Che resta da dire quando si chiude una pagina di storia? Non della nostra storia ma della storia di tutti; non di un’epoca ma di ogni epoca. Sono pochi, anzi pochissimi, i grandi che lasciano un’eredità capace di travalicare il tempo. Ci si sente piccoli dinanzi alla storia e a chi la scrive e ci si chiede quale senso abbiano le parole di commiato. Basta fermarsi ad ascoltare la musica: il resto è superfluo.
Quasi 500 composizioni da film, circa 100 di genere classico e un altro numero d’ambito sacro. Una stella sulla Walk of Fame e poi Oscar, Golden Globe, Bafta, Grammy Award, European Film Awards, Polar Music Prize, David di Donatello, Nastro d’Argento, Leone d’Oro. In molti casi riconoscimenti ricevuti in più occasioni, tanto elevate in numero da mandare in tilt i conteggi delle biografie più o meno ufficiali.
Oggi 6 luglio 2020 se ne è andato Il Maestro Ennio Morricone, compositore di colonne sonore per Cinecittà e Hollywood e arrangiatore di musica leggera negli anni ‘60. Agli inizi di carriera infatti lavorava alla RCA, in un periodo felice in cui le case discografiche avevano fior di arrangiatori. In tale veste, ha iniziato a esprimere il suo stile distintivo e riconoscibile. La musica per Morricone era… Musica, da vivere con la curiosità di un infaticabile sperimentatore e da approcciare sempre – da quando era un dipendente a quando divenne osannato a livello planetario – con identiche serietà e rigore, con professionalità e meticolosità, con rispetto e con umiltà. Che sono poi le chiavi del genio. E il genio, in fondo, altro non è che una convivenza con qualcosa di indecifrabile che si possiede dentro. Lui stesso, che non era solito comporre seduto al pianoforte, raccontava come la musica gli nascesse nella mente spontaneamente, senza preavviso, una volta mentre era in coda a pagare la bolletta del gas. Una condizione connaturata, quella del genio, in quei pochi predestinati che sanno, nel loro lavoro, esprimere sentimenti. A ben vedere, è “solo” questo che la musica deve fare. Una valanga di emozioni che arrivava al pubblico con la medesima incisività sia attraverso una pellicola sia durante i concerti dal vivo. Morricone era anche un direttore d’orchestra e quando era direttore di se stesso restava proteso a imprimere all’esecuzione, alla sua musica, il suo personale sentire che magicamente dava vita a un caleidoscopio di colori emozionali nei fortunati ascoltatori, consci di trovarsi a tu per tu con il mito.
Come ricordarlo, quindi? Ci ha indicato lui stesso il modo, nelle righe scritte prima di quella banale caduta dentro casa che dopo una manciata di giorni se lo è portato via, ricordandoci che, alla fine, è il corpo e non la mente a dettare le leggi della Natura. Permettiamogli di congedarsi come lui voleva, «senza dare disturbo». Gli uomini sono di passaggio. Eterno è ciò che pochi eletti tra gli uomini sanno creare.
Maria Fleurent
Contributi fotografici del Maestro Morricone con l’Orchestra Nazionale della Rai, forniti da Ufficio Stampa Rai Cultura. Un frammento del concerto di Assisi è visibile su:
Io ENNIO MORRICONE sono morto.
Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita.
C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare.
Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene.
Un saluto pieno intenso e profondo ai miei figli, Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati.
Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A lei il più doloroso addio.
RAI: ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE, “GRAZIE MAESTRO MORRICONE, LA SUA MUSICA NELLA MEMORIA DI TUTTI”
L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la sua Direzione e quella di Rai Cultura, commosse e riconoscenti, ricordano il maestro Ennio Morricone, protagonista con la sua musica di tanti grandi concerti che resteranno nella memoria di tutti. Tra le esperienze vissute insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, particolarmente significative quelle nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi per il Natale del 2012 e all’Arena di Verona nel 2013.
COMUNE DI FIRENZE
“Con Ennio Morricone se ne va un grandissimo della musica italiana e internazionale, un mostro sacro della storia del cinema, grande testimone e protagonista del Novecento”. Lo afferma il sindaco di Firenze Dario Nardella, appresa la notizia della scomparsa del compositore e direttore d’orchestra.
“Morricone – sottolinea il sindaco – ha scritto le colonne sonore di film resi indimenticabili anche grazie alle sue note, un genio omaggiato anche dall’Oscar e dal Leone d’oro alla carriera. A Firenze resta memorabile il suo concerto ‘Morricone dirige Morricone’ che si svolse nel 2005 al Mandela Forum, un evento che ebbe uno straordinario successo. Firenze si unisce al dolore della famiglia e degli amici. Buon viaggio maestro”.
Firenze omaggia il maestro Ennio Morricone, scomparso oggi 6 luglio 2020, con la diffusione di tre suoi brani dall’arengario di Palazzo Vecchio, stasera alle 20. Si tratta delle colonne sonore dei film Giù la testa, Nuovo Cinema Paradiso e C’era una volta in America.
“Nel giorno della sua scomparsa – dichiara l’assessore Sacchi – dedichiamo al grande compositore e direttore d’orchestra un doveroso omaggio in una delle piazze simbolo della cultura mondiale. La nostra città ha impresse nella sua memoria la vibrante passione e le coinvolgenti note di uno dei concerti più indimenticabili mai eseguiti a Firenze, dall’alto di piazzale Michelangelo dieci anni fa. Oggi perdiamo un grande uomo e uno straordinario artista che ha cambiato la storia del cinema e della musica globali”.
L’ARENA DI VERONA RICORDA IL MAESTRO ENNIO MORRICONE
La Fondazione Arena di Verona si unisce al cordoglio per la scomparsa di Ennio Morricone, tra i più grandi musicisti e compositori del nostro tempo la cui straordinaria carriera ha ampiamente varcato i confini anche di questo secolo.
Il M° Morricone, pur essendo conosciuto principalmente come autore delle più belle colonne sonore del cinema italiano, si è contraddistinto per l’ampia produzione orchestrale, corale, solistica, ed anche lirica. La formazione completa e lo studio continuo l’hanno reso un professionista di straordinario livello e un punto di riferimento per numerose generazioni.
Il Sovrintendente Cecilia Gasdia, che ha avuto l’onore di esibirsi con lui presso l’Auditorium RAI, lo ricorda con grandissima stima: “È sempre triste dare l’addio ad artisti così straordinari che tanto hanno dato al mondo della musica e della cultura. Se ne va una mente eccelsa, un musicista poliedrico che grazie ad un talento innato e ad una vena inesauribile uniti ad uno studio continuo ha creato musiche ci hanno fatto sognare e che resteranno per sempre nel cuore di tutti noi. La sua eredità impagabile – vestita con l’umiltà dei grandi – sopravvivrà per sempre”.
IL FORUM MUSIC VILLAGE RICORDA ENNIO MORRICONE, TRA I FONDATORI DEGLI STUDI, 50 ANNI FA
Quello che mi fa un po’ sorridere, oggi, è che la musica contemporanea è diventata la musica del cinema. Quindi la musica vera è oggi proprio quella del cinema, la sola che racchiuda tutte le musiche attuali.
Ennio Morricone in conversazione con Giuseppe Tornatore
(“Ennio un maestro”, Harper Collins)
Nel 1970 il Maestro Ennio Morricone fondava insieme ad altri tre illustri compositori, Luis Bacalov, Piero Piccioni ed Armando Trovajoli, gli studi Orthoponic, sotto la Basilica di Piazza Euclide, a Roma. Con loro anche gli storici fonici della RCA, Sergio Marcotulli e Pino Mastroianni. La lungimirante intuizione fu del manager Enrico De Melis, primo editore italiano per la musica da film, che insieme ad essi costituì la società di quello che di lì a poco diventerà il primo tempio della colonna sonora italiana, poi rilevato da Emma e Franco Patrignani e oggi chiamato “Forum Music Village”. E a costruirlo, internazionalizzarlo e farlo vivere e respirare tutt’ora, a mezzo secolo di distanza, è stato soprattutto il meticoloso lavoro di un artista, campione di scacchi musicali quel è stato Ennio Morricone, che nella sua “casa Madre”, insieme ai suoi affezionati orchestrali e solisti, ha registrato le più intramontabili melodie della storia del cinema. Nel ricordo della sua festa per il novantesimo compleanno, celebrata proprio alla Forum, e nel triste giorno della sua scomparsa, gli studi vogliono rendergli un doveroso tributo ricordandolo proprio con la dedica che il Maestro lasciò, scritta a mano, nei corridoi:
«Dovrei dire lo studio di registrazione
Forum Music Village è la “Madre” di tutti noi compositori del Cinema, dei
Dischi e della Musica Registrata. Dico “Madre” perché è lo studio che si è
sempre preoccupato di aggiornare le proprie attrezzature per aiutare noi
compositori del Cinema e del Disco a fare meglio.
Si lavora con dei tecnici di grande livello, con la gentilezza di tutto il
personale che collabora totalmente. Potrei dire di più entrando nei particolari
anche minimi, ma forse non è utile. Utile è sapere che al Forum Music Village
si vive tutti per la Musica e per la passione del suono».