Si inaugura la grande mostra “La regione delle madri. I paesaggi di Osvaldo Licini”, la prima interamente dedicata a questo tema tanto caro all’artista. L’esposizione si terrà nel suo paese natale, nel Centro Studi e nella Casa Museo di Monte Vidon Corrado, per l’artista luogo della creazione, e indaga il rapporto tra Licini e ilpaesaggio marchigiano, le vedute francesi e quelle svedesi, le fonti pittoriche e quelle letterarie, ilpaesaggio descritto nelle lettere e quello disegnato o dipinto, la sua interiorizzazione e le proiezionicosmiche degli ultimi anni. Costituisce inoltre l’occasione per riflettere sulla cronologia delle opere degli anni Venti e per pubblicare documenti inediti importanti a comprendere il passaggio alla fase del figurativismo fantastico.

La regione delle madri raccoglie 90 oli e 30 disegni, di cui 33 del periodo figurativo, 9 dipinti astratti degli anni Trenta e i rimanenti degli anni Quaranta e Cinquanta, provenienti da importanti collezioni pubbliche italiane e straniere. In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito dalla casa editrice Electa, con contributi di Daniela Simoni, Stefano Bracalente, Mattia Patti, Bianca Lucia Maglione e Stefano Papetti.

La mostra, promossa dalla Regione Marche e organizzata dal Comune di Monte Vidon Corrado in collaborazione con il Centro Studi Osvaldo Licini, è curata da Daniela Simoni, da tredici anni alla guida del Centro Studi Licini, con la collaborazione di Stefano Bracalente, Nunzio Giustozzi, Mattia Patti, Stefano Papetti e Massimo Raffaeli.

IL CATALOGO
“Ti scrivo dalle viscere della terra, la ‘regione delle Madri’ forse, dove sono disceso per conservare incolumi alcuni valori immateriali, non convertibili, certo, che appartengono al dominio dello spirito umano. In questa profondità ancora verde, la landa dell’originario forse, io cercherò di recuperare il segreto primitivo del nostro significato nel cosmo.” Da una lettera di Osvaldo Licini a Franco Ciliberti, 1° febbraio 1941

Il volume accompagna la mostra “La regione delle Madri. I paesaggi di Osvaldo Licini”, allestita nel borgo natale dell’artista. Attraverso più di 100 opere, alcune delle quali mai esposte, altre raramente presenti nelle rassegne degli ultimi anni e provenienti da collezioni e musei italiani e stranieri, l’esposizione indaga il rapporto tra Licini e il suo territorio, le marine francesi e le vedute svedesi, le fonti pittoriche e quelle letterarie, il paesaggio descritto nelle lettere e quello disegnato o dipinto, la sua interiorizzazione fino alle proiezioni cosmiche degli ultimi anni.

La gestazione delle opere del figurativismo fantastico affonda le radici nell’adesione di Licini a “Valori Primordiali”, il movimento del teosofo Franco Ciliberti – il titolo della mostra deriva da una lettera del pittore allo studioso – fondato su una metafisica spiritualistica che fondeva diversi orientamenti, pitagorismo e neoplatonismo, concezione archetipica junghiana e mito. Il catalogo della mostra ha fornito l’occasione per riflettere sulla datazione delle opere degli anni venti e pubblicare documenti inediti, decisivi per comprendere il passaggio alla fase dei suoi iconici Personaggi, delle Amalassunte, degli Angeli Ribelli, attraverso significativi percorsi tematici diacronici e insoliti accostamenti, circostanziati nei testi curatoriali.

Da venerdì 4 dicembre 2020, ore 21.00: Incontri d’arte, rassegna di quattro appuntamenti online dedicati alla mostra



C.S.M.
Fonti: Ufficio Stampa Davis & Co, 14 luglio 2020
Ufficio Stampa Electa 17 luglio 2020

LA REGIONE DELLE MADRI I paesaggi di Osvaldo Licini
25 luglio – 8 dicembre 2020
Prorogata fino 10 gennaio 2021

Centro Studi Osvaldo Licini e Casa Museo Osvaldo Licini
Piazza O. Licini, 9
63836 Monte Vidon Corrado (Fermo)
tel. +39 334 927 6790 – +39 0734 759348 int. 6
email: centrostudiosvaldolicini@gmail.com

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