In ogni stagione, in Trentino si scoprono spettacoli unici, piccole gemme architettoniche immerse nella natura, pronte a stupire e incantare.

A Lavis, a pochi minuti in auto da Trento, c’è un luogo storico che sembra uscire da un racconto fantastico. È il giardino Bortolotti, detto “dei Ciucioi” (vedi immagine di apertura), un giardino pensile unico nel suo genere, dove la vegetazione che si interseca alle rovine crea un paesaggio dal fascino romantico e decadente. Un esempio di complesso monumentale della prima metà dell’Ottocento, nel quale il suo ideatore ha creato un paesaggio fantastico e pittoresco.

Lungo un percorso a rampa elicoidale, si susseguono terrazze a giardino pensile che tra magnifiche piante rare ospitano varie strutture, tra cui la facciata di una chiesa neogotica, un criptoportico, una loggia rinascimentale e tanto altro, fino alla sommità dove si trova l’edificio detto Casa del Giardiniere. Nel periodo di massimo splendore, una grande serra, simile alle limonaie del lago di Garda, ospitava magnifiche piante rare: palme, limoni, magnolie, aranci, ulivi. Danneggiato gravemente durante la Prima Guerra Mondiale e in seguito alla terribile siccità nel 1921 che distrusse tutte le piante cadde in abbandono. Ora dopo oltre un ventennio di lavori di rinnovamento è stato finalmente riaperto alle visite guidate, a cura dell’Ecomuseo Argentario (info@ecoargentario.it)

I castelli del Trentino svelano un importante patrimonio culturale. Visitare i musei sul territorio ammirando i capolavori esposti nelle collezioni permanenti o in quelle temporanee, equivale a sfogliare un compendio di storia dell’arte e dell’architettura e a intraprendere un viaggio nel tempo, dal Rinascimento all’età contemporanea.

Castello del Buonconsiglio a Trento foto Carlo Baroni

A Trento si erge il monumentale Castello del Buonconsiglio, con i suoi nuovi percorsi di visita dal nucleo più antico al rinascimentale Magno Palazzo, le sale con gli affreschi di Dosso Dossi, Romanino e Fogolino, mentre per la visita alla Torre Aquila per ammirare il celebre Ciclo dei Mesi (accesso contingentato sa prenotare).

Castel Caldes in Val di Sole ospita fino al 1° novembre una mostra dedicata alle incisioni realizzate da Rembrandt della collezione Lazzari Turco Menz, donata nel 1924 al Municipio di Trento, e conservate al castello del Buonconsiglio. È composta da circa un migliaio di fogli, dalla fine del XV secolo alla metà del XIX, con opere di scuola italiana, francese, fiammingo-olandese, tedesca, spagnola e inglese. Nel castello solandro si può anche visitare la magnifica Stube del Conte.

Castel Beseno fino al 1° novembre ospita la mostra antologica dedicata a Mandy Barker. La pluripremiata fotografa britannica smuove le coscienze con opere visivamente bellissime che, viste da vicino, rivelano la loro origine, perché raffigurano rifiuti plastici raccolti dall’autrice nelle spiagge e negli oceani di tutto il mondo, la traccia più visibile della nefasta attività umana.

Castel Stenico Giudicarie foto Luciano Gaudenzio

Sempre le opere fotografiche di Mandy Barker sono protagoniste dell’esposizione “Not in my planet”, fino al 1° novembre a Castel Stenico. 13 fotografie di grande formato, che testimoniano come i rifiuti plastici abbiano invaso l’ecosistema, sono dislocate nei giardini e sulle mura del castello, e nel vicino percorso Bosco Arte Stenico.

Alle esposizioni e nei castelli provinciali si accede previa prenotazione obbligatoria (sul sito www.buonconsiglio.it o prenotazione telefonica – 0461 492811).

In autunno si potranno visitare altre dimore castellane. Fino al 1° novembre in val di Non, la “valle dei castelli”, sono aperti al pubblico numerosi manieri dove godere di atmosfere sospese nel tempo, tra passaggi segreti e loggiati, rivivere memorie di feste, battaglie, cortei, processi alle streghe.

Tra i castelli visitabili, il 2020 può contare su una prestigiosa new entry: Castel Belasi. Con le sue mura del XV secolo, la massiccia torre pentagonale, il cammino di ronda e i merli, è il castello-fortezza per eccellenza. Oltre che per la particolarità delle architetture, si distingue per la posizione panoramica in mezzo ai meleti regalando uno spettacolare colpo d’occhio sulla vallata e sugli altri manieri del territorio.

Castel Valer Val di Non foto Killian Schoenberger

Castel Valer è uno dei manieri più ricchi di elementi originali di tutto l’arco alpino, a partire dal suo mastio a forma ottagonale (accesso contattando l’APT della Val di Non). Castel Coredo è un altro edificio storico di grande valore visitabile insieme al “Palazzo Nero”: il primo non ha il profilo classicamente associabile a un maniero, ma la cinta muraria che lo circonda, gli scuri bianchi e rossi e la posizione elevata ne rivelano al primo sguardo le nobili origini.

In ultimo, ancora un altro maniero tristemente interessato dai processi per stregoneria ed oggi visitabile è Castel Nanno. Rimaneggiato nel 1500, con la forma quadrata, rimanda a echi palladiani e presenta una impronta stilistica “all’italiana”, davvero rara in Trentino.

C.S.M.
Fonte: Trentino Marketing, 28 agosto 2020
Immagine di apertura: Giardino Ciucioi a Lavis foto Clamer

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