L’Istituzione Bologna Musei annuncia un importante intervento di restauro, conservazione, conversione digitale e valorizzazione di cinque manoscritti musicali liturgici miniati di grande pregio storico-artistico, appartenenti alla collezione del Museo internazionale e biblioteca della musica. L’iniziativa ha preso avvio in ottobre e si concluderà entro giugno 2021.
Il corpus, composto da oltre un centinaio di libri manoscritti e a stampa risalenti al periodo che va dal X al XV secolo, costituisce parte della collezione bibliografica musicale di padre Giovanni Battista Martini (1706-1784), riconosciuta fra le più prestigiose al mondo. La sua collezione, che all’epoca raggiunse oltre 17.000 volumi, vanta oggi oltre 100.000 tra documenti musicali a stampa dal XVI al XVIII secolo, preziosi manoscritti, una singolare raccolta di autografi, oltre 12.000 libretti d’opera. Accresciuta nell’Ottocento e nella prima metà del Novecento, la straordinaria raccolta è conservata nel Palazzo Sanguinetti dove il Museo della Musica è stato aperto nel 2004.
L’intervento conservativo si inquadra in un più ampio progetto condotto negli anni 2003-2005 sul fondo dei liturgici posseduti dal Museo della Musica e dalla Biblioteca dell’Archiginnasio. In quella circostanza, ventidue liturgici manoscritti furono catalogati e digitalizzati e una decina furono oggetto di restauro conservativo.
Ora, sono stati individuati cinque corali di grandi dimensioni (circa cm 59 x 41 in media) ricchi di miniature, in parte pergamenacei, provenienti da istituzioni ecclesiastiche bolognesi, e necessitanti di un intervento di recupero urgente. Si tratta di due antifonari domenicani risalenti al XIII-XIV secolo, compilati per il monastero domenicano femminile di Santa Maria Maddalena di Val di Pietra; un salterio- innario olivetano proveniente da San Michele in Bosco; un graduale-kyriale domenicano proveniente dal monastero domenicano femminile di Sant’Agnese realizzato tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo; un graduale domenicano del XVI secolo, compilato per una comunità religiosa domenicana probabilmente bolognese.
Al restauro farà seguito la riproduzione digitale che garantirà una più vasta fruizione da parte di studiosi, ricercatori e appassionati di tutto il mondo, grazie alla possibilità di esaminare, in sede e via web, documenti che richiedono attenzioni particolari e una movimentazione limitata. Saranno realizzati appositi contenitori in cui i manoscritti verranno condizionati, nel mantenimento dei parametri ambientali idonei alla conservazione e trasmissione nel tempo.
Si sta completando la pubblicazione di un volume sui due nuclei di manoscritti liturgici conservati presso il Museo della Musica e la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, che raccoglierà gli esiti di un approfondimento critico condotto da Cesarino Ruini (già docente di Storia della Musica presso l’Università di Bologna) assieme ad altri contributi.
I liturgici tutti furono censiti per la prima volta da Gaetano Gaspari nel “Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna”, consultabile anche online.
M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna Musei, 9 ottobre 2020
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