Nell’ottocentesco Teatro Comunale di Treviso, intitolato al concittadino Mario Del Monaco, è stato grandemente applaudito il concerto che ha visto splendida protagonista il soprano Hui He. Assieme a lei, il Quartetto d’Archi VeronaLirica, formato da Gunther Sanin (violino), Mirela Lico (violino), Luca Pozza (viola), Sara Airoldi al violoncello, più Roberto Corlianò al pianoforte, che si è dimostrato ensemble di qualità eseguendo tre parafrasi da I pescatori di perle, Andrea Chénier e Adriana Lecouvreur. Notevole è stato il feeling instaurato con questo Quartetto, che ha accompagnato numerose volte la solista in prestigiose tournée in Italia e all’estero, come quella in Cina del 2018 in occasione dei vent’anni di carriera del soprano.
Durante la serata, organizzata dal Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con l’Associazione Lirica Trevigiana, la celebre artista cinese, acclamata sui più prestigiosi palcoscenici al mondo, ha scelto di presentarsi al pubblico trevigiano con un programma molto impegnativo che spaziava da Puccini a Ponchielli, da Giordano a Verdi, e includeva grandi arie da Manon Lescaut, “Sola, perduta, abbandonata”; da La Gioconda, “Suicidio”; da Andrea Chénier, “La mamma morta”; da Don Carlo, “Tu che le vanità” e da Turandot, “In questa reggia”. Una proposta che, nel suo complesso, ha dimostrato la maturità artistica raggiunta dall’interprete. Inoltre, un omaggio al proprio Paese d’origine con la bellissima aria cinese “Pamier, quanto è bella la mia città”.
Hui He ha messo in luce la vocalità di colore prezioso capace di affondi drammatici e di morbidissime frasi sfumate. Il soprano riusciva a passare con facilità dalla scrittura verista di Chénier, alla linea scultorea dell’aria di Elisabetta di Valois fino all’ardita sfida vocale della Principessa di gelo pucciniana. Come bis, la malinconica “Ebben ne andrò lontana” da La Wally di Catalani, un’aria del cuore della cantante che le ha permesso di confermare nuovamente padronanza tecnica e toccante espressività.
Il concerto era uno dei fiori all’occhiello del cartellone “Tutti i gusti del Teatro” (vedi) che si prefigge di accontentare ogni sorta di palato con proposte di vario tipo, dal teatro di prosa alla musica. L’ambito è quello della Stagione dello Stabile del Veneto, che anche in questa estate, e fino al prossimo 12 settembre, porta lo spettacolo dal vivo nelle storiche sale di Venezia e Padova, oltre che di Treviso. Per quest’ultima città è stata la prima volta di una rassegna estiva, estremamente ricca, comprendente quattordici appuntamenti di prosa e otto concerti, tra i quali il recital di Hui He si è rivelato uno di quelli di maggior successo.
Recensione Maria Fleurent
Visto al Teatro Mario Del Monaco di Treviso, 31 agosto 2020
Immagine di apertura by Yunlong Jia