Una tappa significativa nel percorso che condurrà al recupero della Villa Medicea dell’Ambrogiana, a Montelupo Fiorentino, nell’ambito dell’idea degli Uffizi Diffusi. Il sopralluogo svolto lo scorso 28 gennaio 2021 è stato l’occasione per avviare un ragionamento concreto sul progetto, tra esponenti politici e tecnici.
Erano presenti, tra gli altri, i sindaci dell’Empolese Valdelsa, il vicedirettore del Demanio Alessio Casci, l’architetto Gabriele Nannetti della Sovrintendenza, oltre al sindaco Paolo Masetti, al Presidente della Regione Eugenio Giani e a Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi.
La magnifica Villa, ha ricordato Giani, l’unica con accesso diretto sull’Arno, fu per anni sede di un ospedale psichiatrico giudiziario. Si vuole restituirla a una funzione più consona alla sua bellezza, aderendo all’idea, espressa da Eike Schmidt, di far sì che gli Uffizi non siano solo un museo di Firenze ma di tutta la Toscana. Quindi, ha aggiunto il sindaco Masetti, cambiare approccio alla cultura, valorizzando l’intero sistema Toscana e mettendo sempre più in connessione i territori, anche sotto il profilo turistico.
Nel 2017 il Demanio, proprietario dell’immobile, aveva firmato un protocollo d’intesa con Comune e Regione finalizzato alla valorizzazione del complesso mediceo. Oggi, ha sottolineato Giani, si ravvisa la necessità di stilare un protocollo più stretto, connesso al progetto Uffizi Diffusi, che vede come punti cardine l’Ambrogiana di Montelupo, la Villa di Careggi e le Terme del Coralli di Livorno. Il primo intervento a partire dovrebbe essere quello di Careggi, con auspicata conclusione per il 2024. L’Ambrogiana potrebbe, tra le tante proposte, accogliere le opere non esposte della Galleria.
L’idea degli Uffizi diffusi non è nostra – ha specificato Eike Schmidt – ma di Cosimo I de’ Medici e di Anna Maria Luisa de’ Medici che il 31 ottobre 1737 legò il patrimonio mediceo alla Toscana e alla sua capitale. Questa è la vocazione della Galleria e questa idea consentirà di dare visibilità alle tante opere conservate nei depositi, che potranno tornare nei loro luoghi originari. Qui all’Ambrogiana fra il 1600 e il 1700 si trovavano centinaia di capolavori e questo è il luogo giusto dove riportarli.
(Uffizi diffusi Isola d’Elba, vedi notizia DeArtes qui)
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Uffizi (da Comune Montelupo), 28 gennaio 2021