Il Cenacolo riapre alle visite e nei prossimi mesi sarà oggetto di significativi interventi, iniziando da un intensificato controllo sullo stato di salute del capolavoro di Leonardo da Vinci, spiega il Direttore dei musei statali lombardi, Emanuela Daffra. Dal 1999, anno di conclusione dell’intervento ventennale condotto da Pinin Brambilla sull’Ultima Cena, ci si è posti l’obiettivo di prevenire i danni che potrebbero condurre a un ennesimo intervento, aggiornando, man mano che si evolvono, le tecnologie di controllo e diagnosi sul dipinto.
Grazie ai fondi del Mibact e all’apporto di soggetti privati, oltre a monitorare la qualità dell’aria nel Refettorio e gli aspetti statici della parete dell’Ultima Cena, si sono avviate nuove indagini diagnostiche per verificare l’effettivo, attuale stato della superficie dipinta. A breve partirà una campagna di indagini multispettrali, a cura di Annette Keller, che integrerà quelle già in corso a opera del CNR e dell’ICR.
È stato sottoscritto un accordo con il Politecnico di Milano per lo sviluppo di un sistema di gestione integrata dei dati: sarà un modello utile sia per il monitoraggio dell’opera nel tempo, sia per la fruizione alternativa da parte dei visitatori di contenuti complementari relativi all’opera.
A partire dall’autunno il Cenacolo risplenderà di luce nuova. Si prevede di abbattere ulteriormente la quota di lux che si possono rivelare nocivi per la conservazione del capolavoro di Leonardo e al contempo di migliorare l’esperienza del visitatore. Inoltre quest’anno il Cenacolo sarà più green: sempre in collaborazione con il Politecnico di Milano, il Museo rinnoverà il sistema impiantistico, abbassando le emissioni e ottimizzando la produzione di energia.
L’AFFRESCO DI MONTORFANO
Di fronte alla Cena, schiacciata dal confronto tuttavia di pregevole qualità, sta la coeva Crocifissione di Donato Montorfano, circa la quale sono emerse necessità conservative non drammatiche ma urgenti. Nei mesi centrali di quest’anno sarà avviato il restauro di questo grande affresco, e sarà consentito al pubblico di osservare l’intervento in corso, anche da una prospettiva ravvicinata.
COLLABORAZIONE CON IL CARCERE DI OPERA
Come già avvenuto negli scorsi anni, il Museo per il 2021 sta perfezionando una convenzione con il carcere di Opera, avente come obiettivo quello di facilitare il reinserimento dei detenuti e offrire a loro e alle famiglie l’opportunità di avvicinarsi alla cultura, attraverso una delle opere più note e celebrate della cultura mondiale.
CENACOLO LIVE
Percorsi più agili, visite guidate che sappiano toccare il registro emozionale oltre che quello scientifico, un book shop rinnovato e l’inedita esperienza del “Cenacolo Live”, per rendere fruibile il museo anche nei momenti di chiusura e preparare all’incontro dal vivo con questo spazio straordinario.
M.C.S.
Fonte: Studio Esseci 8 febbraio 2021
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