Apre, con ingresso libero, la prima di tre mostre che compongono il progetto espositivo “Dante. Gli occhi e la mente”, in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.

“Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante”, a cura di Benedetto Gugliotta, è un percorso di documentazione storica che inaugura venerdì 11 settembre alle 17 in Biblioteca Classense, e che ha il suo nucleo centrale nelle celebrazioni nazionali per il VI centenario dantesco del 1921, inaugurate l’anno prima proprio in Classense alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione Benedetto Croce.

Sono esposti libri, manifesti, fotografie, dipinti, manoscritti e numerosi oggetti d’arte conferiti come omaggio a Dante e alla città “ultimo rifugio” del poeta. Ciascuna di queste testimonianze della storia “ufficiale”, offre spunti per raccontare anche storie particolari, spesso sconosciute al grande pubblico e a volte sorprendenti.

Si è stabilita una collaborazione con l’Archivio Chini di Lido di Camaiore (LU), custode della memoria di Galileo Chini (1873-1956), forse il maggior interprete italiano dello stile Liberty e autore del manifesto ufficiale del Secentenario, recentemente restaurato ed esposto a Ravenna per la prima volta dopo il 1921.

Sacco D’Annunzio

Tra i pezzi più importanti in mostra, saranno visibili il modello in bronzo del monumento di Dante a Trento, realizzato da Cesare Zocchi nel 1896; Dante nella pineta e I funerali di Dante, opere del triestino Carlo Wostry (1865-1943) e i celebri sacchi donati da Gabriele D’Annunzio e decorati da Adolfo De Carolis col motto “Inclusa est flamma” (“la fiamma è all’interno”) che dà il titolo alla mostra. I sacchi in tela di juta, contenenti foglie di alloro in omaggio a Dante, furono trasportati in aereo a Ravenna da tre aviatori che avevano partecipato a famose imprese militari di D’Annunzio, come il volo su Vienna del 1918 o l’Impresa di Fiume.

A scandire il percorso saranno diversi Albi di firme della Tomba di Dante e della Classense, che raccolgono autografi illustri ma anche di comuni visitatori che, tra il XIX e il XX secolo, visitarono il sepolcro di Dante.  Papa Pio IX vi trascrisse dei versi danteschi ma non lasciò firma, mentre un’anonima fiorentina chiese perdono al poeta quasi fosse stata lei stessa, cinque o sei secoli prima, a decretarne l’esilio dalla sua città natale.
A corredo, un calendario di eventi e iniziative collaterali, curati insieme alla Fondazione Alfredo Oriani di Ravenna e all’Istituto Storico per la Resistenza e l’Età contemporanea della Provincia di Ravenna.

Il progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente è ideato dal Comune di Ravenna – Assessorato alla cultura, dal MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna e dalla Biblioteca Classense. Le mostre si svolgeranno da settembre 2020 fino a luglio 2021 presso il MAR, la chiesa di San Romualdo e la Classense.

14 settembre 1920, Sala di Dante della Biblioteca Classense: Benedetto Croce, ministro della Pubblica Istruzione, apre le celebrazioni nazionali per il VI Centenario della morte del poeta (fototeca Classense)

LA STORIA
Il Secentenario del 1921 fu preceduto da altri momenti celebrativi, come le “Feste dantesche” del settembre 1908, organizzate dalla Società Dantesca Italiana, che riunirono a Ravenna rappresentanti di città e territori allora sotto la sovranità dell’Impero asburgico. In quell’anno si ritrovarono in un fraterno abbraccio Ravenna, Firenze, Trieste, Trento e le città della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia che dopo la Grande Guerra completarono l’Unità d’Italia fino al Golfo del Quarnero. Nacque in quell’occasione la Cerimonia dell’olio, in cui annualmente Firenze offre l’olio destinato ad ardere nella lampada all’interno della tomba, simbolico atto di espiazione per l’esilio inflitto al poeta.

Nel settembre 1908 fu presentata la Collezione Dantesca Olschki, uno dei fondi bibliografici a soggetto dantesco più importanti al mondo. Acquisita nel 1905 dal libraio antiquario ed editore Leo Samuel Olschki, è ricca di oltre 4.000 volumi alcuni dei quali molto rari.

In mostra, due esemplari di un’edizione pregiata e a tiratura limitata della Commedia, insieme al manoscritto autografo del proemio, scritto da Gabriele D’Annunzio. Si tratta dell’edizione celebrativa per i 50 anni dell’Unità d’Italia (1911), stampata in soli 6 esemplari su pergamena poi miniata e ha una legatura con borchie d’argento.

M.F. C.S.
Fonte: Studio Esseci
Immagine di apertura: manifesto G. Chini dettaglio


INCLUSA EST FLAMMA. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante
12 settembre 2020 al 10 gennaio 2021
(Prorogata fino al 17 luglio 2021)
Ingresso libero

Biblioteca Classense, Corridoio Grande
via Baccarini, 3 – 48121 Ravenna (Ra)
Tel. +39.0544.482112
Email: informazioni@classense.ra.it

www.classense.ra.it