In preparazione della mostra dell’artista Otobong Nkanga (Kano, Nigeria, 1974) co-organizzata dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e da Henie Onstad Kunstsenter di Høvikodden, Norvegia, dove sarà presentata nell’autunno 2020 per poi inaugurare l’anno successivo al Castello di Rivoli, il direttore del Museo Carolyn Christov-Bakargiev – introdotta da Tone Hansen, direttore del museo Henie Onstad Kunstsenter – lo scorso 15 luglio 2020 ha tenuto una conversazione con l’artista in diretta Instagram, e a breve il colloquio sarà presente sul Cosmo digitale del museo.
Otobong Nkanga è stata protagonista della mostra L’emozione dei colori nell’arte tenutasi al Castello di Rivoli e alla GAM di Torino nel 2017, nell’ambito della quale aveva presentato nella Manica Lunga l’opera Kolanut Tale: Slow Stain (Il racconto della noce di cola: macchia lenta, 2017) successivamente entrata a far parte delle Collezioni del Museo grazie all’acquisto degli Amici Sostenitori del Castello di Rivoli. Attraverso un approccio multidisciplinare e l’impiego di linguaggi espressivi quali scultura, arazzo, disegno, video, fotografia, progetti partecipativi e performance, Nkanga realizza installazioni che esplorano le tracce naturali e la dimensione sociale, culturale e ambientale dell’essere umano, sempre visto come una rete complessa di relazioni con il territorio. Nello stesso anno 2017, Nkanga partecipa a documenta 14 (Kassel e Atene) con Carved to flow (Lavorato per fluire, 2017) un progetto che metteva in relazione materiali, le loro trasformazioni attraverso un lavoro artigianale, nonché le relazioni sociali ed economiche che ne derivano.
Nel 2019 Otobong Nkanga ha ricevuto il Lise Wilhelmsen Art Award Program (LWAAP), un nuovo premio per artisti sviluppato in collaborazione tra la famiglia Lise e Arne Wilhelmsen e Henie Onstad Kunstsenter, Norvegia. Si tratta della prima edizione del premio che consiste in una somma di denaro ($ 100.000) che viene assegnato ogni due anni. È stato istituito per sostenere gli artisti internazionali a metà carriera. Il vincitore ha inoltre l’opportunità di presentare una mostra presso il museo Henie Onstad Kunstsenter accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo. La giuria nominata per il 2019 che ha premiato Otobong Nkanga includeva: Tone Hansen, Michelle Kuo, Elvira Dyangani Ose, María Inés Rodríguez, Caroline Ugelstad e Paulina Rider Wilhelmsen.
NOTE BIOGRAFICHE
Otobong Nkanga (Kano, Nigeria, 1974, attualmente vive e lavora ad Anversa, Belgio) è considerata una delle artiste più interessanti del panorama contemporaneo. Ha studiato presso l’Università Obafemi Awolowo di Ile-Ife, in Nigeria, l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, la Rijksakademie van beeldende kunsten di Amsterdam, DasArts Amsterdam ed è stata premiata con una residenza al DAAD di Berlino. Il suo lavoro è presente nelle collezioni di numerose istituzioni internazionali tra cui Centre Pompidou, Parigi; Tate Modern, Londra; Stedelijk Museum, Amsterdam; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli – Torino e ha esposto in mostre e biennali in tutto il mondo, così come si sono tenute mostre personali al Museum of Contemporary Art (MCA) di Chicago, alla Tate Modern e Tate St. Ives, Regno Unito.
Nel 2019 Nkanga ha ricevuto il Premio per la menzione speciale alla 58a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, è stata nominata vincitrice del Premio Biennale della Sharjah 2019 (con Emeka Ogboh), ha vinto il prestigioso Peter-Weiss-Preis, ed è stata anche vincitrice del Premio culturale fiammingo per le arti visive – Ultima. Nel 2015 le è stato assegnato l’8° Yanghyun Art Prize e nel 2017 il Belgian Art Prize. Il progetto di Nkanga, Carved to Flow, è stato presentato lo stesso anno a documenta 14.
Le sue mostre personali più recenti si sono svolte a Zeitz Mocaa, Città del Capo, e Tate St. Ives, Regno Unito. L’ultima mostra, From Where I Stand, è attualmente allestita al Middlesbrough Institute of Modern Art (MIMA) in Inghilterra. Nkanga è stata l’artista residente del 2019 al Gropius Bau a Berlino dove ha sviluppato ulteriormente il progetto Carved to Flow, culminato nella sua mostra personale There’s No Such Thing as Solid Ground nel 2020.
È la prima destinataria del Lise Wilhelmsen Art Award Programme (2019) ed esporrà all’Henie Onstad Kunstsenter nell’autunno del 2020, in una mostra organizzata in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea che aprirà nel 2021.
C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Castello di Rivoli, 13 luglio 2020
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