È tornata alla luce una nuova porzione dei Fori Imperiali a Roma e d’ora in avanti, con un unico straordinario colpo d’occhio, si potrà ammirare la piazza del Foro di Traiano con il complesso monumentale dei Mercati di Traiano. Questo è il primo eccezionale risultato della conclusione dello scavo archeologico del primo tratto di via Alessandrina, realizzato grazie all’atto di mecenatismo della Repubblica dell’Azerbaigian, e del Presidente Ilham Aliyev, per un importo complessivo di € 1.000.000,00.
Al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano saranno esposti in modo permanente reperti scultorei e architettonici venuti alla luce durante lo scavo. Tutti i reperti facevano parte dell’apparato decorativo del Foro di Traiano, realizzato nei primi anni del II secolo d.C. a celebrazione delle vittorie sui Daci.
La presentazione è avvenuta l’11 dicembre durante la conferenza stampa digitale dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi, dall’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian Mammad Ahmadzada, dal Vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo, dal Direttore dei Musei Archeologici e storico-artistici di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce e dalla Soprintendente Capitolina, Maria Vittoria Marini Clarelli la quale ha spiegato: «Il Foro di Traiano è un capolavoro dell’urbanistica romana di cui finora non si coglieva appieno la grandiosità. Oggi è più facile capire perché la costruzione fosse definita degna dell’ammirazione degli dei».
L’opera, curata da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Parco Archeologico del Colosseo, restituisce così alla città una nuova prospettiva e una migliore leggibilità e valorizzazione dell’area archeologica nel cuore della Capitale.
I REPERTI RIPORTATI ALLA LUCE
In diretta streaming è stata mostrata una testa di età imperiale, identificata con il dio Dioniso, rinvenuta il 24 maggio 2019, che fu intenzionalmente riutilizzata nell’antichità in un muro tardomedievale come materiale da costruzione, e una seconda testa di età imperiale che raffigura probabilmente l’imperatore Augusto in età giovanile, mai mostrata al pubblico, ritrovata il 27 settembre 2019.
Inoltre una selezione degli oltre 60 frammenti del fregio che rappresenta le spoglie belliche dei popoli vinti e quelle dei vincitori, tutte deposte a simboleggiare la raggiunta pax romana. Il motivo, noto come Fregio d’Armi del Foro di Traiano, decorava pannelli marmorei fiancheggiati da statue di guerrieri daci che coronavano il ricco fronte della Basilica Ulpia e, forse, i portici della piazza del Foro di Traiano.
Inoltre è stato allestito, in questa occasione, un frammento di fregio storico, che conserva rappresentazioni figurate a rilievo sulle due facce opposte (pluteo), in marmo bianco a grana fine (marmo di Luni) ed è inquadrabile cronologicamente tra il I e il II secolo d.C.
I reperti di maggior pregio saranno oggetto di interventi conservativi a cura della Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il supporto dell’area conservazione di Zètema Progetto Cultura.
LA STORIA DEI LAVORI DI VIA ALESSANDRINA
Con gli scavi è stato rimosso il tratto settentrionale, lungo circa 60 metri, della via Alessandrina che collegava l’attuale piazza del Foro di Traiano a largo Corrado Ricci. La via costituiva l’asse principale del quartiere Alessandrino, sorto alla fine del XVI secolo a opera del cardinale Michele Bonelli, detto l’Alessandrino poiché nato nella città piemontese.
La completa demolizione del quartiere tra il 1924 e il 1932 per l’apertura della via dell’Impero, l’attuale via dei Fori Imperiali, ha privato via Alessandrina del suo originario tessuto abitativo. Di conseguenza il tracciato superstite, attraversando i Fori di Augusto, di Nerva e di Traiano, rendeva difficile la comprensione dei resti degli antichi complessi architettonici. Da qui la decisione di rimuovere la strada, accolta dalla Commissione paritetica MiBACT-Roma Capitale, la quale ha sottolineato la necessità di procedere alla riunificazione visiva e fisica delle aree monumentali dei Fori di Traiano, Augusto e Nerva, con la conseguente eliminazione del tracciato stradale di via Alessandrina.
Lo scavo di via Alessandrina, dopo una campagna preliminare nel 2016, si è svolto ininterrottamente da marzo 2018 fino allo scorso novembre sotto la direzione scientifica degli archeologi della Sovrintendenza. L’intervento ha riportato alla luce una nuova porzione della piazza del Foro di Traiano oltre ai resti delle abitazioni del quartiere medievale, le cui fondazioni poggiavano direttamente sulla piazza del Foro di Traiano, ormai privato della sua pavimentazione originaria a lastre in marmo bianco, di cui restano bene evidenti le impronte sulla malta di preparazione.
L’INTERVENTO DELL’AZERBAIGIAN
Mammad Ahmadzada, Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian, così motiva il generoso iintervento di mecenatismo: «L’Azerbaigian, che è un paese multietnico e multiculturale, è sempre stato molto attento alle culture degli altri popoli e per noi è un dovere rispettare e tutelare i beni storico-architettonici e culturali in vari paesi del mondo. Il patrimonio di Roma appartiene all’umanità, e la città eterna, capitale dell’Italia, culla della civiltà, occupa un posto speciale nel cuore del mio Paese.
Nel 2014, durante la visita ufficiale in Italia del Presidente Ilham Aliyev, fu firmata una convenzione tra il comune di Roma e il ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica dell’Azerbaigian, per sostenere l’intervento di scavo archeologico e valorizzazione nell’area dei Fori Imperiali—via Alessandrina. Ci ha resi davvero felici il fatto che questo intervento sia andato oltre il suo obiettivo, portando alla scoperta di una serie di importanti reperti; la cui esposizione, a febbraio di quest’anno, il presidente Ilham Aliyev, in visita di Stato in Italia, ha visionato nell’aula Giulio Cesare, ospitato in Campidoglio dalla Sindaca Virginia Raggi. Siamo pronti alla valutazione di nuove opportunità di collaborazione. Nell’ambito del partenariato strategico Azerbaigian-Italia, la città di Roma deve continuare ad avere un ruolo privilegiato».
M.F.C.S
11 dicembre 2020
Immagine di apertura: testa Dioniso