Il PAV Parco Arte Vivente apre al pubblico “Politics of Disaster. Gender, Environment, Religion”, la prima personale italiana dedicata a una delle più iconiche e riconosciute artiste indonesiane. Anticonformista, blasfema e trasgressiva: così è stata spesso definita Arahmaiani per il suo radicalismo e per l’intromissione in tematiche ai confini del politico. Alcune sue storiche esposizioni hanno causato dure reazioni e violente polemiche. Il percorso a Torino, a cura di Marco Scotini, si concentra su una figura chiave dal contesto asiatico, nella specifica relazione che intercorre tra sfruttamento ambientale e soggetti oppressi, le donne e le minoranze.
L’approccio di Arahmaiani al femminismo si basa su un principio oppositivo di tensione ed “equilibrio tra energia femminile e maschile”, in cui tutti gli aspetti della vita sono interconnessi. La sua trentennale ricerca affronta temi quali il genere e la religione, le lotte per la giustizia sociale e l’ecologia. «Quello che è diventato il centro della mia attenzione sono le situazioni, le forze che “muovono” il corpo», scrive l’artista nel 1993.
La carriera internazionale di Arahmaiani (Bandung 1961, vive a Yogyakarta) ha avuto pionieristici riconoscimenti già negli anni ’90 e poi i suoi lavori sono stati ampiamente esposti in musei e biennali di tutto il mondo, dall’Asia agli Stati Uniti, in Australia e in Europa.
LA PERSONALE
Dal 2010, il focus del suo lavoro si è concentrato sulle questioni ambientaliste, a partire dalla regione dell’altopiano tibetano, dove ha collaborato attivamente con una comunità di monaci buddisti e abitanti dei villaggi locali per promuovere la conservazione ambientale. Politics of Disaster si apre con il decennale progetto partecipativo Memory of Nature (2013 – ongoing): è un lavoro contemplativo e meditativo, che evoca la memoria dell’universo ed enfatizza i sistemi valoriali che ci motivano a rispettare la natura.
La mostra procede a ritroso nel tempo, proponendo la documentazione di diverse performance che l’artista ha dedicato, negli ultimi trent’anni, ai temi della mercificazione del corpo della donna e della distruzione ambientale. Un corpo soggetto a processi biopolitici che sembrano non fare differenza tra sfruttamento del lavoro riproduttivo delle donne e quello delle risorse naturali. Le due sale conclusive sono dedicate a due tra i suoi lavori performativi più potenti, le performance Handle Without Care (1996) e His-Story (2000).
Per partecipare alle attività correlate, come il laboratorio di scrittura La lingua Madre della Terra, è necessaria la prenotazione: 011 3182235 – lab@parcoartevivente.it
M.F.C.S.
Fonte: Lara Facco P&C, 25 settembre 2020
Immagine di apertura:
Arahmaiani, Handle Without Care, 1996/1997, performance at the 2nd Asia Pacific Triennial, Queensland Gallery of Modern Art, Brisbane, Australia, 1996. Courtesy the artist
Immagini della galleria fotografica: Arahmaiani, The Tibet Project (2010 – in corso) . Progetto partecipativo community-based. Courtesy l’artista.
ARAHMAIANI. POLITICS OF DISASTER
25 settembre 2020 – 28 febbraio 2021
PAV – Parco Arte Vivente
via Giordano Bruno 31
10134, Torino+39-011-3182235
info@parcoartevivente.it
www.parcoartevivente.it
#PavTorino
#ContemporaryTurin
#WhatISawInTurin