In occasione di Lucca Comics and Games, di cui è stato ospite, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha presentato uno dei più recenti acquisti effettuati dalle Gallerie degli Uffizi a Firenze: l’autoritratto giovanile del pittore Bernardino Nocchi (Lucca 1741 – Roma 1812). Lucchese di nascita e formazione, nel 1769 Nocchi si trasferì a Roma dove prevalentemente operò, pur mantenendo rapporti con la città natale, grazie a importanti committenti tra cui la corte pontificia e l’alta curia romana.

Nell’ambito della pittura lucchese del Settecento, la figura di Nocchi può essere considerata la più rilevante nella generazione di artisti successiva a quella di Pompeo Batoni. Nell’autoritratto appena acquistato dagli Uffizi il pittore mostra orgogliosamente in primo piano gli strumenti del mestiere: la tavolozza, i pennelli ancora intrisi di colore, e un dipinto cui sta lavorando, raffigurante un satiro e un amorino, sul cui margine superiore è la data 1763. Ecco dunque l’aspetto di Bernardino a ventidue anni, giovane di sobria e raffinata eleganza – come si nota dalla bella vestaglia di seta a righe, dalla frusciante cravatta a fiocco e dall’acconciatura curata – che ben presto, nel 1766, sarà associato all’Accademia lucchese di Pittura e Scultura, divenendone a partire dall’anno successivo uno dei quattro direttori.

LUCCA COMICS E GALLERIE INSIEME 
Eike Schmidt ha annunciato di voler far nascere una collaborazione che unisca Uffizi e Lucca Comics and Games, la più grande fiera italiana ed europea (e la seconda al mondo) dedicata alla creatività: dal mondo del comic, dal quale è nata, all’animazione, ai giochi, ai videogiochi, alla cultura legata al fantastico e al fantascientifico. «Faremo mostre, incontri, confronti eventi: tutte le arti devono essere unite, anche per lanciare un messaggio simbolico di forza in questo tempo di pandemia». «L’idea degli Uffizi che si aprono e diventano ‘pop’ (perché lo sono, il museo deve esserlo), rientra perfettamente in quel piano di ‘Uffizi diffusi’ sul territorio toscano, ma non solo, che stiamo tenacemente perseguendo da mesi attraverso l’istituzione di progetti comuni con tanti luoghi diversi tra loro» ha concluso Eike Schmidt.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Uffizi, 29 ottobre 2020

Gallerie degli Uffizi
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