Al Museo Novecento di Firenze è aperta Modern Ancient Brown, prima personale in una istituzione europea dell’artista afroamericano McArthur Binion, che spiega: «Ho sviluppato l’idea di Modern Ancient Brown 40 anni fa. Volevo che il mio lavoro fosse contemporaneo, avesse una storicità, onorasse i Black and Brown painters che sono venuti prima di me. È anche una sorta di autoritratto: McArthur Binion e Modern Ancient Brown: MAB e MAB».
Il Museo Novecento entra nel vivo delle questioni più urgenti del nostro tempo, come quella dei diritti civili e della lotta contro il razzismo, presentando un artista impegnato su questo fronte da decenni, sia con l’opera pittorica che con l’impegno civile e didattico. Binion infatti ha dato vita nel 2019 a Detroit a una Fondazione impegnata nella sensibilizzazione e nell’educazione dei giovani artisti riguardo le questioni razziali, secondo una visione interdisciplinare e olistica.
Le opere nella mostra, a cura di Lorenzo Bruni, sono tutte del 2020 e sono state realizzate appositamente per gli spazi del museo fiorentino e per il ciclo espositivo Duel, ideato dal direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti. Oltre ai lavori su carta della serie Healing:work, alle dodici opere Altar:work I-XII – che riflettono sul limite e la materia del monocromo – e alla grande pala su tavola dal titolo Modern Ancient Brown-Altar, sono presentate anche alcune parti del documentario della film-maker Marika Mairova dedicato all’artista, commissionato per l’edizione di Art Basel di giugno 2020 rimandata a causa del Covid-19.
McArthur Binion, che ha iniziato la carriera come poeta, è impegnato sin dagli anni ’70 nella ricerca di un’alternativa all’arte minimalista, tramite la sua personale filosofia della griglia pittorica posta in dialogo con elementi autobiografici che vanno dalle pagine della sua rubrica telefonica alle fotografie ritrovate di linciaggi razziali. Il progetto ha avuto la sua genesi nell’ideazione di una grande opera astratta su tavola, collocata nella cornice preesistente sopra l’altare della cappella rinascimentale al piano terra del museo.
Le altre opere che interagiscono con gli ambienti, consistono in due cicli pittorici animati dalla stessa ricerca sull’eredità della pittura astratta modernista in relazione a un contesto più ampio, ovvero all’esigenza della società umana di lasciare tracce e storia di sé, ma al contempo di proiettarsi nel futuro. Tale approccio ha portato McArthur Binion ad amplificare la sua ricerca attorno a un gesto artistico che comprenda sia la pratica pittorica che quella scultorea, sia una dimensione assoluta e monocromatica, che una composta di narrazioni intime e personali.
M.F.C.S.
Fonte: Davis & Co, 23 ottobre 2020
Immagine di apertura: McArthur Binion – Altar, 2020 –
Ph: Serge Domingie Firenze
DUEL
MCARTHUR BINION
MODERN ANCIENT BROWN
24 ottobre 2020 – 11 febbraio 2021
Museo Novecento
Piazza Santa Maria novella 10, 50123 Firenze
Tel. 055 286132
info@muse.comune.fi.it
www.museonovecento.it