Prima europea del fantasy storico-cinematografico “Bambini prodigio – Wunderkinder – Child Prodigies”, un viaggio sulle orme di Mozart frutto della collaborazione internazionale tra la Galleria dell’Accademia di Firenze, il teatro leader in Europa per il pubblico giovane Theater der Jugend (Vienna/Austria), l’orchestra Staatsorchester Braunschweig e la fondazione Stiftung Braunschweigischer Kulturbesitz (Braunschweig/Germania). Il lavoro cinematografico è andato in onda il 17 novembre 2020 in streaming sui canali Youtube e piattaforme online della Galleria fiorentina, del Mibact, e delle altre istituzioni coinvolte, e resterà visibile in futuro.
«In un momento come quello che stiamo vivendo – sottolinea il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini – con musei, teatri, sale cinematografiche e i luoghi della cultura temporaneamente chiusi, l’importante collaborazione internazionale tra prestigiose istituzioni culturali, che è alla base del progetto online “Bambini prodigio”, dimostra quanto sia fondamentale consolidare il legame e lo scambio tra i paesi europei e mantenere viva quella speciale relazione che unisce le persone, l’arte e il patrimonio culturale». «L’arte ha sempre fatto affidamento sullo scambio internazionale di idee ed esperienze e lo fa ancora oggi» aggiunge Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria fiorentina.
Duecentocinquant’anni fa Wolfgang Amadeus Mozart, in viaggio attraverso il continente, vestì i panni di un “artista europeo” ante litteram. Nel 1770 in Italia, allora centro musicale mondiale, incontrò un altro bambino prodigio: Thomas Linley da Bath/Inghilterra, un virtuoso del violino di 14 anni, proprio come Mozart. Vagabondando per le strade di Firenze in compagnia di Zerlina, una giovane residente, i due scoprirono la statua del David di Michelangelo. Forse, ipotizza la produzione cinematografica, questo incontro potrebbe aver ispirato un personaggio operistico di Mozart: il “convitato di pietra”, “o statua gentilissima”. L’amicizia tra i due giovani musicisti diventa un simbolo di come l’arte, già allora, fosse in grado di trascendere i confini tra territori e generi artistici.
Il soggetto e il film sono stati sviluppati e realizzati dal Theater der Jugend di Vienna sulla base di accurate ricerche. Le scene semi-documentaristiche sono state recitate dalla compagnia teatrale in tedesco e in italiano e filmate sul palco del Renaissancetheater di Vienna. La Staatsorchester Braunschweig sotto la conduzione del direttore d’orchestra Martin Weller ha registrato alcune pagine di Mozart e Linley. L’esclusivo materiale iconografico è fornito dalla Galleria dell’Accademia di Firenze. Nel film compaiono alcuni strumenti musicali del XVII e XVIII secolo presenti nella collezione del museo, nonché altri tesori nascosti.
M.F.C.S.
Fonte: Davis & Co, 17 novembre 2020
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