Ricreare le connessioni tra musica, persone, luoghi ed eventi dal XVI secolo fino a oggi è la finalità di Polifonia, il nuovo progetto volto a migliorare la comprensione dell’evoluzione dei generi musicali, la loro diffusione nel tempo e nello spazio e le relazioni esistenti tra musica e società, come le colonne sonore delle rivoluzioni, dei movimenti di emancipazione, delle guerre o delle pandemie.
Il progetto, coordinato dall’Università di Bologna e che coinvolgerà dieci partners EU, si svilupperà durante i prossimi 40 mesi, con un budget 3.1M€ finanziato dal programma Quadro Europeo Horizon 2020 per la Ricerca e l’Innovazione. I risultati saranno pubblici e disponibili via web sotto forma di un dataset globale e interconnesso.
Spiega Valentina Presutti, coordinatrice del progetto e Professoressa di Computer Science presso Unibo, che «Polifonia svilupperà strumenti di intelligenza artificiale che permetteranno di navigare attraverso un’incredibile mole di suoni e testi plurilingue, per capire come la musica sia cambiata e come abbia reagito al contesto sociale e politico negli ultimi sei secoli».
Louis P. Grijp (L’Aia, 23 gennaio 1954 – Driebergen, 9 gennaio 2016) professore all’Università di Utrecht e ricercatore in musicologia della Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences (KNAW), ha dimostrato come la musica tradizionale olandese della fine del XVI secolo fosse stata influenzata dall’Opera francese dello stesso periodo. Considerando che in quegli anni i due Paesi erano in guerra, risulta evidente come le connessioni musicali tra individui possano essere stabilite nonostante apparenti ostacoli o confini. Esistono casi analoghi? Ci sono somiglianze per quanto riguarda il contesto culturale, politico o artistico di diverse realtà? Attualmente è difficile rispondere a simili domande anche perché i musicologi lavorano principalmente su cataloghi non connessi tra loro.
Lo scopo di Polifonia è creare una risorsa vasta e accessibile, attraverso un portale web, da chiunque – ricercatori, artisti, produttori musicali, musicisti e amanti della musica – permettendo in tal modo di svelare fenomeni di connessione in modo sistematico.
Il consorzio di Polifonia è un gruppo interdisciplinare composto da ricercatori, informatici, antropologi ed etnomusicologi, storici della musica, linguisti, archivisti del patrimonio musicale, amministrativi e professionisti creativi.
MUSICBO
Bologna è una città nella quale la musica riveste da sempre un ruolo centrale, ma con un patrimonio musicale solo in parte conosciuto e sfruttato se comparato al suo pieno potenziale. Il pilot MUSICBO si propone di creare un corpus digitale plurilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) contenente testimonianze di studiosi, giornalisti, viaggiatori, scrittori e studenti in un periodo compreso dal Medioevo ai giorni nostri. Saranno pubblicati documenti, narrazioni, epistole, notizie di attualità, resoconti di viaggio: un corpus sul quale costruire un dataset disponibile per il riuso da parte di ricercatori, istituti culturali e pubbliche amministrazioni.
PARTNERS DEL PROGETTO
The Open University (Regno Unito), King’s College London (Regno Unito), National University of Ireland Galway (Irlanda), Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Italia=, Centre National de la Recherche Scientifique (Francia), Conservatiore National des Arts et Metiers (Francia), Stichting Nederlands Instituut Voorbeeld en Geluid (Paesi Bassi), Koninklijke Nederlandse Akademie van Wetenschappen (Paesi Bassi), Digital Paths srl (Italia).
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Unibo, 14 gennaio 2021