Si cono conclusi i restauri della Cappella dei Principi, nel Museo delle Cappelle Medicee di Firenze. Il complesso lavoro ha riguardato, nella fase conclusiva, l’ultimo dei quattro grandi archi monumentali e l’ampia volta di collegamento all’abside posto sul lato ovest della Cappella. Oltre a Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello e agli artefici degli interventi, alla conferenza di presentazione è intervenuto Sua Eminenza il cardinal Giuseppe Betori per impartire la benedizione a un ambiente che, oltre a essere oggi parte del percorso di un museo statale, è elemento architettonico integrato nel Complesso della basilica San Lorenzo.

La Cappella dei Principi, alta circa 60 metri, larga oltre 30 metri e collocata sul retro dell’abside della basilica di San Lorenzo, è il grande mausoleo che i membri della famiglia Medici, divenuti granduchi, vollero costruire come nuova e sontuosa cappella funebre di famiglia. Il progetto fu da subito grandioso e la sua edificazione durò secoli: se ne narra la storia in chiave social, usando l’hashtag #lamortetifabella, anche su Instagram@bargellomuseums.


Fu già Cosimo, primo Granduca di Toscana, a concepire il progetto alla metà del ‘500, ma i lavori per realizzarla furono avviati, all’inizio del ‘600, da Ferdinando I che interpretò il sogno del padre di un ambiente principesco completamente rivestito di marmi screziati e di preziose pietre dure. Per questo fece raccogliere le pietre più preziose: diaspri di Sicilia, marmi neri di paragone, rossi di Barga, granito di Corsica e molte altre varietà lapidee che vennero lavorate per creare sottili lastre destinate a essere composte nei preziosi intarsi del rivestimento.

Un lavoro complesso che dovette attendere il secolo successivo per avere una fisionomia più compiuta, quando l’ultima rappresentante dell’illustre famiglia, Anna Maria Luisa de’ Medici, fece costruire la grande cupola, simile a quella del Duomo di Firenze, su disegno dell’architetto Ferdinando Ruggieri. Ma nessuno dei Medici vide il completamento della cappella. Il Granducato era ormai retto dalla famiglia dei Lorena quando, nel 1827, Pietro Benvenuti decorò la cupola con scene dalla Genesi scompartite da cornici dorate.


Un’opera colossale, infinita e, purtroppo, caratterizzata da criticità conservative: alla fine del secolo scorso la caduta di una lastra avrebbe portato alla luce un serio problema strutturale nei quattro grandi archi della cappella. Prese avvio allora un imponente lavoro di indagine, smontaggio e restauro dei paramenti lapidei, con l’applicazione di innovative strutture portanti e riposizionamento delle lastre, che avrebbe impegnato la Soprintendenza di Firenze per quasi due decenni.

Nel 2015, anno in cui il Museo delle Cappelle Medicee entrò a far parte del complesso dei Musei del Bargello, tre dei quattro archi erano stati messi in piena sicurezza, ma mancava ancora una parte da completare: l’arcone posto sul lato ovest della Cappella, nel quale la presenza di una grande volta, e della sua connessione con l’apparato strutturale e decorativo, rendeva l’intervento particolarmente elaborato e indifferibile.


L’ultima parte dell’intervento conservativo è stata possibile grazie ad un finanziamento straordinario di Euro 727.200,00, stanziato dal MiBACT di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il lavoro, avviato operativamente alla fine del 2018, si è felicemente concluso nel 2020 restituendo alla città di Firenze, e ai visitatori tutti, la Cappella dei Principi nella sua originaria bellezza. Anzi, probabilmente il mausoleo dei Medici non è mai apparso al pubblico così luminoso, grazie al nuovo impianto di illuminazione che ne pone in risalto la grandiosa e principesca magnificenza.


M.C.S.
Fonte: Civita Opera Laboratori Fiorentini, 25 settembre 2020

Museo delle Cappelle Medicee
Piazza di madonna degli Aldobrandini 6, 50123 Firenze
Tel: +39 055 0649430
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