Per il quarto anno consecutivo è sbarcata a Torino World Press Photo, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo. Presente in oltre cento città e più di 45 Paesi, quest’anno cambia location e sceglie la Sala Senato a Palazzo Madama. Ogni anno migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali come National Geographic, BBC, CNN, Le Monde, El Pais si contendono il titolo nelle otto diverse categorie del concorso di fotogiornalismo – Contemporary Issues, Environment, General News, Long- Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News – con l’obiettivo di aggiudicarsi l’ambito premio e una collocazione in questa mostra, organizzata da CIME e Fondazione Torino Musei. La giuria internazionale ha esaminato nel 2020 i lavori di 4.282 fotografi, provenienti da 125 Paesi per un totale di 73.996 immagini. In finale sono arrivati 44 fotografi provenienti da 24 Paesi.
La 63a edizione della mostra presenta 157 immagini realizzate dai finalisti dell’edizione 2020. Tra queste, Straight Voice si è aggiudicata il premio World Press Photo of the Year 2020, firmata dal giapponese Yasuyoshi Chiba dell’agenzia Agence France-Presse. La fotografia, realizzata a Khartum nel giugno del 2019dopo il colpo di stato militare contro Omar al-Bashir, ritrae un ragazzo, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari,che in una manifestazione in Sudan recita una poesia di fronte ad altre persone che lo applaudono. «Nell’immaginevediamo un giovane che non sta sparando, che non sta lanciando sassi, ma recitando una poesia. In un periodo come quello in cui viviamo, pieno di violenza econflitti, è importante avere un’immagine che ispiri le persone», ha motivatoLekgetho Makola, presidente della prestigiosa giuria internazionale.
Gli altri finalisti per la foto dell’anno sono Tomer Kaczor, che ha ritratto una rifugiata armena affetta dalla sindrome da rassegnazione; Mulugeta Ayene con una foto scattata durante i funerali delle vittime del volo Ethiopian Airlines 302; Farouk Batiche con le proteste antigovernative in Algeria; Ivor Prickett, che ha raccontato la lotta dei curdi in Iraq; Nikita Teryoshin, presente alla più grande conferenza sulla difesa nel Medio Oriente.
Il francese Romain Laurendeau ha vinto invece il World Press Photo Story of the Year, la categoria dedicata alla migliore sequenza di immagini di rilevanza giornalistica. Lo scatto premiato, dal titolo Kho, the Genesis of a Revolt, documenta il disagio giovanile in Algeria e la forza ispiratrice delle nuove generazioni nelle proteste del 2019.
Tra i sei italiani sul podio anche il torinese Fabio Bucciarelli, classe 1980, secondo premio nella sezione Storie della categoria General News per un servizio realizzato per L’Espresso sulle proteste in Cile dell’ottobre 2019. Il cuneese Nicolò Filippo Rosso è giunto invece terzo nella sezione Storie della categoria Contemporary Issues, con un lavoro sugli effetti della crisi politica e socio-economica in Venezuela e sulla migrazione dei venezuelani in Colombia.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Torino Musei, ottobre 2020
WORLD PRESS PHOTO EXIBITION 2020
10 ottobre 2020 – 18 gennaio 2021
Palazzo Madama – Museo Civico D’arte Antica – Sala Senato
piazza Castello, 10122 Torino
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
t. 011 4433501
Visite guidate mostra: cooperativa Theatrum Sabaudiae t. 0115211788
prenotazioniftm@arteintorino.com
www.palazzomadamatorino.it