Una delle ragioni che spinge il turista a soggiornare all’isola d’Elba, oltre allo splendido mare, al sole e alle gustose specialità gastronomiche, è la memoria della permanenza sull’isola di Napoleone Bonaparte. Il ricordo di questo soggiorno, durato solo dieci mesi, è legato anzitutto alle due residenze napoleoniche, la Palazzina dei Mulini, posta alla sommità di Portoferraio e la Villa di San Martino, distante pochi chilometri, rispettivamente testimonianze della vita pubblica e di quella privata dell’imperatore. Gli ultimi interventi di restauro hanno restituito l’originario aspetto alle dimore, riportando alla luce le decorazioni murali e ricomponendo parte della mobilia originaria.

Mercoledì 1 luglio riaprono al pubblico i Musei nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’Elba – Palazzina dei Mulini e Villa di San Martino, i musei statali della Direzione regionale musei della Toscana più prestigiosi dell’isola, completando con due siti emblematici l’offerta culturale per villeggianti e turisti proprio all’inizio della stagione estiva. La riapertura rispetta tutte le norme di sicurezza previste per i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale e con le indicazioni operative fornite dalla Direzione Generale Musei del Mibact.​

Inseriti in un contesto storico ed ambientale di elevatissima qualità – tale da attrarre un vasto flusso di visitatori di varia provenienza internazionale – i due musei si propongono di non disperdere il ricordo della permanenza nell’isola di Napoleone Bonaparte (4 maggio 1814-26 febbraio 1815), costretto all’esilio elbano dopo l’abdicazione e il trattato di Fontainebleau e prima dei “Cento giorni”. Nella residenza di città, la cosiddetta Palazzina dei Mulini, Napoleone tentò in breve tempo di ricreare, in formato ridotto, l’atmosfera di una corte che lo aveva sempre accompagnato, auspice anche il soggiorno della madre e della sorella Paolina. Attualmente vi si conservano cimeli, arredi e mobili dell’epoca e parte dell’interessante biblioteca condotta con sé dall’imperatore e poi da lui donata alla Comunità di Portoferraio.

Quanto alla sede extra-urbana, Villa San Martino, si tratta della “maison rustique” acquistata da Napoleone nel giugno 1814 per farne la sua residenza estiva e rimasta inabitata a causa della partenza dall’Elba. Fu in seguito acquisita dal principe Anatolio Demidoff (erede Bonaparte per matrimonio) che, fatta edificare l’imponente Galleria neoclassica che prese il suo nome, sostanzialmente si disinteressò dell’originaria idea di crearvi un museo di memorie napoleoniche. Conserva arredi d’epoca nelle sale affrescate (notevole la cosiddetta “Sala egizia”) e una raccolta di stampe napoleoniche ottocentesche solo in piccola parte esposte.

NAPOLEONE ALL’ELBA
Il 3 maggio 1814 Napoleone, subito dopo aver firmato il Trattato nel castello di Fontainebleau che gli riservava la sovranità dell’Isola d’Elba, già territorio francese, sbarcò nella rada di Portoferraio a bordo della fregata inglese “Undaunted” iniziando così il suo governo che durò poco più di 10 mesi.
Al Governatore dell’Isola d’Elba, Generale Jean Baptiste Dalesme, Napoleone affida le sue prime parole per gli abitanti e per la magnificenza dell’isola:
Generale, io ho sacrificato i miei diritti agli interessi della Patria e mi sono riservato la sovranità e proprietà dell’Elba: a ciò hanno acconsentito tutte le potenze. Compiacetevi di far conoscere il nuovo stato di cose agli abitanti e la scelta che ho fatto della loro isola per mio soggiorno in considerazione della dolcezza dei loro costumi e del clima. Diteli che essi saranno l’oggetto del mio più vivo interesse

Durante la notte un manifesto incollato sui muri della città festeggiava il suo arrivo ed esprimeva entusiasmo e fedeltà al sovrano:
“Agli abitanti di Porto-Ferrajo
Il più felice avvenimento che potesse illustrare la storia dell’Isola d’Elba si è realizzato oggi! Il nostro augusto sovrano, l’Imperatore Napoleone è arrivato fra noi. Le nostre speranze si sono realizzate: la felicità dell’Isola d’Elba è assicurata. Ascoltate le prime parole che si è degnato di indirizzarvi parlando con i funzionari che vi rappresentano. 
Sarò per voi un buon padre, siate per me dei buoni figli
Parole che rimarranno eternamente impresse nei vostri cuori riconoscenti. Uniamoci tutti intorno alla sua sacra persona, rivaleggiamo in zelo e in fedeltà per servirlo. Sarà la più dolce soddisfazione per il suo cuore paterno. Rendendoci così degni dei favori che la Provvidenza ha ben voluto accordarci. Il Vice-Prefetto Balbiani”

Poco dopo Napoleone scelse strategicamente la residenza della Palazzina dei Mulini dove dall’alto con un colpo d’occhio poteva abbracciare tutta la distesa liquida e all’orizzonte e con il buon tempo era visibile la costa italiana sul canale di Piombino. A est si vedeva il faro e si controllava l’entrata della rada. Nessuna nave, amica o nemica, poteva passare inosservata. Villa San Martino fu invece certamente il luogo favorito, il ritiro prescelto, più amato dall’Imperatore che fu attratto dalla bellezza della campagna, dalla vallata ricca di boschi, di vigneti e di acque potabili e dalla dolcezza del luogo.

C.S.
Fonte: Direzione Regionale Musei della Toscana, 1 luglio 2020

Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’isola d’Elba – Palazzina dei Mulini
Piazzale Napoleone – 57037 – Portoferraio (LI)
Visite su prenotazione: tel. 0565 915846


Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’isola d’Elba – Villa di San Martino 
località San Martino – 57037 – Portoferraio (LI)
Visita su prenotazione: tel. 0565 914688

www.polomusealetoscana.beniculturali.it