Con la volontà di indagare limiti e potenzialità contemporanee del medium pittorico, le OGR – Officine Grandi Riparazioni tornano ad aprire le porte al pubblico per “Cut a rug a round square”, una nuova commissione site specific sviluppata per gli spazi ex industriali torinesi dall’artista americana Jessica Stockholder. La mostra è visitabile gratuitamente dal 11 febbraio 2021.
Scelta per la sua prospettiva peculiare, Jessica Stockholder (Seattle 1959, WA. Vive e lavora a Chicago, Illinois) ha avuto negli ultimi vent’anni un ruolo cruciale nello sviluppo del dibattito sulla pittura e i suoi limiti, espandendone il concetto in un costante dialogo tra media diversi, tra forma e spazio, forzando i limiti della pittura verso la dimensione scultorea e installativa. Nel suo lavoro, l’artista unisce oggetti apparentemente disparati e banali, per creare installazioni complesse che accumulano e stratificano materiali e colori: buste e contenitori di plastica, prolunghe, legname, tappeti e mobili: oggetti spesso trascurati recuperano qualità estetiche e formali in una pratica che unisce riferimenti all’espressionismo astratto, al color field painting, fino al minimalismo.
Per il progetto allestito all’interno del Binario 1 delle OGR Cult, Jessica Stockholder diventa curatrice d’eccezione di una grande mostra collettiva, creando un unico allestimento fatto di intrecci e connessioni, con opere provenienti da due collezioni filantropiche internazionali: la Collezione d’Arte Contemporanea “la Caixa” di Barcellona e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, le cui opere sono in comodato permanente presso i musei torinesi di Gam – Galleria d’arte Moderna e Castello di Rivoli, Museo d’arte contemporanea.
Unendo opere di produzione e provenienza eterogenea, l’artista indaga la pittura e i suoi modi, le sue definizioni categoriche attraverso i limiti di genere, studiandone i bordi letterali e metaforici. Da Directions di Vito Acconci, fotografia che raffigura un uomo con braccia e gambe divaricate a evocare l’Uomo Vitruviano, a Combustion di Aurelio Amendola, una serie di scatti di che ritraggono Alberto Burri mentre con una torcia fonde la plastica creando un cerchio in un quadrato.
Da Bonded Eternmale di Monica Bonvicini, installazione composta da due sedie ricoperte di pelle nera borchiata esibite su un tappeto rosso circolare, a Removal of the corner of a rug in use di Lawrence Weiner in cui le parole si stagliano sulla superficie del muro come la pittura sulla sua tela. E ancora 9 to 5 il dipinto di Edward Ruscha che contiene il ciclo del tempo di una giornata lavorativa all’interno di un claustrofobico rettangolo disegnato o Undercurrent (Red) di Mona Hatoum dove la superficie del pavimento funge da piano pittorico per un grande tappeto di cavi elettrici.
Insieme a queste, molti altri lavori vengono esposti in un display disegnato appositamente dall’artista, che trasforma l’intera mostra in un’opera d’arte a sé, una grande installazione ambientale che riprende, in forma esperienziale, la riflessione dello scontro tra il cerchio e il quadrato come immagine dello scontro produttivo tra razionalità e fantasia, ordine e sovrabbondanza, corpo e idea.
CONTENUTI EXTRA
Nel periodo di mostra sono proposti contenuti extra, fruibili dal pubblico anche da remoto, che integreranno l’esperienza espositiva in prospettiva phygital: primo appuntamento martedì 23 febbraio alle 17.30, quando Jessica Stockholder, Nimfa Bisbe della Fondazione “la Caixa” e Samuele Piazza curatore di OGR Cult sono protagonisti di un live streaming. Gli eventi OGR sono pubblicati sul sito.
HANNO RIAPERTO ANCHE
Nell’area storica com’era com’è, anch’essa a ingresso gratuito, è possibile ripercorrere lo spazio e l’identità originaria delle antiche officine dei treni, dal 1895 fino alla recente riqualificazione in hub dell’innovazione e della cultura contemporanea resa possibile da Fondazione CRT.
È possibile immergersi tra libri, oggetti di design e prodotti a marchio OGR nel bookshop Transliteral Shop. L’esperienza di visita è arricchita dalle rinnovate proposte culinarie di Snodo, l’area food. Ad accompagnare i visitatori in tutti gli spazi, un’originale playlist musicale da ascoltare attraverso il canale Spotify delle OGR.
M.C.S.
Fonti: Ufficio Stampa OGR e Facco P&C, 8 e 11 febbraio 2021
Installation View_Andrea Rossetti for OGR
CUT A RUG A ROUND SQUARE
dall’11 febbraio 2021
ingresso gratuito
OGR – Officine Grandi Riparazioni
Corso Castelfidardo 22, Torino
www.ogrtorino.it