Dalla circolazione clandestina come reperti trafugati e destinati al mercato internazionale degli oggetti d’arte, al recupero e alla successiva donazione a un museo pubblico dove saranno fruibili alla collettività. È l’esito della lotta contro il traffico illecito dei beni culturali condotta dai servizi dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Bologna, che ha riguardato un gruppo di 16 manufatti in terracotta di provenienza colombiana.

Già oggetto di un sequestro penale per violazione dei divieti all’importazione di beni culturali e di un lungo e complesso iter giudiziario, i reperti, individuati e censiti, sono stati donati ai Musei Civici d’Arte Antica dell’Istituzione Bologna Musei, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria competente. I manufatti colombiani vanno ad arricchire la ricca collezione andina conservata al Museo Civico Medievale di Bologna.

Ciotola con all’interno figura femminile Cultura Narino – Colombia/Equador, 800 – 1005 d.C.Bologna, Museo Civico Medievale

Accurati accertamenti iconografici e stilistici condotti dallo staff del museo in collaborazione con Davide Domenici, professore associato di Discipline demoetnoantropologiche presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, hanno consentito di ricostruire il contesto di provenienza, l’autenticità e la verosimile datazione.

Gli oggetti derivano certamente dal saccheggio di contesti funerari d’élite, con ogni probabilità deposti in tombe “a pozzo” dotate di profondi “camini” verticali. Il corpus, che testimonia l’attività di diversi ambiti culturali nord-andini, è costituito da 9 testine fittili Tumaco-La Tolita (ca. 300 a.C. – 200 d.C.), 1 pregevole bottiglia ornitomorfa di cultura Calima (ca. 200 – 800 d.C.) e 6 recipienti e sculture antropomorfe Nariño (ca. 800 – 1500 d. C.). Questi ultimi, provenienti da una regione oggi situata a cavallo del confine tra Colombia meridionale (Nariño) ed Ecuador settentrionale (Carchi), si caratterizzano per la peculiare decorazione “al negativo”, con raffinati motivi geometrici. Tra le figure antropomorfe Nariño spicca quella di un uomo con la guancia sinistra rigonfia di foglie di coca, pianta fondamentale della vita sociale e religiosa andina.

Foto Agenzia Dogane e Monopoli di Bologna

I risultati di nuove ricerche sui materiali americani, sia precolombiani che di età coloniale, delle collezioni bolognesi, sono presentati nelciclo di conferenze on line sulla piattaforma Google Meet dal titolo Cose dell’altro mondo: oggetti americani nelle collezioni del Museo Civico Medievale, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna. Appuntamenti i martedì 10 – 17 – 26 novembre alle ore 17.
Link collegamenti (in ordine di data):
meet.google.com/ykd-vwnt-fie
meet.google.com/xqb-qibv-yoi
meet.google.com/vkg-iioh-buk

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna Musei, 6 novembre 2020
Immagine di apertura: Foto Agenzia Dogane e Monopoli di Bologna


Informazioni 
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Tel. +39 051 2193916 / 2193930 
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Ciotola con piede antropomorfo
Cultura Narino – Colombia/Equador, 800 – 1005 d.C.
Bologna, Museo Civico Medievale