71 con esempi pittorici inIII stile, databili tra il 15 a.C. e il 45 d.C., provenienti da vari edifici di Pompei ed Ercolano. Fra di essi si segnalano i monocromi dalla villa presso la Reale Scuderia di Portici, gli eleganti affreschi dalla villa di Agrippa Postumo di Boscotrecase, e quelli dalla Casa di Giasone di Pompei. Gli intonaci e gli stucchi dipinti inIV stile dalle case di Meleagro e dei Dioscuri sono presentati nella sala 72. Ai temi mitologici è dedicata la sala 73 con gli affreschi dalle case del Poeta Tragico e di Gavio Rufo, mentre nella sala 74 sono esposti lenature morte e i paesaggi, con la parete dipinta e vari frammenti con pitture di genere dai Praedia di Iulia Felix. Alle pitture di larario è dedicata la sala 75, mentre nella sala 77 sono illustrati gli affreschi dalla Villa Arianna di Stabiae con le famose vignette dal cubicolo raffiguranti la Flora, Leda con il cigno, Medea e Artemide. Infine alla pittura cosiddetta popolare e ai ritratti è riservata la sala 78, ove emerge la famosa scena con la Rissa tra Pompeiani e Nucerini nell’Anfiteatro, rinvenuta in una casa privata di Pompei.
Nell’ambito delle attività di riallestimento delle collezioni permanenti anche la sezione Affreschi richiedeva però un aggiornamento degli apparati didascalici (pannelli e didascalie), non tanto dal punto di vista scientifico, quanto per una maggiore essenzialità di comunicazione e per il coordinamento con lanuova immagine grafica coordinatadel Museo.
Al suo interno, tuttavia, si sono rese necessarie alcune modifiche dovute allo spostamento di alcuni affreschi (due nella sala 68 provenienti dalla Basilica di Ercolano e altri novenella sala78 con scene di vita quotidiana dai Praedia di Iulia Felix di Pompei) da collocare nella futura sezione dedicata alla Scultura campana, al piano terra dell’ala occidentale del Museo, per ricomporvi i complessi figurativi di alcuni edifici pubblici di Pompei ed Ercolano. In sostituzione di questi sono stati selezionati dai depositi tre affreschi da Ercolano, da esporre nella sala68, e specificamente due con prospetti architettonici e un altro con il mito Fedra e Ippolito. Per la sala 78 sono stati scelti sei “ritratti”, con espressivi volti di giovani e donne, nonché i busti diErcole e di Ercole e Onfale particolarmente notevoli dal punto di vista stilistico.
C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Mann
Mann – Museo Archeologico Nazionale Napoli
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