È iniziata la grande campagna di restauro delle opere architettoniche di Andrea Palladio, Baldassarre Longhena e Giovanni Buora, nel complesso monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore, che, la notte del 12 novembre 2019, sono state pesantemente danneggiate dall’Acqua Granda. È passato un anno dal drammatico evento, per il quale molti volontari hanno prestato aiuto, e la Fondazione Giorgio Cini nel frattempo ha raccolto circa 800.000 euro grazie alla generosità e all’impegno diistituzioni, comitati di salvaguardia e privati (aziende e individui) italiani e stranieri. Con questa cifra, già dalla scorsa primavera sono stati avviati gli interventi, spiega il Segretario Generale Renata Codello.
I cantieri aperti, e in parte completati, sono: il restauro del monumentale Scalone del Longhena, grazie alla Fondazione di Venezia e ad Acri; il restauro del rinascimentale Portale del Buora, grazie all’Associazione Un Amico a Venezia e al lavoro degli allievi dell’Università Internazionale dell’Arte; la riqualificazione funzionale della Sala dei Cipressi, grazie a Aermec SpA; il ripristino della boiserie nella Sala Fotografie e della pavimentazione della residenza per studiosi “Vittore Branca”.
Grazie ad alcuni interventi, come la piantumazione degli alberi abbattuti dal maltempo e delle piante e bossi danneggiati, è stato inoltre rigenerato il Parco dell’Isola.
Queste importanti donazioni hanno consentito di intervenire subito sui danni più urgenti, ma la cifra raccolta copre al momento circa il 30% dei lavori complessivamente necessari sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Restano ancora da effettuare ulteriori interventi per risanare le aree che risultano oggi ancora inagibili.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 11 novembre 2020
Fondazione Giorgio Cini onlus
Isola di S.Giorgio Maggiore
Venezia, VE 30124
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