La mostra Artigianato e Palazzo aprirà la stagione delle fiere, nazionali del settore e fiorentine in generale. La XXVI edizione porterà dal 17 al 20 settembre a Firenze, al Giardino Corsini, una nuova selezione di maestri artigiani, offrendo al pubblico un percorso inedito di ricerca tra quanti sono i testimoni della grande tradizione artigiana, con un focus sulle nuove generazioni, oltre ad un originale programma di iniziative collaterali. Una proposta diversificata, quella promossa dall’Associazione Giardino Corsini da un progetto di Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, occasione di riflessione e di condivisione anche sui nuovi stili, interpreti delle relazioni in continuo movimento tra tradizione e innovazione.

«In un momento in cui è in atto una tendenza a riportare in Italia le produzioni, valorizzando le specificità dei territori, il settore appare ancor di più una grande opportunità di crescita e di innovazione», affermano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani. «Perché se da un lato abbiamo compreso che le nostre attività saranno sempre di più legate agli strumenti informatici, dall’altra resta pur vero che il capitale del Paese si giocherà proprio sulle nostre competenze artigianali, in grado di coniugare manualità, ingegno e creatività, e di promuovere le ricchezze culturali delle nostre regioni», concludono.

Viale centrale di Giardino Corsini durante la mostra di Artigianato e Palazzo
ph Alessandro Moggi

Per quattro giorni ceramisti, molatori del vetro, sbalzatori dell’argento e orafi, intagliatori, restauratori, liutai, sarti, intarsiatori di pietre dure e legno, intrecciatori della paglia, designer, e molti altri, interagiranno con i visitatori mentre saranno al lavoro nei loro piccoli angoli di bottega, ricostruiti per l’occasione nelle limonaie e tra i parterre del giardino all’italiana. Ma ci saranno anche mostre nella Mostra sotto la Loggia del Buontalenti e nella Sala da Ballo di Palazzo Corsini – che per la prima volta si apre al pubblico – oltre all’importante campagna di raccolta fondi.

CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI “GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA” Anche per questa edizione è stata ideata una nuova campagna di raccolta fondi a favore del patrimonio culturale. Si tratta di un progetto di mecenatismo rivolto a luoghi di alto valore culturale, nascosti o dimenticati, voluto da Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani che, nel 2018, hanno donato un contributo di 50.000 euro per la riapertura del Museo della Manifattura Richard Ginori di Doccia e, nel 2019, la cifra di 40.000 euro per finanziare i restauri delle opere d’arte realizzate per la comunità russa a Firenze tra Ottocento e Novecento.

Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani a La fontana della Fata Morgana nella grotta di Fattucchia ph Clara Vannucci

“Giambologna e la Fata Morgana”, questo il titolo della campagna 2020, riguarda «un curioso complesso cinquecentesco, la “Fonte della Fata Morgana”, esempio particolarissimo di architettura da giardino, a metà tra la tipologia del ninfeo e quella del grotto, che al suo interno custodiva la statua marmorea della Fata Morgana scolpita da un giovanissimo Giambologna», spiegano gli ideatori del progetto Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani. All’inizio l’obiettivo della raccolta fondi era quello di riprodurre artigianalmente la statua della Fata Morgana, da ricollocare nel luogo per cui era stata pensata; ma successivamente è stato deciso di restaurare l’intero complesso della “Fonte della Fata Morgana” – conosciuto dai locali anche come “Casina delle Fate” – voluto da Bernardo Vecchietti nella seconda metà del Cinquecento all’interno del parco della Villa Il Riposo, sua residenza estiva immersa nel Chianti ai piedi del colle di Fattucchia. Donata alcuni decenni fa dalla famiglia Morrocchi al Comune di Bagno a Ripoli, la “Fonte della Fata Morgana” necessita di un urgente intervento di restauro.

Giambologna Fata Morgana, 1572, Collezione privata. Foto Arrigo Coppitz

La realizzazione della copia è stata affidata al restauratore specializzato in restauri di Beni Culturali Filippo Tattini che riprodurrà la statua del Giambologna attraverso un lavoro complesso manuale con l’aiuto di tecnologie modernissime. La copia, fedele alle misure originali (cm. 99 x 45 x 68), sarà realizzata utilizzando una miscela di leganti idraulici ed inerti – quali polveri e pigmenti – e sarà esposta nei giorni della Mostra nella Sala da Ballo di Palazzo Corsini, prima di essere ricollocata nel luogo per cui è stata ideata.
L’intervento comporterà operazioni di formatura attraverso la realizzazione di uno stampo costituito da due tipi di silicone che – previa stesura di un distaccante/barriera applicato sulla superficie della scultura – riescono ad adattarsi alle irregolarità del modellato riproponendo uno stampo ad alta fedeltà e consentendo una rimozione in sicurezza. All’interno dello stampo in silicone verrà colato l’impasto, la cui composizione sarà stabilita sulla base delle caratteristiche dell’ambiente estremamente umido nel quale sarà collocata l’opera.

Fonte della Fata Morgana ph Clara Vannucci

Ma l’edificio della “Fonte della Fata Morgana” si distingue anche per l’intonaco esterno a finti mattoni rosa, che contrasta con la bianca pietra alberese “bugnata” posta a ornamento di porte e finestre così da creare un’atmosfera fiabesca e suggestiva. Il pavimento interno è costituito da un mosaico di piccoli sassolini bianchi e neri di fiume che, sulla soglia, compongono la scritta “Fata Morgana”.

«La nostra curiosità si è accesa anche dall’analisi del complesso architettonico cresciuto intorno alla fonte, dove l’acqua – che inizialmente veniva offerta agli ospiti della famiglia Vecchietti – poi diventava “pubblica” a disposizione dei viandanti, nonché abbeveratoio per le bestie ed infine lavatoio: un’idea di economia circolare dell’acqua ante litteram» aggiungono gli organizzatori.

E a cogliere le suggestioni “cariche di echi e di bellezza, trovando qualcosa che funga da raccordo per tutti i frammenti della storia”, saranno i disegni realizzati dal giovane ed affermato artista contemporaneo Nicola Toffolini, al quale Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani si sono rivolti per produrre 10 opere: le donazioni raccolte confluiranno nella raccolta fondi. 10 disegni per il progetto “Medusa Fonte” ispirati alle opere del Giambologna sottratte nei secoli all’edificio della “Fonte della Fata Morgana” ormai andate disperse.

La nicchia della fontana dei viandanti ph Clara Vannucci

In primis il “mascherone” di Medusa – originariamente collocato nella nicchia esterna dalla quale i viandanti potevano approvvigionarsi dell’acqua – ma anche il “mostaccio di gatto” da cui zampillava l’acqua, lo stemma della famiglia Medici con relativo Toson d’Oro del Granduca Cosimo I di Toscana e il sole del “trigramma” di San Bernardino da Siena.

I disegni saranno esposti nei giorni della Mostra nella Sala da Ballo di Palazzo Corsini e raccolti in un catalogo con un testo introduttivo di Antonio Natali, già direttore della Galleria degli Uffizi. «Il nostro auspicio è quello poi di poter realizzare, una “nuova” Medusa – tra quelle realizzate da Toffolini e selezionata da una apposita Giuria – per collocarla là dove era stata pensata per accogliere e rinfrescare i viandanti di questo angolo di campagna toscana», spiegano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani.

Infine, a sostegno della campagna di raccolta fondi “Giambologna e la Fata Morgana”, il Maestro orafo Paolo Penko – insieme ai figli Alessandro e Riccardo – realizzerà a mano, secondo le antiche tecniche della tradizione orafa fiorentina, un gioiello unico in edizione limitata che riprodurrà il bracciale a fascia scolpito sul braccio della Fata Morgana il cui ricavato andrà ad arricchire la raccolta fondi. I sostenitori riceveranno diverse ricompense in base alla donazione effettuata come ad esempio la visita guidata esclusiva alla “Fonte della Fata Morgana”, un cappello di paglia eseguito a mano dalle aziende del Consorzio il Cappello di Firenze ispirato alla Fata Morgana, un’opera dell’artista Nicola Toffolini ispirata al mito di Medusa, il proprio nome (o logo in caso di azienda) su una targa apposta sul muro esterno della “Fonte della Fata Morgana”.

Tutti i dettagli per donazioni/ricompense su: www.artigianatoepalazzo.it/raccolta-fondi/ L’iniziativa “Giambologna e la Fata Morgana” è aperta a tutti e la si può sostenere con qualunque cifra. Le donazioni potranno essere versate attraverso: Bonifico Bancario: Associazione Giardino Corsini c/c n. 50459100000004030 Intesa Sanpaolo Spa – Agenzia 8 / Via il Prato, Firenze IBAN: IT09 K030 6902 9921 0000 0004 030 – SWIFT: BCITITMMXXX Causale: Giambologna e la Fata Morgana PayPal https://www.paypal.me/artigianatoepalazzo

Cosimo De Vita Cityng

LE MOSTRE NELLA MOSTRA
Artigianato e palazzo ospiterà quest’anno due Mostre, allestite sotto la monumentale Loggia del Buontalenti che incornicia il Palazzo Corsini. Parla di condivisione e appartenenza il progetto Cityng del giovane artigiano-designer fiorentino Cosimo De Vita, che è stato selezionato per la sezione Blogs & Crafts. Nato a Firenze, dove vive e lavora, protagonista di varie mostre internazionali, Cosimo De Vita esporrà 16 sedute monumentali, rappresentanti i siti culturali simbolo del mondo, realizzate in collaborazione con l’azienda Savio Firmino.

«Sedersi sulla città, nella città e con la città. Cityng è un viaggio tra Occidente e Oriente, tra tradizione e contemporaneità̀; le sedie sono realizzate artigianalmente in legno massello, ma vengono decorate tramite un pantografo a controllo numerico: penso l’artigianato del futuro dovrà̀ saper far dialogare il sapere del passato con le tecnologie del presente, così come l’umanità̀ dovrà̀ trovare un equilibrio tra la celebrazione delle diversità̀ nazionali, e un necessario dialogo interculturale», spiega Cosimo De Vita.

Carte da Parati Lab Decorazioni artistiche San Patrignano

Parla di inclusione e riscatto l’invito ai laboratori artigianali della Comunità di San Patrignano, comunità di recupero da dipendenze, che presenterà un percorso sulla decorazione e alcuni manufatti ispirati alla sostenibilità con una esposizione di carte da parati artistiche, alte 6 metri, realizzate a mano ed esposte sotto la Loggia del Buontalenti. «Grazie agli organizzatori, i giovani della Comunità avranno l’opportunità di confrontarsi con un pubblico selezionato, interessato alle espressioni di un artigianato artistico di cui San Patrignano sin dalla sua fondazione tramanda tecniche e conoscenze con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale», spiega Alessandro Pieri, amministratore dell’area per la Comunità. Il percorso espositivo racconterà l’esperienza del Laboratorio di Decorazioni di San Patrignano che nato a fine anni Settanta, ha visto nel tempo succedersi le grandi firme dell’interior design. Primo fra tutti, Renzo Mongiardino che fu direttore artistico dei primi cantieri. Collaborazioni importanti, a partire da uno schizzo, sono state avviate in seguito con Peter Marino, Natalia Bianchi, Alberto Pinto, Michael Smith e ultimamente Vito Nesta e Paolo Moschino per Nicholas Haslam.

Palazzo e Giardino Corsini ph Susanna Stigler

INIZIATIVE COLLATERALI
A completamento delle iniziative previste per questa edizione di Artigianato e Palazzo, sarà possibile partecipare ad incontri ed eventi, pensati per essere occasione di un confronto su tendenze e nuove strategie di crescita. Tante gli appuntamenti ricordiamo: “Blogs & Crafts i giovani artigiani e il web”, il concorso rivolto ai giovani artigiani under 35 e a blogger/influencer operanti sui temi dell’artigianato, lifestyle, moda e turismo; “Ricette di Famiglia” gli appuntamenti quotidiani del pomeriggio che combinano la cultura gastronomica contemporanea con i sapori e la cucina del passato, tra presentazioni di libri, show cooking e degustazioni. Inoltre saranno assegnati il Premio Perseo all’espositore più apprezzato dal pubblico e il Premio del Comitato Promotore per lo stand più bello che riconosce al vincitore uno stand omaggio alla Mostra del 2021.

C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Torricelli, 31 luglio 2020

ARTIGIANATO E PALAZZO XXVI edizione
17 – 20 settembre 2020
Ingresso: donazione consigliata 10 euro

Giardino Corsini
Via della Scala, 115 | 50123 Firenze
Tel. +39 055 2654588/89
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