La rassegna serale che si svolge nel giardino esterno del Castello di Rivoli, indaga la rappresentazione delle pandemie attraverso l’arte cinematografica e si svolgerà ogni venerdì a partire dal 26 giugno, data in cui verrà proiettato Die pest im Florenz (La peste a Firenze) (1919), fino al 24 luglio quando verrà presentato il nuovo film Buio di Emanuela Rossi (2019).
Appositamente musicato dal vivo, La peste a Firenze è un film di Otto Rippert scritto da Fritz Lang. Ispirato a un racconto di Edgar Allan Poe, The mask of the red death (La maschera della morte rossa), è ambientato durante la peste nera del Trecento, che decimò la popolazione fiorentina ed europea. Realizzato tra il 1918 e il 1919, il film parla indirettamente del proprio tempo, nell’Europa del Primo Dopoguerra attraversata dalla pandemia della febbre spagnola. Il film muto verrà appositamente sonorizzato dal compositore e artista multimediale Riccardo Mazza. La rassegna include proiezioni di film cult quali Nosferatu (1978) di Werner Herzog che indaga la natura inestirpabile del Male e la pellicola Epidemic (1987) di Lars von Trier nonché le ultime uscite coeve alla pandemia Covid-19 in atto. Il programma si concluderà a fine settembre con l’artista e regista iraniano-canadese Mostafa Keshvari che presenterà in anteprima il film Corona (2020), attualmente in fase di realizzazione.
Riflettendo sul senso di una rassegna che esplora le tematiche del contagio morale e fisico, l’artista e filmmaker Irene Dionisio spiega: «Lo sfruttamento sistematico del pianeta si è trasformato, attraverso una prevista e prevedibile zoonosi, nel flagello del XXI secolo. L’umanità, specie in cammino, dopo una lunga e forzata cattività, è stata messa di fronte ad una banale certezza, quella della propria finitezza. Di fronte “all’assurdità”, scriverebbe Albert Camus, della propria esistenza, come reagire per non cedere alla follia? La rappresentazione cinematografica, come susseguirsi di immagini-soglia dell’inconscio collettivo globale, ci offre una possibile catarsi, epoché e, forse, ripresa di un tanto agognato respiro collettivo».
Ogni proiezione è preceduta da un intervento di 15 minuti, tra sonorizzazione e letture filosofiche. La rassegna è realizzata in collaborazione con distretto Cinema
Il numero massimo di posti disponibili è 55 e l’ingresso alle proiezioni è consentito fino a esaurimento posti. Si consiglia di acquistare online il biglietto.
Pestifera, l’arena estiva del Castello di Rivoli è a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Irene Dionisio e Fulvio Paganin Coordinamento Roberta Aghemo e Giulia Colletti.
Visita al Museo dalle ore 10 alle 21 Aperitivo dalle ore 19 alle 21 Intervallo: letture filosofiche dalle ore 21.15 alle 21.30 Proiezione: ore 21.30 Ingresso omaggio al cinema con il biglietto del Museo (€ 8,50 intero, € 6,50 ridotto)
C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Castello Rivoli, 15 giugno 2020
PESTIFERA
26 giugno – 24 luglio 2020
Info e biglietti: tel. 011.9565246
https://www.castellodirivoli.org/tickets/
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Mafalda di Savoia – 10098 Rivoli (Torino)
tel. +39/011.9565222 – 9565280
e-mail: info@castellodirivoli.org
www.castellodirivoli.org
PROGRAMMA
26 giugno ore 21.30
Die Pest im Florenz / La peste a Firenze (1919) regia di Otto Rippert (92’) con Theodor Becker, Karl Bernhard, Julietta Brandt.
Scritto da Fritz Lang e tratto da un racconto di E. A. Poe, il film trasporta lo spettatore nel clima mistico e torbido del Medioevo. La peste infuria ovunque lasciando dietro di sé la morte, che nel film ha sembianze umane. Un film tedesco presentato al Marmorhaus di Berlino, nel mezzo della pandemia della febbre spagnola. Il film sarà sonorizzato dal vivo da Riccardo Mazza Il film sarà preceduto dall’introduzione dello storico medievista Giuseppe Sergi
3 luglio ore 21.30
Nosferatu: phantom der nacht / Nosferatu, il principe della notte (1978) regia di Werner Herzog (107’) con Klaus Kinski, Bruno Ganz, Isabelle Adjani.
Klaus Kinski interpreta un Dracula dall’animo lacerato, sospeso tra l’impossibilità di sottrarsi alla sua natura di demone immortale, personificazione della peste, e la volontà di morire per porre fine al suo eterno tormento. W. Herzog crea un affresco onirico, surreale e allegorico che costituisce un omaggio e allo stesso tempo una rivisitazione in chiave contemporanea di un capolavoro assoluto dell’Espressionismo tedesco, il Nosferatu di Murnau (1922).
Il film sarà preceduto dalla lettura dal vivo di Marianna Vecellio di Nel contagio (2020) di Paolo Giordano
10 luglio ore 21.30
Epidemic (1987) regia di Lars von Trier (102’) con Allan De Waal, Ole Ernst, Michael Gelting.
Un regista e uno sceneggiatore, interpretati dallo stesso Von Trier e da Niels Vørsel, stanno lavorando a una pellicola ambientata in un mondo in cui si è diffusa una misteriosa epidemia. Durante la sua realizzazione, però, si scatena una pandemia reale. In un sofisticato e perturbante gioco metanarrativo von Trier firma la seconda pellicola della Trilogia Europea. Il film sarà preceduto dalla lettura dal vivo di Leonardo
Caffo del suo Manifesto Covid: Per un dopo che era un prima (2020)
17 luglio ore 21.30 28
Days later / 28 giorni dopo (2002) regia di Danny Boyle (112’) Con Cillian Murphy, Christopher Eccleston, Naomie Harris.
Un giovane di nome Jim si risveglia dal coma in cui era finito dopo un incidente automobilistico. Uscito dall’ospedale, si ritrova a vagare per le strade di una Londra devastata da un virus che ne ha trasformato gli abitanti in creature affamate di carne umana. Il regista dirige un horror post apocalittico che omaggia gli zombie movies. Liberamente ispirato al romanzo Il giorno dei trifidi (1951) di John Wyndham.
Il film sarà preceduto dalla lettura dal vivo di Carolyn Christov-Bakargiev del testo Riflessioni sulla peste (27 marzo 2020) di Giorgio Agamben
24 luglio ore 21.30
Buio (2019) regia di Emanuela Rossi (98’) con Valerio Binasco, Denise Tantucci, Gaia Bocci.
Le sorelle Stella, Luce e Aria trascorrono le giornate in lockdown, segregate in casa. Ogni sera, quando rientra, il padre racconta quanto sia pericoloso il mondo fuori. Un giorno l’uomo sparisce e Stella, la figlia più grande, è costretta a uscire per fare provviste. Una favola post-apocalittica, ma anche un romanzo di formazione che è un inno alla vita e alla forza dell’adolescenza. Opera prima della regista, vincitrice nel 2019 della sezione “Alice nella Città” al Festival del Cinema di Roma.
Il film sarà preceduto dall’introduzione della regista Emanuela Rossi nonché dalla lettura dal vivo di Irene Dionisio del testo Coronavirus Capitalism di Naomi Klein
SALA VIRTUALE
E per chi resta a casa anziché venire all’arena, suggeriamo nella nostra sala virtuale – Cosmo digitale / Digital cosmos – il cult zombie movie: The Last Man on Earth (L’ultimo uomo della terra (1964) regia di Ubaldo Ragona e Sidney Salkow (86’) Con Vincent Price, Franca Bettoja, Emma Danieli.
Un morbo si diffonde trasformando le vittime in vampiri. Solo uno scienziato (Price) sopravvive. Cerca disperatamente un antidoto, ma i vampiri gli danno la caccia. Dal romanzo I Am Legend (1954) di Richard Matheson. I temi della pandemia e della solitudine in un film realizzato a tre anni dalla Baia dei porci e dalla paura dell’apocalisse nucleare. Link: https://www.youtube.com/watch?v=feQIhzNpBLQ
IN AGGIUNTA, DOPO IL 25 SETTEMBRE
Corona (2020-in corso di realizzazione) regia di Mostafa Keshvari (65’) Con Emy Aneke, Zarina Sterling, Richard Lett
Il film del giovane artista e regista iraniano-canadese, indaga i temi della paura e del razzismo attraverso la storia di un gruppo di persone bloccate in un ascensore durante la pandemia Covid19. Uno studio sulla società, le persone e le scelte morali narrate attraverso un gruppo di individui bloccati in uno spazio ristretto. Un ritratto claustrofobico degli effetti societari della pandemia globale.