Il PAV Parco Arte Vivente apre al pubblico Politics of Disaster. Gender, Environment, Religion”, la prima personale italiana dedicata a una delle più iconiche e riconosciute artiste indonesiane. Anticonformista, blasfema e trasgressiva: così è stata spesso definita Arahmaiani per il suo radicalismo e per l’intromissione in tematiche ai confini del politico. Alcune sue storiche esposizioni hanno causato dure reazioni e violente polemiche. Il percorso a Torino, a cura di Marco Scotini, si concentra su una figura chiave dal contesto asiatico, nella specifica relazione che intercorre tra sfruttamento ambientale e soggetti oppressi, le donne e le minoranze

L’approccio di Arahmaiani al femminismo si basa su un principio oppositivo di tensione ed “equilibrio tra energia femminile e maschile”, in cui tutti gli aspetti della vita sono interconnessi. La sua trentennale ricerca affronta temi quali il genere e la religione, le lotte per la giustizia sociale e l’ecologia. «Quello che è diventato il centro della mia attenzione sono le situazioni, le forze che “muovono” il corpo», scrive l’artista nel 1993.

Arahmaiani, Newspaperman (1981). Documentazione della performance originale (Bandung, Indonesia). Courtesy l’artista

La carriera internazionale di Arahmaiani (Bandung 1961, vive a Yogyakarta) ha avuto pionieristici riconoscimenti già negli anni ’90 e poi i suoi lavori sono stati ampiamente esposti in musei e biennali di tutto il mondo, dall’Asia agli Stati Uniti, in Australia e in Europa. 

LA PERSONALE
Dal 2010, il focus del suo lavoro si è concentrato sulle questioni ambientaliste, a partire dalla regione dell’altopiano tibetano, dove ha collaborato attivamente con una comunità di monaci buddisti e abitanti dei villaggi locali per promuovere la conservazione ambientale. Politics of Disaster si apre con il decennale progetto partecipativo Memory of Nature (2013 – ongoing): è un lavoro contemplativo e meditativo, che evoca la memoria dell’universo ed enfatizza i sistemi valoriali che ci motivano a rispettare la natura.

Arahmaiani, His-Story, Soho Baby (2004). Documentazione della performance. Courtesy l’artista

La mostra procede a ritroso nel tempo, proponendo la documentazione di diverse performance che l’artista ha dedicato, negli ultimi trent’anni, ai temi della mercificazione del corpo della donna e della distruzione ambientale. Un corpo soggetto a processi biopolitici che sembrano non fare differenza tra sfruttamento del lavoro riproduttivo delle donne e quello delle risorse naturali. Le due sale conclusive sono dedicate a due tra i suoi lavori performativi più potenti, le performance Handle Without Care (1996) e His-Story (2000). 

Per partecipare alle attività correlate, come il laboratorio di scrittura La lingua Madre della Terra, è necessaria la prenotazione: 011 3182235 – lab@parcoartevivente.it 

M.F.C.S.
Fonte: Lara Facco P&C, 25 settembre 2020
Immagine di apertura:
Arahmaiani, Handle Without Care, 1996/1997, performance at the 2nd Asia Pacific Triennial, Queensland Gallery of Modern Art, Brisbane, Australia, 1996. Courtesy the artist

Immagini della galleria fotografica: Arahmaiani, The Tibet Project (2010 – in corso) . Progetto partecipativo community-based. Courtesy l’artista.

ARAHMAIANI. POLITICS OF DISASTER
25 settembre 2020 – 28 febbraio 2021

PAV – Parco Arte Vivente
via Giordano Bruno 31
10134, Torino+39-011-3182235
info@parcoartevivente.it 
www.parcoartevivente.it

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