La Scala e la Filarmonica ripartono con Riccardo Chailly. L’impegno del Direttore Musicale per la ripartenza di Orchestra e Coro si concretizza in un fitto calendario di appuntamenti tra Scala e Filarmonica: dopo la Messa da Requiem in Duomo e a Bergamo e Brescia la Nona di Beethoven, il Concerto per l’Italia e i concerti in abbonamento della Filarmonica fino ad Aida in forma di concerto a ottobre. E Decca pubblica il nuovo CD con la Filarmonica.

I mesi autunnali vedono un calendario in cui spicca la presenza costante del Direttore Musicale Riccardo Chailly, impegnato con Coro, Orchestra e Filarmonica in dodici serate che coprono repertori diversi, dalla musica sacra alla sinfonica e all’opera, in luoghi e contesti diversi, dal Duomo di Milano alla piazza e naturalmente alla sala del Piermarini. L’obiettivo è lavorare quotidianamente per ritrovare l’identità sonora dei complessi scaligeri, in un arco temporale che vedrà i musicisti e il loro direttore a stretto contatto fino al 7 dicembre e alla nuova Stagione. Una continuità necessaria per garantire la serietà nel lavoro e la qualità del risultato artistico che contraddistinguono la tradizione del Teatro e della Filarmonica.

Duomo di Milano ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

LA MESSA DA REQUIEM
Venerdì 4, lunedì 7 e mercoledì 9 settembre alle 20.30 il Maestro dirige la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi nel Duomo di Milano, nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo e nel Duomo Vecchio di Brescia con l’Orchestra del Teatro alla Scala, il Coro preparato da Bruno Casoni e i solisti Krassimira Stoyanova, Elīna Garanča, Francesco Meli e René Pape (a Bergamo sarà Michele Pertusi) in tre serate dedicate alle vittime della pandemia. Il concerto sarà trasmesso in diretta televisiva da Rai Cultura su Rai5, in differita da Arte e in diretta radiofonica da Radio3. Si aggiungono gli schermi approntati nella Parrocchia di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata di Codogno, così come nella Parrocchia di San Michele Arcangelo e Santa Rita al Corvetto, il Santuario di Santa Rita alla Barona e la Parrocchia di Sant’Agnese nel quartiere Vialba.

Riccardo Chailly Orchestra e Coro Scala ph Brescia e Amisano (150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini)


RITORNO AL PIERMARINI CON LA NONA DI BEETHOVEN
Riccardo Chailly sceglie di riunire nella sala del Piermarini Orchestra e Coro sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven, messaggio di fiducia nel futuro e nell’unione tra gli uomini. Il primo concerto, il 12 settembre, è riservato a medici e infermieri; seguiranno il 14, 16 e 17 altre tre date aperte al pubblico. Per questo grandeconcerto di riapertura che riprende le celebrazioni per il 150° anniversario della nascita diBeethoven si riunisce un illustre quartetto di solisti: Krassimira Stoyanova, Ekaterina Gubanova,Michael König e Tomasz Konieczny.

OMAGGIO A RESPIGHI NEL CD CON LA FILARMONICA DELLA SCALA
Da venerdì 11 settembre sarà disponibile il nuovo CD registrato con Riccardo Chailly per Decca. L’incisione dedicata a Respighi include Pini di Roma; Aria per archi; Leggenda; Di sera; Antiche danze ed arie per liuto, Suite III, P. 172; per violino e orchestra; Fontane di Roma. Nel progetto discografico si attraversano trent’anni di musica: l’intero percorso respighiano, dalla formazione ai tre decenni della maturità.

L’ABBRACCIO DELLA PIAZZA CON LA FILARMONICA E MAXIM VENGEROV
L’attività concertistica della Filarmonica della Scala riparte a settembre e trova nuove formule. Il Concerto per Milano, rinviato, si terrà domenica 13 settembre alle 20.30 e si chiamerà Concerto per l’Italia. A dirigerlo sarà Riccardo Chailly, ospite il violinista Maxim Vengerov, con un programma che al Concerto per violino di Mendelssohn accosta le pagine sinfoniche più celebri del repertorio operistico italiano, da Don Pasquale a Norma, da Manon Lescaut a La forza del destino. Dal sagrato del Duomo di Milano, dove troveranno posto duemila spettatori (prenotazione obbligatoria sul sito filarmonica.it), il concerto sarà trasmesso in diretta da Rai5 in Italia e da Arte TV in Europa, oltre che distribuito da RaiCom in oltre 20 Paesi, inclusi Asia, Giappone e Medio Oriente. Sarà potenziata la diffusione televisiva e in streaming.

Dominique Meyer e Riccardo Chailly

LA RIPRESA AUTUNNALE DELLA STAGIONE DELLA FILARMONICA
Il 4 ottobre il Maestro Chailly inaugura il ciclo di doppi concerti autunnali della Filarmonica della Scala con Aria di Respighi, la Serenata per fiati op. 44 di Dvorák, Apollon Musagète di Stravinskij. Le misure per il distanziamento che limitano la capienza del Piermarini hanno indotto a prevedere per ogni programma un doppio concerto di domenica, con matinée e turni serali, per permettere la partecipazione di tutti gli abbonati; e con programmi originali senza intervallo. Il Maestro tornerà sul podio della Filarmonica il 14 dicembre per l’inaugurazione della Stagione di Concerti 2020-2021.

AIDA IN FORMA DI CONCERTO
Dal 6 al 19 ottobre Riccardo Chailly torna ad Aida dopo l’inaugurazione della Stagione 2006/2007 con regia, scene e costumi di Franco Zeffirelli. Questa volta non ci saranno ispirazioni pittoriche e scene monumentali, ma un cast stellare che schiera Saioa Hernández, Anita Rachvelishvili, Francesco Meli e Luca Salsi e la possibilità di ascoltare per la prima volta una versione del terzo atto di recente scoperta che getta nuova luce sulla genesi dell’opera.

L’INCIPIT MAI ASCOLTATO DELL’ATTO III DI AIDA
Dalle carte del lascito verdiano di Villa Sant’Agata, consultabili dalla primavera 2019 presso l’Archivio di Stato di Parma, è infatti riemersa, grazie anche al lavoro musicologico del professor Anselm Gerhard, la versione originaria dell’attacco del terzo atto di Aida – un centinaio di battute, per circa otto minuti di musica – ancora priva dell’originale attacco strumentale, dell’aria solistica di Aida “O cieli azzurri”, ma soprattutto con un coro a quattro voci ‘alla Palestrina’ di cui Verdi parla in alcune lettere e di cui s’era persa traccia. In origine Verdi aveva voluto differenziare il linguaggio arcaico e solenne dei sacerdoti egizi da quello dei protagonisti assegnandogli una scrittura neo-palestriniana, a cappella e a quattro voci. Dopo l’interruzione dovuta all’assedio di Parigi, e al conseguente mancato invio al Cairo delle scene che erano state commissionate all’Opéra, Verdi riprendendo in mano il lavoro nell’agosto 1871 giudicò che la soluzione ‘alla Palestrina’ non fosse abbastanza caratteristica e la sostituì con il coro unisono esotizzante che conosciamo. Il ritrovamento dei fogli che Verdi tolse dalla partitura rivela ora due cose: la prima è che questo esordio, espunto e messo da parte, era già completato e addirittura in bella copia; la seconda, che si tratta della stessa musica usata per il «Te decet Hymnus» del Requiem composto nel 1874 in memoria di Alessandro Manzoni.

Un’occasione d’ascolto preziosa per comprendere le intenzioni drammaturgiche d’autore e immergersi nel processo creativo del compositore: la Scala tiene fede alla sua missione che non è meramente esecutiva, ma votata alla promozione della conoscenza della nostra tradizione musicale.

Per ulteriori info relative al programma autunnale alla Scala su DeArtes vedi qui

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 2 settembre 2020
Immagine di apertura: Dominique Meyer e Riccardo Chailly

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