Al Teatro di Rifredi, a Firenze, una nuova idea è nata da un moto di spirito. Il direttore artistico Giancarlo Mordini, all’indomani delle restrizioni imposte dal DPCM di ottobre, ironizzava sul fatto che tutto il materiale grafico degli spettacoli non andati in scena sarebbe servito giusto a “fare delle barchette”. La barchetta della battuta s’è fatta nave, ha spiegato le vele e ha dato vita al progetto “Neo Skēnḕ – Manifesti d’artista al Teatro di Rifredi”, ideato da Niccolò Mannini della Galleria d’arte La Fonderia e dal curatore Simone Teschioni Gallo. Un progetto che vedrà quelle locandine vivere una seconda vita, messe nelle mani di cinque artisti che le trasformeranno in opere d’arte.
Il settore teatrale è stato uno dei più penalizzati dall’emergenza sanitaria in corso. Spettacoli su spettacoli non sono potuti andati in scena e le sale sono rimaste prive del loro pubblico e della loro magia. Ma dietro le porte chiuse e le insegne spente, la vita ha continuato a scorrere e le idee a nascere.
Skēnḕ, in greco σκηνή, è il palcoscenico, lo spazio in cui viene messo in scena lo spettacolo, e il titolo richiama proprio quel luogo, a cui si desidera dare una seconda vita creando un ponte tra l’arte visiva pittorica e l’arte della recitazione. Gli artisti selezionati – Irene Bulletti, Leopoldo Innocenti, Rossella Liccione, Leonardo Moretti, Skim – tutti giovanissimi, hanno voci e linguaggi che spaziano dal figurativo all’astratto, dalla street art fino alla rielaborazione delle opere tramite un approccio installativo, con materiali e tecniche sperimentali sfruttando luci e trasparenze. Le locandine scelte saranno rielaborate attraverso i loro simboli, i loro personaggi, il loro linguaggio e la loro arte.
Nella nuova veste, le opere verranno successivamente esposte all’interno di un grande mostra collettiva curata da Simone Teschioni Gallo. Lo spazio espositivo sarà semplice ed essenziale, dall’elevato fascino teatrale e, grazie a un supporto audio, la visita in mostra sarà accompagnata dalle voci degli attori e dalle battute degli spettacoli non andati in scena. È prevista la pubblicazione di un catalogo e la realizzazione di un video documentario.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Davis & Co., 22 dicembre 2020