Il Labirinto della Masone propone, a partire dal 31 luglio, una rassegna estiva di cinque appuntamenti che, attraverso una selezione artistica eclettica e progetti che sperimentano nuovi linguaggi trascendendo i confini tra le forme d’arte, si concluderà nel segno di Borges con un inedito spettacolo firmato dal drammaturgo Massimiliano Finazzer Flory.

Gli appuntamenti si svolgeranno nella grande e suggestiva piazza posta nel cuore del dedalo di bambù, dove gli spettatori, all’ombra della piramide e circondati dai porticati, potranno immergersi nell’atmosfera unica e senza tempo che permea il labirinto.

nanniangeli©P_ANGELI

Ad aprire la rassegna, venerdì 31 luglio, sarà Paolo Angeli, musicista e compositore sardo nella tradizione della sua terra d’origine ha riscoperto e fabbricato la chitarra sarda preparata, strumento orchestra a 18 corde – ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria – dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile, che lo accompagna sul palco. Nel concerto al Labirinto ripercorrerà tutto il suo repertorio da solista, da Talea a 22:22 Free Radiohead fino ad arrivare a Bodas de Sangre, il nuovo EP, in cui i suoni della sua chitarra si mettono al servizio dell’omonima opera di Federico Garcia Lorca, traslando la tragedia del 1933 in un esperimento musicale contemporaneo dove influenze arabo-andaluse si intrecciano con la tradizione balcanica, il post-rock, la psichedelia e il noise.
Venerdì 7 agosto sarà invece la volta della performance di Max Collini (Offlaga Disco Pax): Max Collini legge l’indie. Con sagace ironia, attraverso la lettura dei testi di molti recenti brani “indie” di successo, l’autore traccia il percorso della musica indipendente italiana, passata da pochi appassionati al sold-out nei palazzetti nel giro di appena una decina d’anni.

Lili Refrain “MUL” Backstage Foto e video di #CarloSettembrini

Un altro appuntamento estremamente evocativo, sarà il 14 agosto con Lili Refrain, chitarrista e compositrice romana presente con la sua performance in cui suoni di chitarra e voce vengono sovrapposti grazie a una loop station, creando un’atmosfera sulfurea e ipnotica in un coinvolgente gioco di echi minimal.

Come punto d’arrivo del calendario di eventi al Labirinto, il 21 e il 28 agosto andrà in scena Lo specchio di Borges, spettacolo teatrale itinerante nel labirinto di bambù e nella grande corte centrale. Con la regia e l’interpretazione di Massimiliano Finazzer Flory, la performance propone i racconti di J.L. Borges attraverso la narrazione dello stesso autore.
Franco Maria Ricci, fin dalla nascita del sogno del Labirinto, ha sempre sottolineato come il suo rapporto con il grande scrittore argentino, che fu suo amico e collaboratore, sia stato cruciale nella decisione di creare il Labirinto: partendo anche da questa suggestione, lo spettacolo porta in scena l’incontro tra due uomini (dai capelli grigi e dagli occhi grigi l’uno, che racconta di essere Borges o di averlo conosciuto così bene da essere lui stesso diventato il suo specchio, vestito di nero l’altro) che, perduti in un labirinto, si ritrovano infine grazie al labirinto stesso.
Accompagnati dalle note del tango di Astor Piazzolla eseguite dal Maestro Sergio Scappini, gli spettatori sperimenteranno l’incontro tra letteratura e labirinto, in un’atmosfera che si carica di incanti e misteri derivati dagli intrecci tra il luogo e la narrazione. La distanza tra l’attore, il musicista e gli spettatori (in numero limitato per ogni spettacolo), sarà segnata da grandi lettere, evocando la fantasia borgesiana della infinita Biblioteca di Babele e trasformando così le regole del distanziamento in un gioco letterario, performativo.

C.S.
Fonte: MaViCo, 8 luglio 2020

Labirinto della Masone
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