Il centenario di Charlie Parker, il saluto a Steve Grossman, il progetto di Paolo Fresu su David Bowie: attorno a questi omaggi si sviluppa la nuova edizione del Bologna Jazz Festival. La kermesse è multilocalizzata. Oltre ai teatri bolognesi, il BJF, dal 30 ottobre al 15 novembre, è di casa in altri luoghi cittadini e si espande nei comuni dell’area metropolitana e nelle province di Modena, Ferrara e Forlì.
I disegni originali del festival sono realizzati da Paolo Bacilieri, grazie alla collaborazione con BilBOlbul – Festival Internazionale di fumetto.Queste opere sono esposte sull’Autobus del Jazz e sulle bacheche di CHEAP on board.
CONCERTI NEI TEATRI
Il primo dei grandi omaggi, il 30 ottobre al Teatro Duse, è per il centenario della nascita di Charlie Parker. Nel suo nome e sul suo repertorio musicale si trova una front line di ben tre sassofoni, Francesco Cafiso, Mattia Cigalini e la portavoce di New Orleans Jesse Davis, in un omaggio che riecheggia la frenesia ritmica e vitale di Parker.
“We Won’t Forget – Bologna celebra Steve Grossman”, il 6 novembre al Teatro Auditorium Manzoni, è un saluto accorato a uno dei giganti della musica afroamericana, lo statunitense Steve Grossman (1951-2020), tra coloro che maggiormente hanno lasciato il segno nella scena jazzistica italiana e che trascorse oltre vent’anni a Bologna. Lo ricordano, riuniti sullo stesso palco, dodici jazzman: Flavio Boltro e Tom Kirkpatrick alla tromba, Carlo Atti, Piero Odorici e Valerio Pontrandolfo al sax tenore, Danilo Memoli e Nico Menci al pianoforte, Paolo Benedettini e Stefano Senni al contrabbasso, Max Chiarella, Roberto Gatto e Fabio Grandi alla batteria. A Grossman è dedicato anche un contorno di iniziative concentrate tra il 6 e l’8 novembre. Tra queste, il Museo internazionale e biblioteca della musica ospita l’esposizione Grossman Unpublished, con scatti, live e i video inediti del grande tenorista (ingresso libero contingentato).
Il jazz ha ricevuto molto da David Bowie e ora gli restituisce un tributo in grande stile orchestrato attorno alla tromba di Paolo Fresu, il 13 novembre al Teatro Auditorium Manzoni. Il cast di “Heroes” è completato da Petra Magoni, Gianluca Petrella, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli, Christian Meyer: una band unica, creata appositamente per questo progetto.
LIVE DOPO CONCERTO
Le produzioni principali del festival sono seguite da ulteriori live dopo concerto al Camera – Jazz & Music Club, per entrare a suon di jazz nel cuore della notte.
CONCERTI NEI JAZZ CLUB TRA BOLOGNA E FERRARA
Nel centro cittadino bolognese la Cantina Bentivoglio è diventata la ‘casa del jazz moderno’. Qui si ascoltano il quartetto venato di R&B della vocalist Lucy Woodward, i fisarmonicisti Simone Zanchini e Antonello Salis, il quartetto del virtuoso sassofonista Seamus Blake.
Le serate al Torrione Jazz Club di Ferrara vedono il duo voce-trombone con Tiziana Ghiglioni e Giancarlo Schiaffini; il pianista Antonio Faraò alla guida di un trio; il raffinato e poetico duo virtuosistico formato dal trombettista Fabrizio Bosso e dal pianista Julian Oliver Mazzariello.
Il Camera – Jazz &Music Club è il punto di riferimento per la programmazione mainstream, con il quartetto della pianista e cantante Dena De Rose, arricchito dal sax di Piero Odorici, e l’Exit Signs Quartet, che vanta la presenza solistica di Robert Bonisolo al sax tenore. Il Bravo Caffè si ritaglia un suo spazio con il quartetto di Fabrizio Bosso, che presenta il nuovo progetto “WE4” e il trio di Antonio Faraò.
CONCERTI NELL’AREA METROPOLITANA E FUORI PROVINCIA
Il BJF 2020 si espande sul territorio, con trasferte nei comuni dell’area metropolitana e nelle province di Modena e Forlì, oltre alle già citate serate a Ferrara.
Si tiene nel Cine Teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto (BO), il concerto del batterista Marcello Molinari, alla guida di un quintetto, con la voce di Diana Torto.
Lo Smallet Jazz Club di Modena si conferma spazio dalla spiccata vocazione in the tradition: ospita il quintetto To Miles with Love, con i fiati di Fulvio Sigurtà e Robert Bonisolo oltre a Ferenc Nemeth alla batteria, e l’Italian Jazz Guitar Trio, con Giancarlo Bianchetti, Marco Bovi e Sandro Gibellini.
L’ultima alzata di sipario del BJF 2020 è il 15 novembre a Villa Zarri di Castel Maggiore (BO), sui Jazzasonic del sassofonista Dario Cecchini, che lascia i panni di leader dei celebri Funk Off per guidare un piccolo ma agguerrito combo.
Seguirà una sorta di dopo festival a Forlì in dicembre, quando il BJF sosterrà la causa dell’Artusi Jazz Festival.
ALTRI EVENTI
Il Progetto Didattico “Massimo Mutti” giunge all’ottava edizione e si articola in varie sezioni. Si è conclusa la registrazione del primo CD dell’ERJ Orchestra, formazione giovanile del jazz emiliano, nata nel 2019 sotto la direzione di Piero Odorici e Roberto Rossi. Il disco è presentato ufficialmente il 3 novembre con un concerto alla Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena (BO).
Dal 2 al 5 novembre ha luogo il workshop della contrabbassista toscana Silvia Bolognesi, presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna ed è aperto agli studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna.
Tornano le lezioni musicali “Jazz Insights” con Emiliano Pintori, ideate e ospitate dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, tutti i sabati dal 14 novembre al 12 dicembre.
M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna jazz, 13 ottobre 2020
BOLOGNA JAZZ FESTIVAL
30 ottobre 15 novembre
Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel. 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
Prevendite su www.vivaticket.it e sul circuito VivaTicket
e biglietteria del Teatro Duse.
Vantaggi con la Bologna Jazz Card