Fruscii di sete e filati preziosi, accessori raffinati e colorati, sontuosi arredi dai bagliori dorati, inchini leggiadri tra dame agghindate e gentiluomini in spadino. Un incontro tra due delle più raffinate civiltà estetiche del Settecento italiano – la bolognese e la veneziana – va in scena nella mostra Le plaisir de vivre. Arte e moda del Settecento veneziano dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, visibile al Museo Davia Bargellini di Bologna dal 2 febbraio al 12 settembre 2021, con ingresso gratuito. L’esposizione dimostra quanto il costume, in questo caso il gusto per la fastosità del barocco, costituisca un punto di vista privilegiato per comprendere molti aspetti della vita politica e culturale. Infatti, nelle élites nobiliari europee del XVIII secolo, il linguaggio della moda diventò uno dei principali mezzi espressivi all’interno di un codice di comportamento improntato al culto delle forme estetiche.

Le Plaisir Du Vivre Foto di Roberto Serra – Iguana Press/Getty Images

La mostra, promossa da Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, costituisce l’apice conclusivo delle celebrazioni, tenutesi nel 2020, del centenario del Museo Davia Bargellini. E un omaggio al suo fondatore Francesco Malaguzzi Valeri, il quale volle aprire un museo dedicato alle arti decorative e alla tradizione artigianale di pregio, che ricreasse la giusta atmosfera utilizzando la strategia espositiva dell’ “ambientazione”.

Questa stessa linea ispiratrice viene seguita nel progetto espositivo – curato da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Chiara Squarcina – che prende le mosse dal patrimonio museale bolognese, ricco di testimonianze dell’abilità di artigiani, ebanisti e vetrai operanti nelle botteghe veneziane del XVIII secolo. Consoles, cornici, mobili, servizi da tavola in vetro di Murano sono posti in dialogo con una selezionata campionatura di pezzi provenienti dalle collezioni tessili e di abiti antichi del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume annesso al Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia.

Copricapo Museo Civico Collezione Davia Bargellini di Bologna (Roberto Serra / Iguana)

In mostra, si trovano modelli di abbigliamento e accessori della moda femminile e maschile, di quell’eleganza che rese celebre il patriziato veneziano dell’epoca, come abiti, calzature, copricapi impreziositi da ricami e merletti. La solennità del potere ecclesiastico è rappresentato da raffinati paramenti sacri prodotti nella Serenissima.

Sul piano dell’iconografia pittorica, rimandano l’immagine della vita quotidiana nelle calli e negli interni dei palazzi nobiliari alcuni dipinti di Pietro Longhi, che illustrò, con sensibilità affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere” scandita da buone maniere, buon gusto e divertimento.

Museo Civico Collezione Davia Bargellini di Bologna (Roberto Serra / Iguana)

Alla fama di Venezia è indissolubilmente legata l’arte della lavorazione del vetro, uno dei suoi saperi più autentici e fonte di prosperità commerciale della città per secoli. In mostra sono presentati in anteprima al pubblico otto pregevoli manufatti delle fornaci di Murano, che testimoniano la diffusione del cosiddetto cristallo “ad uso di Boemia”, appartenenti alla collezione di vetri Cappagli-Serretti, recentemente donata al Comune di Bologna e andata a incrementare le collezioni del museo.

Nel percorso si incontra il Teatrino delle marionette, raro esemplare di manifattura veneziana del XVIII secolo, dotato di un corredo di 74 marionette abbigliate con i costumi dell’epoca, nove cavalli, una scimmia e cinque cambi di scena.

Ancora, tre consoles in legno intagliato ricco di fogliami a tralci dorati, con intarsi in madreperla e fili d’argento con lavorazione a filigrana, esempio dell’ebanisteria veneziana; due squisite miniature con ritrattini di un gentiluomo e una dama, contenute entro cornici identiche, con medaglione in argento ornato da strass e nastri, esposte accanto ad altre miniature, dipinti oggetti e arredi.

Il catalogo, corredato da ampio apparato fotografico, è di Silvana Editoriale.
Si aggiungono attività per adulti e famiglie.

Scuola veneziana Miniature ritratti

LA MOSTRA SI PROLUNGA ONLINE
Grazie alla collaborazione di 8cento APS, si aggiunge una serie di 14 video-clip – visibile sulla pagina Facebook dei Musei Civici d’Arte Antica – in cui figuranti in costume danno vita a una rievocazione del Settecento attraverso momenti di racconto, danza e letture. Brevi scene di vita quotidiana, sono accompagnate da spiegazioni di dipinti e curiosità sui passatempi dell’epoca: il gioco, la vestizione, il trucco, il ventaglio e il suo linguaggio, la musica e i momenti della giornata, oltre a note introduttive sulle ragioni della mostra e le particolarità del museo.



M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna Musei, 1 febbraio 2021
Immagine di apertura: Le plaisir de vivre Foto Roberto Serra
– Iguana Press/Getty Images

LE PLAISIR DE VIVRE
ARTE E MODA DEL SETTECENTO VENEZIANO DALLA FONDAZIONE MUSEI CIVICI DI VENEZIA 
2 febbraio – 12 settembre 2021
Ingresso gratuito

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 236708
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica

Le Plaisir Du Vivre Foto Roberto Serra – Iguana Press/Getty Images)