L’opera d’arte metafisica è quanto all’aspetto serena; dà però l’impressione che qualcosa di nuovo debba accadere in quella stessa serenità e che altri segni, oltre a quelli già palesi, debbano subentrare sul quadrato della tela. Tale è il sintomo rivelatore della profondità abitata. (Giorgio de Chirico, Sull’arte metafisica, 1919)

La mostra antologica “De Chirico e la Metafisica” ripercorre la ricerca in continua evoluzione dell’artista. Dopo aver dato i natali alla Metafisica nel 1910, de Chirico è tornato costantemente ad alimentarsi alla sua fonte, dando vita, in periodi diversi, alla “seconda Metafisica” e alla “Neometafisica”. Stagioni a lungo sottovalutate a causa di un pregiudizio alimentato dal poeta André Breton – autore del Manifesto del Surrealismo – secondo il quale una precoce senescenza avrebbe colpito l’artista dopo le sue prime geniali opere. Un’interpretazione tendenziosa entrata in crisi nei primi anni Settanta, che segnarono un mutamento significativo nella ricezione critica della sua opera portando a smarcare la figura di de Chirico dal ruolo, circoscritto e riduttivo, di precursore del Surrealismo.

Giorgio de Chirico
Gli archeologi, 1927 circa,
Galleria Nazionale d’Arte Moderna
e Contemporanea di Roma
© Giorgio De Chirico by SIAE 2020

L’esposizione, allestita a Pisa nelle sale di Palazzo Blu dal 7 novembre 2020 al 9 maggio 2021, racconta l’opera del Pictor optimus in un lungo viaggio attraverso le tracce profonde lasciate lungo l’arco del Novecento e che ispirarono le nuove generazioni di artisti.

La collezione personale dell’artista, i “de Chirico di de Chirico”, è il fulcro di questa mostra, composta soprattutto da opere provenienti da La Galleria Nazionale di Roma – donate nel 1987 dalla moglie del pittore, Isabella – e dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, cui si vanno ad aggiungere i supporti della Pinacoteca di Brera e del Mart di Trento e Rovereto.

Il percorso cronologico, curato da Saretto Cincinelli e Lorenzo Canova, va dalle prime opere “böckliniane” della fine del primo decennio del Novecento, agli anni Dieci della grande pittura Metafisica; dai capolavori del periodo “classico” dei primi anni Venti della “seconda metafisica” parigina, fino ai Bagni Misteriosi degli anni Trenta, alle straordinarie ricerche sulla pittura dei grandi maestri del passato riscontrabili nelle nature morte, nei nudi e negli autoritratti, realizzati tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, giungendo all’ultima, luminosa fase neometafisica che recentemente ha riscosso un grande interesse internazionale.

Giorgio de Chirico
Orfeo trovatore stanco, 1970,
Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma
© Giorgio De Chirico by SIAE 2020

De Chirico immagina vedute di città antiche che si sovrappongono a visioni di città moderne riprese da luoghi di vita vissuta. Luoghi in cui lo spazio pubblico disabitato dall’uomo viene popolato da oggetti – frammenti, rovine, archi, portici, angoli di strade, muri, edifici, torri, ciminiere, treni, statue, manichini – che, estraniati dal loro abituale contesto, emergono con forza iconica diventando irreali, misteriosi, enigmatici. Un esempio potente lo ritroviamo nel dipinto Le muse inquietanti, dove de Chirico fissa una concezione del mondo e del rapporto tra l’uomo e la realtà. Il mondo è un insieme di cose dominate da una fatalità illogica, un assurdo mistero a guardia del quale stanno controllori severi che solo l’intuizione poetica può penetrare.

La mostra ha anche il merito di rimettere in luce le fioriture internazionali della visione metafisica, attraverso grandi artisti come Carrà, Savinio e de Pisis, e anche di Sironi e Martini: artisti presenti in mostra. Catalogo Skira.


M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa mostra, 23 ottobre 2020
Immagine di apertura: Giorgio de Chirico Le muse inquietanti, 1925 (1947)
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
© Giorgio De Chirico by SIAE 2020

DE CHIRICO E LA METAFISICA
7 novembre 2020 – 9 maggio 2021
Prenotazione obbligatoria

BLU | Palazzo d’arte e cultura Fondazione Palazzo Blu
Lungarno Gambacorti 9, Pisa
T. +39 050 220.46.50
info@palazzoblu.it
www.dechiricopisa.it
www.mondomostre.it
www.palazzoblu.it

Giorgio de Chirico Bagni Misteriosi, 1965 circa,
Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma
© Giorgio De Chirico by SIAE 2020