Un percorso suggestivo fra luci, video proiezioni, installazioni luminose e sonore, opere in realtà aumentata per scoprire l’ex borgo minerario attraverso un racconto inedito e interattivo che coinvolge il visitatore in un’esperienza immersiva, all’interno di un contesto dal grande valore storico-culturale-paesaggistico.

Torna anche quest’anno da dicembre l’appuntamento con “Luci in Miniera”, il progetto pensato per “illuminare” l’ex borgo minerario dell’Argentiera di Sassari, uno dei maggiori esempi di archeologia industriale del Nord Sardegna.

L’iniziativa ideata dall’associazione LandWorks è uno degli eventi di spicco della programmazione culturale di LandWorks Plus, il progetto di rigenerazione urbana e innovazione sociale e culturale che ha dato vita al MAR-Miniera Argentiera, il primo museo minerario a cielo aperto in realtà aumentata. Un nuovo modello di turismo interattivo accessibile gratuitamente da tutti anche in questo periodo di emergenza sanitaria.

L’edizione 2020 di Luci in Miniera presenta cinque nuove installazioni luminose che arricchiscono il museo open air, dando vita a un tour unico ed emozionale, fra tradizione e innovazione. Le opere si propongono di riportare alla luce la vita del borgo e dei suoi abitanti dentro e fuori la miniera, e prevedono processi di produzione partecipata, con il coinvolgimento di artisti e professionisti, abitanti e visitatori.

Partendo da Piazza Camillo Marchese, il percorso si snoda attraverso i luoghi più rappresentativi della borgata e i vecchi ruderi. “Albero del buio”: albero di Natale architettonico creato con luci e lanterne luminose che raffigura la storia della miniera e dei suoi protagonisti. “Terra”: allestimento che accoglie all’aria aperta la mostra ospitata all’interno del museo. Il visitatore può percorrere una sezione di una galleria sotterranea. “Aria”: installazione sonora e luminosa itinerante che va a illuminare i luoghi più significativi della borgata. Ci si può isolare in un’opera luminosa fuori e buia dentro, accompagnati da una piccola luce di conforto, come succedeva in miniera.

“Acqua”: spettacolo che ogni sera colora con giochi di luci l’Antica Laveria in legno, l’edificio più emblematico e rappresentativo della borgata, dove veniva “lavato” e “arricchito” il minerale estratto. “Fuoco”: installazione che illumina le opere di ARgentiera in Augmented Reality, l’allestimento permanente a cielo aperto realizzato in collaborazione con Bepart. Le opere prendono vita anche di notte grazie a speciali contenuti audiovisivi e di animazione digitale fruibili in realtà aumentata attraverso l’utilizzo dello smartphone.

Grazie al Lant-kit i visitatori possono creare delle lanterne luminose e contribuire ad arricchire le installazioni. Inoltre, tour guidati e laboratori creativi con prenotazione obbligatoria.

M.F.C.S.
Fonte: ddlarts, 18 dicembre 2020

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