Spostare la rappresentazione, nell’incertezza dei nostri tempi attuali, significa ripensare lo sguardo. E il senso anche di una propria necessità. Tempi sospesi in cui (ri)programmare un futuro teatrale possibile. FOG appare, fermo nelle sue incertezze, come una visione instabile, molecolare. A delineare una presenza possibile, a testimoniare l’urgenza dei corpi, la loro vitalità incontenibile.
Introdotto da questa riflessione del Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro Umberto Angelini, “L’abitudine è una cosa meravigliosa” è il claim scelto per la seconda parte di FOG Triennale Milano Performing Arts.

Il festival dedicato alla live art torna dal 6 ottobre al 20 dicembre per portare sul palco di Viale Alemagna 17 appuntamenti13 spettacoli tra i quali 5 prime assolute1 produzione e 8 coproduzioni per 43 repliche complessive, una Lectio Magistralis, due film e un progetto video realizzato ad hoc. Ad affiancare il palinsesto di eventi, un denso programma di workshop e laboratori curati dagli artisti del festival, Extra, che segue e amplifica la programmazione ufficiale.

FOG 2020 Barokthgreat GHOST© Rolf Arnold

FOG vol.2 concentra necessariamente il proprio obbiettivo sull’Italia, mantenendo tuttavia intatta la vocazione internazionale: un’impronta che trova riscontro nella Lectio Magistralis tenuta da Stefan Kaegi, membro fondatore del pluripremiato collettivo Rimini Protokoll, ma anche nel film di Éric Minh Cuong Castaing, L’Âge d’or, che esplora le modalità relazionali, le rappresentazioni e la percezione del corpo nell’era delle nuove tecnologie; nel progetto video Scenes for Survival, in collaborazione con British Councile National Theatre of Scotland; nella ripresa di The Night Writer. Giornale Notturno, lo spettacolo di Jan Fabre interpretato da Lino Musella, che gli è valso il Premio Ubu 2019 come miglior attore.

Lo spettacolo Come Out! Stone wall Revolution di Margherita Mauro e Michele Rho, nuova co-produzione targata FOG in prima assoluta al festival, mette in scena le vicende legate alla storica rivolta dello Stonewall Inn, che ha portato alla nascita del movimento globale LGBTQI+.
La danza è tra le grandi protagoniste di questo vol.2. In questo ambito, First Love, il lavoro di Marco D’Agostin, vincitore del Premio Ubu 2018 come “miglior performer under 35”.

FOG 2020 De Angelis Di Stefano Gleijeses CORCOVADO phTomaso Le Pera

La programmazione intende fornire come sempre spunti di riflessione critica e nuovi punti di vista sulla società contemporanea, affrontando temi legati all’attualità, alle trasformazioni socio-politiche del mondo odierno, alle aspettative nei confronti del futuro e delle nuove generazioni, per rendere Triennale Milano Teatro portavoce di istanze culturali, ma anche storiche e sociali, come è da sempre compito del teatro.

Gli spettacoli di FOG vol.2 saranno sovratitolati in inglese e in italiano per non udenti.

C.S.
Fonte: Press Triennale, 11 settembre 2020


FOG Triennale Milano Performing Arts vol. 2
6 ottobre – 20 dicembre 2020

Triennale Milano
viale Alemagna 6 – 20121 Milano
T. +39 02 724341

www.triennale.org